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Un Professore 2, intervista al regista Alessandro Casale: “Nessuna censura ma totale libertà anche su argomenti più scomodi. Terza stagione? Tutto dipenderà dagli ascolti”

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“Un professore” con protagonista Alessandro Gassmann torna con la seconda stagione da giovedì 16 novembre in prima serata su Raiuno. Per gli attori non è stato facile tornare però sul set dopo la scomparsa di Alessandro D’Alatri, regista della prima stagione. Una mancanza che si è fatta sentire anche se gli attori hanno sottolineato il grande lavoro fatto da Alessandro Casale che ne ha raccolto il testimone dietro la macchina da presa. Nella serie, non mancheranno i colpi di scena e ci saranno anche delle new entry, a partire da Domenico Cuomo che interpreta Mimmo. Anche nella seconda stagione, la filosofia, materia insegnata da Dante, verrà presa a pretesto per aiutare gli studenti a risolvere i loro problemi, che spaziano da amori complicati a genitori invadenti, da sogni irraggiungibili a speranze infrante.

Intervista al regista Alessandro Casale

Noi di SuperGuida TV abbiamo video intervistato in esclusiva il regista Alessandro Casale al quale abbiamo chiesto come si sia trovato a prendere le redini di questa serie dopo la scomparsa di D’Alatri: “E’ stato complicato perché mi sono trovato a inserirmi in un gruppo già affiatato. I ragazzi e gli attori protagonisti mi hanno accolto bene da subito in questo nuovo progetto. Ho cercato di dare continuità al lavoro fatto da Alessandro perché aveva indovinato già una serie di ingredienti che avevano contribuito al successo della serie”.

Una seconda stagione che la direttrice di Rai Fiction Maria Pia Ammirati aveva definito “meno frenata” sui temi della sessualità tra i ragazzi protagonisti, dell’omosessualità e della bisessualità. A tal proposito il regista ha rivelato: “Gli argomenti che abbiamo trattato sono di grande attualità. Ho avuto l’opportunità di affrontarli con dei ragazzi che non si sono mai risparmiati. Ho avuto la massima libertà su tutto, anche su tematiche che possono risultare scomode e che sono di dominio pubblico, dall’omosessualità, ai migranti”.

Pur essendo entrato in corsa in questa serie, il regista ha lavorato benissimo con tutti gli attori, a partire da Gassmann: “Alessandro non si risparmia mai su nulla. Mi ha aiutato a trainare la lavorazione perché lunga e faticosa. Non ha perso mai il sorriso e l’entusiasmo”.

Sul suo rapporto con la scuola, ha dichiarato: “Ho sempre portato a casa il risultato. I miei insegnanti, seppur severi, mi hanno trasmesso la voglia di apprendere. Quello che ho insegnato cerco ora di trasmetterlo ai mie figli”. Alessandro è ottimista anche su una terza stagione: “Se andrà bene come la prima, assolutamente. Me lo auguro perché è un prodotto accattivante e adatto al pubblico di Raiuno”.

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