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Una Vita anticipazioni dal 13 al 18 aprile 2020: Tito torna a combattere

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Le anticipazioni di Una Vita dal 13 al 18 aprile 2020 ci svelano che Tito tornerà sul ring. La diagnosi fatta risulterà infatti essere errata e il pugile tornerà a combattere. A dare la notizia, che però lascerà un po’ perplesso Liberto, sarà Inigo.

Anticipazioni Una Vita, trame puntate fino al 18 aprile 2020

Padre Bartolomé nasconde qualcosa in un cassetto a casa di Telmo. Di cosa si tratterà? Tito ed Inigo sono intenti a programmare il combattimento che Andrés ha imposto al pugile non appena ha saputo che la diagnosi che gli era stata fatta era errata e che in realtà Tito è sano. Il piano di vendetta escogitato da Inigo e Tito funziona alla meraviglia. Il pugile perde l’incontro e, dopo aver incassato i soldi, fugge in Portogallo con Inigo, Leonor e Flora.

Servante, dopo aver scoperto che Cesareo ha intenzione di trasferirsi, fa in modo di organizzare all’amico una sorpresa. Jacinto e Marcelina tornano ad Acacias e hanno una splendida notizia da dare ai paesani. Quale? Ebbene a breve convoleranno a nozze!

Ramon decide di trasferirsi a Parigi per un po’, per cercare di superare il grave lutto per la morte di Trini, e vorrebbe che Lolita ed Antonito partissero con lui verso la capitale francese. La partenza di Ramon, che sta programmando di portare con se la piccola Milagros, potrebbe avere gravi ripercussioni sulla mente ormai instabile di Celia. La cugina di Lucia potrebbe non accettare facilmente che Milagros parta con il padre alla volta di Parigi.

Come era stato ipotizzato da Frà Bartolomé il compimento del 23esimo anno di età di Lucia avrebbe portato il Priore Espineira a muoversi per poter mettere le mani sull’eredità dei Marchesi di Valmes. Apparentemente il frate si dimostra favorevole all’idea di Telmo e Lucia di fondare, con quei soldi, un’associazione benefica intesta ai genitori naturali della ragazza, per allontanare il pericolo legato sia ad Espineira che a Samuel.

In realtà però il frate complotta proprio con il priore per far confluire tutto il denaro della Alvarado all’Ordine del Cristo Giacente e fare in modo che sui documenti compaia la firma di Telmo.

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