Venerdì 23 Giugno su Rai Tre alle 21.20 va in onda Il colore della libertà, film del 2020 diretto da Barry Alexander Brown. Una prima visione tv che piacerà sicuramente a chi ama le pellicole che trattano temi impegnativi e dalle quali c’è molto da imparare. Il colore della libertà è tratto da una storia vera: tutte le curiosità le trovate di seguito.
La storia vera dietro al film: l’impegno di Bob Zellner
Il colore della libertà è la trasposizione cinematografica di The Wrong Side of Murder Creek: A White Southerner in the Freedom Movement, autobiografia di Bob Zellner, uno degli attivisti più impegnati sul fronte dei diritti civili dagli anni ’60 in poi. Nato e cresciuto in Alabama fra gli anni ’30 e ’40 dello scorso secolo, nipote di un membro del Ku Klux Klan, ancora giovanissimo Zellner non esitò a rinnegare i principi razzisti che gli erano stati impartiti per passare dall’altra parte, quella giusta.
Ed è così che è divenuto un paladino della causa dei neri, che solo fino a qualche decennio fa in America erano fortemente discriminati. Ancora oggi Zellner, nonostante abbia superato gli 80 anni, continua a battersi per i valori nei quali ha sempre fortemente creduto.
Il colore della libertà: tutte le curiosità
Sono tante le curiosità che riguardano il film, ecco un elenco delle più interessanti:
- fra i produttori del film c’è Spike Lee. Il regista Barry Alexander Brown è stato per anni un suo collaboratore nel ruolo di montatore
- la pellicola è distribuita da Notorius Pictures
- le musiche della colonna sonora sono state composte da Steven Argila, lo stesso di Basmati Blues, Ricomincio da me e Lazy Eye
- fanno parte della colonna sonora anche i brani Southbound di George Stanford e Upbeat Positive Twist di Bad Girl
- il titolo originale è Son of the South
- Il colore della libertà ha debuttato al cinema il 2 Dicembre 2021
- oggi Bob Zellner vive in Florida (USA) e continua ad essere molto attivo nella lotta per i diritti civili.