The Christmas Show, intervista a Raoul Bova, Serena Autieri e al regista Alberto Ferrari

The Christmas Show

Al cinema si inizia a respirare già l’aria natalizia. Nelle sale è in uscita dal prossimo 17 novembre il film The Christmas Show con un nutrito cast di attori. Oltre a Raoul Bova e Serena Autieri, anche Francesco Pannofino, nei panni di Oscar capo di Sofia e suo pretendente, Tullio Solenghi nel ruolo di nonno Angelo, e Ornella Muti in quello della madre della protagonista, nonna Rita. Il film è ambientato in Puglia e più precisamente a Lecce. Sofia e i suoi due figli, Ricky e Alice, conducono una vita disincantata tra le mille difficoltà del quotidiano. Tuttavia, si prospetta per la famiglia Rovati un Natale decisamente diverso dal solito. La loro inaspettata partecipazione al seguitissimo reality Christmas Show, li porterà a vivere situazioni travolgenti e l’arrivo del misterioso vicino di casa, l’affascinante Pierre, tornerà a far battere il cuore di Sofia. Distribuito da Viva Productions in collaborazione con Altre Storie e Adler Entertainment, il film è stato diretto dal regista Alberto Ferrari.

Intervista a Raoul Bova, Serena Autieri e al regista Alberto Ferrari

Noi di SuperGuida TV abbiamo videointervistato in esclusiva Raoul Bova, Serena Autieri e il regista Alberto Ferrari. A Serena Autieri abbiamo chiesto che sfida sia stata per lei lavorare su un personaggio che vive in bilico tra reality e realtà: “Nel film il reality entrerà a casa Rovati. In quel momento Sofia si chiederà se sta vivendo nella finzione o nella realtà. Entrambi gli elementi in realtà si fondono perché poi i protagonisti continuano in quei giorni a vivere la loro vita anche se alcune situazioni stravolgeranno la loro routine”.

Il film si pone come una denuncia nei confronti del sistema dei reality show. Chiediamo allora a Raoul Bova se c’è un limite che però non debba mai essere superato in questo tipo di programmi. L’attore risponde: “Il film è una bellissima favola per grandi e piccini. Il regista ha voluto lanciare una critica alle dinamiche televisive che avvengono in un reality. Spesso nel momento in cui i reality vengono scritti finiscono per diventare tali. Le storie vengono create a tavolino e si cercano pretesti per innescare litigi o discussioni. Tutto questo funziona a livello di gradimento e nel film viene sottolineato il cinismo che spesso si nasconde in chi è alla ricerca dell’audience”.

Al regista Alberto Ferrari abbiamo fatto notare come negli ultimi anni si sia cercato di optare per una comicità soft che accentui i risvolti sentimentali. Lui è stato d’accordo e ha detto: “Nel cinema italiano in genere si cerca sempre il distacco dal sentimento. Il melò viene avvertito come qualcosa di non intellettuale. Si dimentica però che il sentimento fa parte della vita. Sono partito dall’idea del reality anche se poi a trionfare alla fine è sempre l’amore”.

Raoul Bova aggiunge: “Durante le pause sul set ci siamo divertiti molto e non riuscivamo a smettere di ridere. E’ stato un film nel film”.

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