Veronica Pivetti ospite di Francesca Fiandini nel salotto televisivo di Da noi… a Ruota libera, per presentare il suo nuovo libro ‘Rosa’, riceve una sorpresa e la reazione è inaspettata. L’attrice ha poi raccontato del suo progetto di un film da regista. “Il mio film da regista non è mai uscito, ma sto lavorando per fare un’altra regia” – Ha dichiarato l’attrice.
Veronica Pivetti si racconta a Da noi… a Ruota libera
L’attrice Veronica Pivetti a Francesca Fialdini racconta della sua esperienza da regista: “Il mio primo film da regista? Non è mai uscito. Ma ora sto lavorando per fare un’altra regia. Ho bisogno di fare tante cose, voglio organizzare i prossimi 25 anni di lavoro”. E’ l’annuncio di Veronica Pivetti, che questa domenica si è raccontata in una lunga intervista a ‘Da noi… a ruota libera’, talk show di Rai1 della domenica pomeriggio.
Le dichiarazioni dell’attrice
L’attrice, doppiatrice e scrittrice ha ripercorso la sua vita, toccando soprattutto i momenti più delicati: “Ho fatto errori madornali, in amore ma non solo. Ho dato troppo a chi non meritava. Bisogna vendere cara la pelle”. E sul lavoro: “Una cosa in cui non ho avuto fortuna è stata un film a cui ho lavorato per cinque anni, ma che è uscito in solo 17 sale. Nessuno l’ha visto”.
La sorpresa a Veronica Pivetti
Poi, l’inaspettata sorpresa che ha lasciato tutti senza parole. Veronica Pivetti ha incontrato in studio una persona a lei sconosciuta ma molto ‘vicina’ alla protagonista del suo nuovo romanzo (edito da Rai Libri, il 17 ottobre). Dalla ruota, al centro dello studio, è infatti appasa la signora Rosa Guevara, un’assistente socio sanitaria in Italia da 30 anni nata proprio in Perù e che porta lo stesso nome del soggetto del suo libro, ‘Rosa’: le due donne non si conoscevano e questo incontro così suggestivo e commovente ha lasciato in lacrime la stessa Pivetti.
Commossa, l’autrice ha detto tra le lacrime: “Il mio libro racconta la storia di una donna che è simbolo di un mondo che ho scoperto. Volevo mettere luce sulle persone invisibili (spesso trattate male), ma insostituibili e vero ossigeno per i nostri anziani. Queste persone – conclude la Pivetti – hanno lasciato le loro famiglie, i loro paesi. E anche i loro mestieri. Vengono da noi in Italia e ci salvano la vita”.