Procediamo per gradi. The Wolf of Wall Street è un piccolo capolavoro che narra l”ascesa e la caduta del miliardario Jordan Belfort. La pellicola non è altro che un biopic che ha portato a casa: 5 candidature a Premi Oscar, 1 candidatura a David di Donatello, 2 candidature ai Golden Globes, oltre che la vittoria di un premio, e infine, 4 candidature a BAFTA. Basterebbe questa ricca lista di riconoscimenti per non perdersi la visione del film. Oltre a ciò aggiungiamo che c’è Leonardo Di Caprio. Ecco cast, trama, recensioni e opinioni sul film
The Wolf of Wall Street: cast e trama
Nel cast di The Wolf of Wall Street vi sono: Leonardo DiCaprio che interpreta il protagonista Jordan Belfort, Jonah Hill, Margot Robbie, Matthew McConaughey, Kyle Chandler, Rob Reiner, Jon Bernthal, Jon Favreau, Jean Dujardinl, Joanna Lumley, Cristin Milioti, Christine Ebersole, Shea Whingham, Katarina Cas, P.J. Byrne, Brian Sacca, Henry Zebrowski e Jake Hoffman.
Regia di: Martin Scorsese
Trama
Il film racconta gli alti e bassi vissuti, nella sua vita, da Jordan Belfort. Il broker di New York, infatti, tra gli anni 80 e 90 ha conquistato una fortuna incredibile, ma in maniera poco pulita. L’uomo ha truffato cioè milioni di investitori.
Belfort si è infatti trasformato ben presto in un corrotto manipolatore dei mercati e della Borsa e ha conquistato, così, fin troppo rapidamente una ricchezza enorme che ha poi iniziato ad utilizzare per togliersi ogni sfizio e ogni desiderio.
Donne, droghe, automobili e yacht. Una vita effimera e fatta di sole cose materiali. Poi però la Stratton Oakmont, attira l’attenzione della SEC e dell’FBI e le cose cambiano nettamente.
The Wolf of Wall Street: recensione e opinioni
Ode alla dissolutezza? Forse. I detrattori del film di Scorsese con Leonardo Di Caprio hanno puntato il dito contro la pellicola The Wolf of Wall Street ritenendola pericolosa. Non si doveva, secondo loro, accendere i riflettori su una figura negativa, su un uomo così privo di scrupoli e pronto a tutto pur di arricchirsi.
Si può controbattere a chi la pensa così che il biopic realizzato non sia in realtà un’ode alla vita ricca di agi di un signor nessuno pronto a tutto pur di diventare famoso e vivere nel lusso più sfrenato. Davanti la lucetta rossa della macchina da presa sono stati raccontati i momenti di ricchezza e quelli di povertà. Alti e bassi, insomma, di una vita vissuta da un eccesso all’altro.
Inutile sottolineare la bravura di Scorsese alla regia. Sarebbe fin troppo ridondante. Eppure il regista si è superato nuovamente andando a sondare gli angoli più bui, aprendo il vaso di Pandora e guardandoci dentro. Scorsese ha oltrepassato ogni limite. Ottima oltretutto l’interpretazione di Di Caprio. L’attore si è calato nel personaggio nel migliore dei modi compiendo uno studio minuzioso di quelli che potevano essere usi e costumi. Di Caprio cioè, viso d’angelo a parte, è andato a scovare la sua anima nera e ribelle, ci ha fatto amicizia e le ha dato la libertà affinché lo conducesse in angoli che mai aveva esplorato.
Il ritmo del film è bello incalzante. Lo spettatore rimane incollato sulla sedia, davanti allo schermo, arrivando a provare anche una sorta di tachicardia. Le scene si susseguono lasciando tutti senza fiato. La fine, però, lascia con l’amaro in bocca. Il motivo? Non c’è nessuna redenzione. D’altronde, però, non si possono raccontare solo belle favole, a volte bisogna portare al cinema anche la cruda realtà.