True Lies è un film del 1994 di genere Commedia/Azione diretto da James Cameron, con protagonisti: Arnold Schwarzenegger, Jamie Lee Curtis, Tom Arnold, Bill Paxton, Tia Carrere e Art Malik. La pellicola ha una durata di circa 135 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione.
La trama del film True Lies
Harry Tasker conduce una doppia vita: per la moglie Helen e la figlia Dana è infatti un tranquillo uomo d’affari spesso in viaggio per lavoro, mentre in realtà è un agente operativo per una forza di antiterrorismo chiamata Omega Sector.
Harry e i colleghi Albert Gibson e Faisal sono alle prese con una missione in Svizzera. Il protagonista che si è infiltrato ad un party dove scopre l’esistenza di un gruppo terroristico guidato da Salim Abu Aziz.
Harry sospetta che la bella antiquaria Juno Skinner abbia dei legami con il leader e tenta di arrivare a lei. Peccato però che Aziz scopre l’inganno e cerca di ucciderlo. Harry sopravvive per miracolo, ma si perde il party di compleanno.
Il giorno dopo Harry comincia ad avere dei sospetti che Helen lo stia tradendo e decide così di usare le risorse di Omega Sector per scoprire l’identità del possibile amante della donna, il quale si fa passare egli stesso per un agente sotto copertura per flirtare con lei. Harry e la sua squadra decidono così di rapire Helen e intimarla, sotto mentite spoglie, di non incontrare più l’altro uomo.
Durante l’interrogatorio il protagonista comprende come la compagna sia stanca della presa piega dal loro matrimonio. Decide così di farla partecipare ad una fittizia missione spionistica. Aziz è però sulle loro tracce.
La recensione e analisi del film “True Lies”
Oggi ormai il cinema d’azione è dominato per gran parte dalle evoluzioni supereroistiche o dalle corse a tutto gas delle vetture di Fast & Furious, lontano da quella spensieratezza che negli anni ’80 e ’90 ha regalato grandi cult del filone.
Tra i titoli a tema più significativi dell’ultimo decennio dello scorso secolo vi è sicuramente True Lies, film firmato da un James Cameron pre-Titanic in grandissima forma. Fra i protagonisti una delle star assolute del genere quale Arnold Schwarzenegger.
Un’operazione roboante e coinvolgente che riesce a far dimenticare una sceneggiatura non priva di forzature grazie ad un impianto ludico di prima grandezza, con sequenze coniuganti adrenalina e spettacolo in maniera mirabile. Basti pensare al lungo inseguimento per le strade cittadine in cui l’interprete di Terminator corre dietro ai cattivi a bordo di un cavallo, poi ripresa e aggiornata recentemente dalla moderna saga di John Wick.
Sin dallo scoppiettante prologo il regista vuole osare oltre i limiti, con fughe a rotta di collo, esplosioni e salvataggi dell’ultimo minuto che non lasciano un attimo di tregue allo spettatore. Il tutto inserendo una crisi di coppia all’interno del puro contesto da spy-movie.
L’alchimia tra Schwarzy e un’altra icona come Jamie Lee Curtis è palpabile, e la sequenza dello strip-tease in cui la regina delle scream queen di tanti horror (Halloween in primis) mostra un fisico statuario, ha suscitato non pochi bollori nel pubblico maschile di allora.
E a quel tocco di erotismo si accompagna una verve comico – leggera che non abbandona mai le due ore e rotti di visione, incluso il rocambolesco finale dove infine la sottotrama romantica ha il suo ideale lieto fine e l’America è di nuovo salva grazie ad uno dei suoi eroi cinematografici per eccellenza.