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Tanti piccoli fuochi, recensione no spoiler della miniserie con Reese Witherspoon

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Nel 2020 Prime Video ospita il debutto di una delle miniserie più sottovalutate del 2020, tratta dal romanzo “Tanti piccoli fuochi” di Celeste Ng ed ideata dalla sceneggiatrice e qui showrunner Liz Tigelaar. Stiamo parlando di Tanti piccoli fuochi (Little Fires Everywhere), miniserie in otto episodi con protagoniste due attrici d’eccezione: il premio Oscar Reese Witherspoon e la popolarissima Kerry Washington (Scandal, Django Unchained).

Come per il romanzo di Celeste Ng da cui la serie prende ispirazione, Little Fires Everywhere riesce a condensare nei suoi otto episodi di durata moltissimi temi scottanti dell’America contemporanea, dal falso progressismo delle famiglie democratiche al razzismo, fino al sessismo e l’omofobia interiorizzate. Uno spaccato affascinante e contraddittorio attualmente disponibile nel catalogo televisivo di Amazon Prime Video.

La trama di Tanti piccoli fuochi

1998, Shaker Heights, Cleveland, Ohio. Elena Richardson (Reese Witherspoon), quattro figli, perfezionista, impegnata in attività benefiche, ricca, che incarna la filosofia del luogo; mentre Mia (Kerry Washington), madre single che ha scelto una vita itinerante fatta di lavori saltuari per dedicare tutto il tempo libero alla fotografia artistica, al momento è occupata come domestica in casa Richardson in cambio di un piccolo alloggio. Mia ha una figlia adolescente, Pearl, che stringe amicizia con i ragazzi Richardson, si trova benissimo a Shaker Heights e convince la madre a metter fine al loro vagabondaggio. Ma presto quella che dovrebbe essere una svolta decisiva nella vita delle due donne diventa un problema.

Questo è l’incipit di Little Fires Everywhere, miniserie in otto episodi tratta dal romanzo omonimo di Celeste Ng (da noi pubblicato con il titolo “Tanti piccoli fuochi”) ed ideata per il piccolo schermo da Liz Tigelaar. Un prodotto destinato al piccolo schermo che, quando ha debuttato su Amazon Prime Video nel corso del 2020, non ha ottenuto i giusti riconoscimenti di pubblico nonostante le svariate candidature che ha ricevuto poi a fine anno, senza vincere nulla.

Tanti piccoli fuochi, perché vederla

Vi diamo qualche buona ragione per recuperare Little Fires Everywhere, se ancora non l’avete fatto. Innanzitutto perché riesce a raccontare le problematiche sociali dell’America di oggi con sconcertante efficacia. In soli otto episodi (è anche breve ed è autoconclusiva!), la miniserie di Liz Tigelaar racconta il mondo di facciata che contraddistingue la classe abbiente degli Stati Uniti attuali. Attraverso l’incontro/scontro tra i due personaggi interpretati da Reese Witherspoon e Kerry Washington, si mette così in scena il duello tra due Americhe distinte eppure così vicine.

Da una parte Elena Richardson, mamma perfetta di una famiglia medio-borghese apparentemente perfetta la cui vita viene letteralmente messa a soqquadro dall’arrivo dell’erratica Mia, un personaggio femminile che pare rappresentare alla perfezione l’elemento caotico e di imprevedibilità nella vita di Elena; Mia, una donna afro-americana che non ha fissa dimora e che conduce quindi una vita diametralmente opposta a quella della signora Richardson, e che nella sua scrittura (prima letteraria, poi televisiva) racchiude le grandi contraddizioni di un’America solo apparentemente progressista il cui grande sogno di libertà ed uguaglianza sfuma davanti agli occhi delle sue affascinanti e bravissime protagoniste femminili.

Perché non vedere Tanti piccoli fuochi

Perché non vederla? Una miniserie così intensa e semplicemente perfetta come Little Fires Everywhere non ha praticamente difetti, né particolari ragioni per non essere vista, o quantomeno recuperata. Di certo il suo carattere fortemente drammatico lo rende un prodotto lontano dall’estenuante ricerca di serie semplici e facilmente accessibili che il grande pubblico da piccolo schermo di oggi brama e desidera.

Se per l’appunto cercate una serie televisiva breve ma che non solo vi faccia riflettere ma anche impegnare in discussioni ad analisi di tipo culturale e sociale, Litte Fires Everywhere fa decisamente al caso vostro; al contrario invece, chi è in spasmodica ricerca di uno show che vi faccia staccare il cervello per qualche ora, ne stia alla larga perché non farà decisamente al suo caso; e forse, è un po’ un peccato. A voi la scelta!

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