Il 29 dicembre 2021 debutta nel catalogo televisivo di Disney+ la miniserie spin-off dedicata alla figura del cacciatore di taglie Boba Fett, tra i personaggi più riconoscibili della trilogia classica ed anche volto ricorrente nella seconda stagione di The Mandalorian. Il successo di questo personaggio secondario è stato così enorme che Jon Favreau, sempre ideatore e showrunner della miniserie in sette episodi, ha decio di dedicargli uno show tutto suo. Cronologicamente, The Book of Boba Fett si inserisce circa cinque anni dopo gli avvicendamenti de Il ritorno dello Jedi, dopo la seconda stagione di The Mandaloria e ben venticinque anni prima l’inizio degli eventi de Il risveglio della forza.
La trama di The Book of Boba Fett
Boba Fett (Temuera Morrison), addormentato in una capsula curativa di bacta, ricorda ciò che gli è successo successivamente alla sua caduta nel sarlacc: la fuga dal ventre di esso, il furto della sua corazza da parte dei jawa mentre lui sembrava morto, e la sua cattura come schiavo di una tribù di predoni tusken. Lui e un altro prigioniero rodiano vengono costretti a scavare nella sabbia per trovare dei meloni neri, ma vengono attaccati da una grossa creatura della sabbia che uccide il rodiano. Fett riesce ad ucciderla, salvando un giovane tusken ottenendo così il rispetto dal capo della tribù.
Perché vedere The Book of Boba Fett?
Perché farà felici tutti coloro che nei capitoli televisivi e cinematografici precedenti avevano fatto il tifo per questo ruvido e misterioso cacciatore di taglie. Se nella trilogia classica Boba fett era stato ritratto come un villain al soldo dell’Impero Galattico, in The Book of Boba fett il personaggio interpretato da Temuera Morrison diventa a tutti gli effetti un anti-eroe, che non si fa scrupoli nell’ottenere il proprio tornaconto, ma che allo stesso tempo si batte contro i soprusi e le ingiustizie.
Un ulteriore punto a favore per la miniserie in sette episodi creata da Jon Favreau sta nell’aver inserito nel tessuto narrativo di questo spin-off le avventure del Mandaloriano Din Djarin e di Grogu. Ci sono almeno un paio di episodi totalmente dedicati al loro percorso narrativo (che poi si andrà nuovamente a scontrare con quello di Fett) che fungono da vero e proprio apripista alla terza stagione di The Mandalorian. E questo, ha reso molto felici i fan più accaniti della saga.
The Book of Boba Fett, perché non vederla
Forse perché, nonostante “soli” sette episodi, The Book of Boba Fett non è riuscito a conquistare proprio tutti gli aficionados della serie. Colpa probabilmente di un protagonista, quello interpretato da Temuera Morrison, poco simpatico, ruvido e di latitante carisma, intrappolato in una struttura narrativa debole che non gli ha reso decisamente giustizia. Infatti, visto il poco interesse generale del pubblico per questa miniserie spin-off, alcuni episodi sono stati totalmente dedicati alle avventure parallele del Mandaloriano e del suo Baby Yoda.
Sintomo di un progetto televisivo nato debole già in partenza, destinato alla fin fine più ad un pubblico di nerd super-fissati con l’universo narrativo di Star Wars, ma che potrebbe invece annoiare quello più casuale, alla ricerca di una trama molto più avvincente e similare a quella che ha fatto invece la fortuna del suo show “fratello”, ovvero il popolarissimo The Mandalorian. Che peccato.