Wolverine – L’immortale è un film del 2013 di genere Cinecomic/Azione diretto da James Mangold, con protagonisti Hugh Jackman, Haruhiko Yamanouchi, Famke Janssen, Ken Yamamura, Will Yun Lee, Brian Tee, Hiroyuki Sanada. Il film ha una durata di circa 126 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione sul film.
La Trama del film Wolverine – L’immortale
Nel 1945 Logan è prigioniero in un campo di concentramento vicino a Nagasaki e, durante il bombardamento atomico della città giapponese, salva la vita all’ufficiale Ichiro Yashido facendogli da scudo umano.
Al giorno d’oggi Logan vive come eremita nello Yukon, territorio montuoso del Canada, tormentato dalle allucinazioni dell’amata Jean Grey, che è stato costretto ad uccidere per salvare il mondo intero.
Il mutante viene rintracciato da Yukio, una sua simile con il potere di prevedere i decessi altrui, su ordine proprio di Ichiro, ora a capo di una potente corporazione tecnologica in patria. Questi, anziano e ormai prossimo alla morte, vorrebbe che Logan si recasse in Giappone per rivederlo e ringraziarlo un’ultima volta per quanto fatto in passato.
Pur reticente il protagonista accetta e arriva a Tokyo dove il vecchio gli propone di togliergli l’immortalità, un dono che ormai per Logan è una sorta di maledizione, ma questi rifiuta comunque l’offerta. Poco dopo Ichiro muore e al suo funerale un gruppo di uomini armati tenta di rapire Mariko, la nipote del defunto, ma Logan riesce a salvarla, rimanendo incredibilmente ferito da un proiettile, con la ferita che non guarisce come al solito.
Logan decide così di proteggere la ragazza e scoprire quanto gli stia accadendo, finendo invischiato in una cospirazione che coinvolge la yakuza e i mutanti e trovandosi ad affrontare avversari sempre più pericolosi.
La recensione del Film Wolverine – L’immortale
Dopo il mediocre X-Men: le origini – Wolverine (2009) e prima del recente Logan (2017), vero e proprio esempio di cinecomic adulto dal quale in molti dovrebbero prendere esempio, il popolare personaggio di casa Marvel è protagonista di un’avventura ambientata in Giappone, location fondamentale nella crescita del mutante già nel suo percorso fumettistico.
Diretto da James Mangold, autore anche del sopraccitato capitolo successivo, Wolverine – L’immortale è un film ricco d’azione e di sano spettacolo a tema, con discreti effetti speciali e una storia ricca di fascino che ci trascina nel suggestivo contesto del Sol Levante in cui il Nostro si trova ad affrontare non solo nuovi nemici ma anche i suoi stessi incubi, derivati dal dolore per non aver potuto salvare l’amata Jean Grey, come visto nel finale di X-Men – Conflitto finale (2006).
La buona caratterizzazione delle numerose figure coinvolte, siano queste alleate o nemiche, una narrazione che si prende ai suoi tempi anche a costo di sporadiche cadute di ritmo e degli inaspettati aliti drammatici rendono le due ore di visione di sicuro interesse per la platea di appassionati e per il pubblico generalista, e Hugh Jackman si cala nuovamente nel suo alter-ego con una totale dedizione fisica e psicologica, risultando l’elemento più carismatico dell’intero insieme.