“Vangelo secondo Maria”, intervista esclusiva al regista Paolo Zucca e a Benedetta Porcaroli: “Le donne che decidono di avere dei figli dovrebbero essere aiutate di più”

Benedetta Porcaroli

Uscirà nelle sale il 23 maggio “Vangelo secondo Maria”, il film Sky Original diretto da Paolo Zucca e interpretato da Benedetta Porcaroli e Alessandro Gassmann. Tratto dall’omonimo romanzo di Barbara Alberti (Rizzoli), è distribuito da Vision Distribution dopo essere stato presentato Fuori Concorso al 41° Torino Film Festival. In questa interessante trasposizione cinematografica, Maria è una ragazzina di Nazareth. Come donna le è proibito imparare a leggere e scrivere ma lei aspira alla libertà e alla conoscenza seppur in un mondo che la vuole moglie e madre. In Giuseppe trova un maestro e complice. Il loro matrimonio è casto, un paravento, mentre lui segretamente la istruisce, preparandola alla fuga. Ma ecco un ostacolo imprevisto: Maria e Giuseppe si innamorano.

Intervista al regista Paolo Zucca e a Benedetta Porcaroli

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva l’attrice Benedetta Porcaroli e il regista del film Paolo Zucca. “Vangelo secondo Maria” è un film femminista che cavalca il successo di quello ottenuto da Paola Cortellesi con il film “C’è ancora domani”. Il regista Paolo Zucca al riguardo ha dichiarato ai nostri microfoni: “E’ un film orgogliosamente e profondamente femminista. So che la parola femminismo a volte fa paura ma il femminismo per me ha un importante significato che riguarda la parità di genere. Le donne devono avere gli stessi diritti e le stesse opportunità degli uomini. Il femminismo non è una lotta contro il genere maschile”.

Benedetta Porcaroli spiega poi per lei cosa vuole dire essere una femminista: “Mi sembra assurdo dover sottolineare ogni volta che le donne debbano avere gli stessi diritti degli uomini. E’ un’urgenza sociale che dovrebbe riguardare sia gli uomini che le donne. E’ sempre triste dover parlare di fazioni, come se il problema di una donna non dovesse riguardare l’uomo e viceversa”.

Nel film, Maria vuole essere libera ma la sua via di fuga è l’istruzione e non il matrimonio. Una via opposta rispetto a quella che persegue oggi la politica. La nuova direzione dl governo sulle donne è molto chiara: il contributo alla società dipende dal numero dei figli. Abbiamo chiesto a Benedetta Porcaroli una sua riflessione sul tema: “E’ molto triste. Sono per la libertà dell’individuo e secondo me ognuno deve vivere e cercare di stare bene. Nessuno deve permettersi di dire come le persone si debbano amare e decidere sulla volontà o meno di una donna di diventare madre. Sarebbe anche un peccato smettere di fare figli ma è anche vero che viviamo in una società in cui una donna è ancora obbligata a scegliere tra la maternità e la carriera. Le donne che decidono di mettere al mondo dei figli dovrebbero essere aiutate di più”.

Benedetta Porcaroli ha interpretato negli anni tanti ruoli diversi. A conclusione dell’intervista, le abbiamo chiesto qualcosa in più sulla sua evoluzione come attrice: “Mi sento contenta di quello che ho fatto. Mi sento fortunata perché ho incontrato persone che hanno creduto in me affidandomi dei personaggi complessi. E poi sono fortunata rispetto a questo momento storico in cui non capita così spesso di imbattersi in personaggi che hanno delle sfumature bellissime da raccontare”.

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