Un povero ricco: tutte le curiosità sulla commedia con Renato Pozzetto e Ornella Muti

Un povero ricco

Renato Pozzetto e Ornella Muti sono i protagonisti di Un povero ricco, commedia intelligente e simpatica diretta da Pasquale Festa Campanile nel 1983. Il film va in onda Giovedì 17 Agosto in prima serata su La7: di seguito vi sveliamo le curiosità più interessanti sul suo conto.

Un povero ricco: la trama in breve e il cast

Milano, inizio anni ’80. Eugenio Ronconi è un ricco industriale lombardo ossessionato dall’idea di fallire. Un giorno il suo terapeuta gli suggerisce una cura un po’ particolare: fingersi povero, e vivere da tale, per qualche giorno. L’uomo accetta, lascia la fabbrica e si fa assumere come fattorino dalla sua stessa azienda, sperimentando sulla propria pelle cosa significhi trovarsi in una posizione di subalternità. Però trova anche l’amore. Si innamora della bella Marta, una giovane ragazza di umili origini e con scarse possibilità economiche.

Riguardo al cast, oltre a Pozzetto e Muti troviamo anche, fra gli altri, Patrizia Fontana, Piero Mazzarella, Ugo Gregoretti, Nanni Svampa e Massimo Mirani.

Le curiosità sul film

Ecco alcune curiosità sul film:

  • oltre che interprete principale della pellicola, Pozzetto è anche l’autore della sceneggiatura
  • la fotografia è stata curata da Franco Di Giacomo
  • le musiche della colonna sonora sono state composte da Stelvio Cipriani e Monica Castello
  • i costumi sono di Rosanna Andreoni
  • Un povero ricco si piazzò al posto numero 33 per quanto riguardava la classifica degli incassi. Va tuttavia ricordato che in quella stessa stagione, 1982/83, la fece da padrone il “fenomeno” E.T. L’Extraterrestre, leggendaria pellicola di Steven Spielberg
  • il film è un classico della comicità di Pozzetto, di cui è uno dei lavori più conosciuti ed apprezzati da parte del pubblico
  • per quanto riguarda la location, Un povero ricco è stato interamente girato a Milano
  • la Muti venne scelta per la parte della bella e povera Marta sia per il suo talento d’attrice sia perché, in quel periodo, era il sex symbol del cinema italiano.

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