Prima delle tue tappe allo Stadio Maradona di Napoli per Ultimo. Il suo concerto è quello che si può definire musica pura: poche parole da parte del cantante che usa i testi delle sue canzoni per arrivare dritto al cuore. Accompagnato da una band, Ultimo corre per tutto il palco, senza mai fermarsi, ma non mancano momenti emozionanti.
Ultimo al Maradona, due ore di musica senza sosta puntando all’emozione
L’8 giugno 2024 Ultimo si è esibito allo Stadio Maradona di Napoli per il suo concerto che rientra nel tour che lo porterà in giro per l’Italia. Due tappe nel capoluogo campano (l’8 e il 9 giugno) che hanno visto venire persone da tutto il Sud Italia. Si parte alle 21.22 con tutto il pubblico che chiama Ultimo e lui, con indosso una t-shirt che porta il suo nome d’arte, fa il suo ingresso sulle note di ‘Capolavoro‘. E poi ecco una canzone dietro l’altra: “Sono pazzo di te“; “Quando fuori piove” e “Il Ballo delle incertezze” intonata da tutto lo stadio. Segue “Ti va di stare bene“; “Tutto questo sei tu” ed “Ipocondria“. Pochi i momenti di pausa con Ultimo (instancabile) che corre su tutto il palco e riceve in regalo anche un reggiseno e un mazzo di girasoli.
Non manca certo la voce al cantante che ogni tanto chiede un po’ d’acqua: “Quanto siete belli. Ammazza che caldo che fa. Posso avere dell’acqua? Ho scritto una canzone molto importante l’anno scorso. Molti di voi mi hanno fatto vedere che si sono tatuati questa canzone. Mi fa piacere perché è una canzone che parla di speranza, passiamo tutti momenti in cui abbiamo paura. La vita è fatta anche di momenti non belli, l’ho scritta proprio in questi momenti che capitano a tutti indipendentemente da cosa si fa e chi siamo nella vita perché siamo tutti sotto lo stesso cielo“.
E parta “Paura mai” dedicata a tutti quelli che stanno passando un momento difficile. Segue ”Rondini al guinzaglio” e “Racconterò di te“. Ma non è l’unico momento toccante, su “Quel filo che ci unisce” partono sul maxischermo le immagini di lui con la sua fidanzata, Jacqueline. Una dedica speciale a chi come tutti, cerca solo l’amore. Senza pause, Ultimo intona “Nuvole in testa” per poi chiedere l’aiuto del pubblico in una doppia versione di “Ti dedico il silenzio” con lo stadio che canta con lui.
Una canzone dietro l’altra, senza stacchi o parole dette dal cantante. Si riprende quindi subito con “Amati sempre“; “Occhi lucidi” e “Neve al sole“. Arriva poi una proposta di matrimonio e Ultimo, dopo aver capito cosa stava accadendo, decide di far salire sul palco la coppia. A loro, seduto su una panchina guardandoli mentre si baciano, canta “Quei due innamorati“. Dopo “Altrove“, Ultimo si sposta su un palco che sale in mezzo al prato tra la gente e al pianoforte canta “I tuoi particolari“. Parte anche “Ultima poesia”, ultimo suo successo con Geolier che però non è presente allo stadio né fisicamente né con la sua voce, Ultimo infatti canta solo la sua parte.
E ancora tanta musica con “La stella più fragile dell’universo“; “Giusy“; “Buongiorno vita“; “Piccola stella“; “Vieni nel mio cuore“. Sulle note di “Alba“, partono le immagini delle guerra con il pubblico che applaude alla scelta del cantante di lanciare un messaggio di pace. Lui emozionato, si gode quei momenti e per qualche secondo cade un silenzio che vale più di mille parole.
Il finale con dedica a chi non c’è più
Ancora emozioni con “Pianeti” e Ultimo che decide di lanciare un palloncino rosso in aria prima di cantare “22 settembre“:
“Grazie Napoli. Questo amore me lo porto dentro. Mi piace pensare che ci abbiamo tutti qualcuno lassù che ci guarda e ci protegge. Mi piace pensare questo“.
Il concerto di Ultimo al Maradona si chiude con ‘Sogni appesi‘ e la sua inconfondibile frase che ha aperto anche la serata: “Da quando ero bambino, solo un obiettivo, dalla parte degli ultimi. Per sentirmi primo“.