Vasco Rossi accetta l’invito di Cesare Cremonini a raccontarsi nel prossimo numero di Vanity Fair dedicato alla sopravvivenza. Un’occasione davvero speciale per il rocker di Zocca per condividere con i suoi “vascoskonvolti” un momento della sua vita.
Vasco Rossi: “Covid? Una catastrofe planetaria”
Correva l’anno 1993 quando Vasco Rossi regalava alla musica italiana una delle canzoni più belle e profonde della sua straordinaria carriera. Si tratta di “Vivere” canzone che vi invitiamo ad ascoltare per comprendere al meglio la confessione che il Komandante della musica italiana ha voluto condividere con tutti i suoi fan (e non solo).
Cesare Cremonini, direttore speciale per il numero “SurVIVE, SopravVIVERE” di Vanity Fair, ha inviato un messaggio al rocker invitandolo a partecipare: “ciao Vasco, come stai? Non posso, davvero non riesco a pensare a questo numero, alla capacità degli uomini di vivere anche quando… sono morti dentro, senza passare prima da te…“.
La risposta di Vasco non è tardata ad arrivare:
Caro Cesare, sto bene, grazie o meglio…tengo duro. È veramente un brutto periodo. Per tutti. Una catastrofe planetaria che nessuno avrebbe potuto immaginare, sarebbe stato peggio solo… Se ci avesse colpiti un meteorite!
Vasco Rossi: “sono sopravvissuto alla droga e agli eccessi “
Non solo, Vasco Rossi non nasconde di sentirsi molto amareggiato per tutto quello che sta succedendo nel nostro Paese: la crisi del sistema sanitario e l’obbligo di restare a casa che stona con il desiderio di un cantante che sente il bisogno di “urlare, cantare e di assembrarci…“. Nonostante tutto però il Blasco ha un messaggio di forza e coraggio per tutto il suo pubblico e per il popolo italiano: “sopravvivremo anche a questo!! E te lo dico io stendardo da sempre che…”. Così Vasco decide di raccontare uno degli anni più complicati della sua vita: il 2011, un anno che l’ha visto finire in coma per ben tre volte.
“Sono sopravvissuto alla droga e agli eccessi di quegli anni. Ne ho combinate di cazzate, ma le ho anche pagate tutte” – racconta il rocker che, ricordando quel terribile 2011 confessa – “tre malattie mortali, sono andato in coma per 3 o 4 volte“. E’ davvero un sopravvissuto il grandissimo Vasco Rossi che oggi combatte, come tutti, contro questo virus invisibile “Covid del caz*o” anche se saluta tutti con il suo solito piglio ironica dicendo “morirò di noia per il lockdown“. Che dire: Vasco, piaccia o meno, è un monumento vivente della nostra musica!