Cinque milioni di telespettatori hanno seguito lo scorso 13 giugno, Stanotte a Venezia, con uno share di oltre il 25%. Praticamente un italiano su cinque si è sintonizzato su Rai Uno. Pubblico eterogeneo diviso tra laureati, appartenenti alla fascia di reddito medio – alta e residenti nel Veneto.
Un risultato incredibile che conferma la formula vincente dei documentari “Stanotte a …”, soprattutto consacra Alberto Angela a pilastro della Rai.
Angela ha ringraziato il suo pubblico in un post pubblicato sulla sua pagina ufficiale di Facebook:
Stanotte a Venezia, documentario da vedere e rivedere
Il documentario Stanotte a Venezia, come vi avevamo ampiamente anticipato in un precedente articolo che potete rileggere QUI, è davvero unico nella sua spettacolarità. Non ha assolutamente tradito le aspettative, anzi se possibile le ha anche superate.
Girato interamente in 4K, rappresenta una esperienza unica per il telespettatore. L’altissima qualità (la più alta esistente ad oggi) garantisce una visione particolareggiata di ogni minimo dettaglio, la migliore per gustarsi appieno un’opera d’arte. L’effetto è ultra realistico, pare proprio di essere lì a girare tra le calli o sul Ponte di Rialto.
La troupe ha girato di notte, per poter offrire un’altra immagine di Venezia, rispetto a quella che conosciamo, densa di turisti che fotografano o sgomitano. Tanto che neanche i famosi piccioni di Piazza San Marco ci sono! L’utilizzo di droni, elicotteri ed effetti visivi ad hoc ha ulteriormente ampliato la qualità del documentario.
Il fascino della città lagunare in piena notte
Non è stato semplice creare questo documentario, come ha ammesso anche Angela. Un po’ l’orario delle riprese (notte fonda), un po’ la dinamica della città e poi anche il fattore luce ha influito. Angela ha spiegato che non è stato semplice riuscire ad illuminare in maniera adeguata Venezia in modo da darle la giusta resa.
Abbiamo lavorato – spiega Angela – per 5 settimane, in un periodo freddo. Ricordo le prime riprese, con pioggia, vento, umidità e soli sei gradi di temperatura: poi ci abbiamo fatto l’ abitudine, ma non è facile, alle 4.20 di mattina, stare davanti alle telecamere con il sorriso…”
Stanotte a Venezia, non è un semplice documentario, è un vero e proprio film con una sua sceneggiatura, un suo parlato ed una produzione non certo indifferente.
Angela ci ha mostrato con la sua assoluta maestria come si eleggeva il doge, come si fa il vetro o come si costruiscono e riparano gondole.
Che dire poi della bravura di Giancarlo Giannini, nei panni di Marco Polo o del drammaturgo Carlo Goldoni? O di un Lino Guanciale nelle vesti del “rubacuori” Casanova?
Abbiamo passeggiato insieme ad Angela sul Ponte di Rialto, al Teatro della Fenice, in Piazza San Marco ed in altri luoghi ancora.
Questo è il potere del 4K, questa è la bravura di Alberto Angela.
Se volete rivedere la punta di Stanotte a Venezia, cliccate qui.
Su Twitter ed in rete un solo nome: Alberto Angela
Che Alberto Angela fosse molto amato dal pubblico era cosa risaputa. Ve ne avevamo già parlato in precedenza, raccontando la sommossa dei fan nata in rete dopo l’annuncio di una possibile dipartita dalla Rai di Angela. QUI potete rileggere l’articolo.
Nuovamente il nome Alberto Angela è diventato in poche ore virale, scatenando orde di fan in delirio pronte a scrivere i post più disparati!
Ecco alcuni esempi:
Non è bello ciò che è bello
È bello ciò che è Angela#StanotteaVenezia— ㄟ(ッ)ㄏ (@LaPelataDiMike) June 13, 2017
Una meraviglia del genere umano. Una cosa irripetibile.
Anche Venezia è carina però#StanotteAVenezia #angelers pic.twitter.com/ZD33wsSHUi— K ❅ (@ragazzaparadiso) June 13, 2017
Insomma Angela piace e non poco. E lui cosa ne pensa dell’etichetta di icona sexy che gli hanno affibbiato? Sorride e risponde con la sua assoluta eleganza ed educazione: “.. L’aspetto sexy mi ha sorpreso: se può servire alla cultura va bene, rimanendo nel buongusto e nel buon senso”.
Andrea Fabiano: Alberto Angela, il nostro ponte di Rialto
Anche il direttore di Rai Uno, Andrea Fabiano, ha voluto dire la sua su Angela ed anche in merito al tanto discusso passaggio a Sky o Discovery.
Ha espresso parole di grossa stima, ben sapendo di parlare di un pezzo da novanta. Per questa ragione l’ha definito “il Ponte di Rialto ” della Rai. Un pezzo insostituibile, da tenersi stretto a tutti i costi.
Alberto Angela è il nostro Ponte di Rialto, uno dei simboli, un patrimonio assoluto di questa azienda, con cui mi auguro che si possa continuare a fare un lavoro di questo tipo nei prossimi anni.
Non credo che Alberto abbia bisogno che gli si lancino ciambelle: credo che una realtà come la Rai e una persona come Alberto Angela, che ci ha accompagnato in questi anni e con cui abbiamo costruito quello che abbiamo costruito, e Stanotte a Venezia è sicuramente uno dei punti più alti a cui ne dovranno seguire altri, segnino un percorso inevitabile che ci auguriamo continui a questi livelli nei prossimi anni.
È giunta la replica di Angela, ma nulla chiarisce riguardo al suo futuro prossimo, eccetto la volontà di continuare a fare programmi di alto livello.
Io ho sempre fatto programmi di qualità, avendo la fortuna di lavorare con persone che mettono nel loro lavoro qualità e impegno. I risultati possono piacere o meno, ma credo che programmi come questo testimonino quanto dico, in cui è stato totale l’impegno nel dare il massimo. Questo è quello che ho fatto e che farò: il mio obiettivo è continuare a farlo.
E noi ce lo auguriamo, ovunque sia.