The Defenders, recensione no spoiler della miniserie targata Marvel

The Defenders - serie tv

L’estate 2017 è stato il momento per Netflix di portare a compimento la avventure televisive dei protagonisti dei loro prodotti Marvel: Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist si ritrovano tutti assiema a fare squadra contro un nemico comune; proprio come al cinema accadeva per gli Avengers.

La miniserie televisiva in cui si verifica l’incontro è The Defenders ed è stata creata per il piccolo schermo da Douglas Petrie e Marco Ramirez, ed adesso è attualmente disponibile nel vasto catalogo televisivo di Disney+, un passaggio di piattaforma che ha seguito esattamente le stesse orme degli altri prodotti targati Marvel Television e poi Netflix. Ovviamente, nel cast ritornano Charlie Cox, Krysten Ritter, Mike Colter e Finn Jones.

La trama di The Defenders

Danny Rand e Colleen Wing combattono in Cambogia contro una misteriosa assassina, che scompare dopo aver ucciso un uomo; quest’ultimo, prima di morire, rivela a Danny che la vera battaglia contro la Mano è a New York. A New York, Jessica Jones indaga su un uomo scomparso, John Raymond, che nasconde in casa un’enorme quantità di esplosivo.

Luke Cage esce dal carcere grazie a Foggy Nelson e si incontra con Claire Temple e Misty Knight, che lo esorta a indagare sulle misteriosi morti di diversi adolescenti di Harlem. Matt Murdock lavora come avvocato pro bono e si è lasciato la vita da vigilante alle spalle. Alexandra Reid, leader della Mano, viene a sapere di avere solo pochi mesi di vita, ed esorta Madame Gao a velocizzare il loro progetto per New York. Un terremoto si abbatte su Manhattan e Alexandra si incontra con la misteriosa assassina, Elektra.

Perché vedere The Defenders?

Perché è il climax narrativo di tutto il progetto targato Marvel Television in tandem con Netflix, dove i nostri eroi si incontrano finalmente tutti assieme per battere un nemico comune. Quando un supereroe fa squadra con altri, già si sa che la scrittura televisiva dovrà essere efficace nel non cercare di eclissare gli altri membri del team; in parole povere, bisogna essere bravi ad equilibrare i “momenti di gloria” di ogni singolo protagonista con super poteri, ed in questo lo script di Petrie e Ramirez riesce benissimo.

Oltre alla scrittura solida, The Defenders funziona bene anche perché gli interpreti riescono a trovare un’alchimia tra di loro, donando spazio e respiro ad ognuno dei propri personaggi, senza rubargli la luce dei riflettori. Un bonus in più sta nella presenza, in un ruolo minore da ma di grande importanza, dell’attrice americana Sigourney Weaver, che in questa miniserie veste i panni di Alexandra Reid, la villain di The Defenders a tutti gli effetti.

The Defenders, perché non vederla

Innanzitutto perché questa miniserie non può essere recuperata in stand-alone, vale a dire che non può essere iniziata senza aver precedentemente recuperato le stagioni in solitaria di Daredevil, Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist. Quindi va da sé che The Defenders è un prodotto che segue una precisa linea narrativa, un tassello fondamentale in quello che si preannunciava un progetto crossover promettente, almeno sul piccolo schermo.

Peccato però che la creatura di Douglas Petrie e Marco Ramirez non ha ottenuto alla fine della fiera gli stessi plausi di critica e pubblico che ci si aspettava, segnando così l’inizio della fine del progetto Marvel Television/Netflix. Le stagioni in solitaria sono state via via cancellate per poco riscontro di pubblico, mentre il Marvel Cinematic Universe di Kevin Feige ha deciso di inglobare nel suo tessuto narrativo il Daredevil di Charlie Cox per una serie reboot su Disney+. Cosa accadrà invece a Jessica Jones, Luke Cage e Iron Fist? Al momento, non ci è dato saperlo.

Trailer:

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