Esce oggi, venerdì 12 maggio, “Due Passi”, il nuovo singolo di Strano, “voce pop” dei Gemelli Diversi. Il brano racconta una nuova forma d’amore: non la passione verso un’arte, ma la devozione e la gratitudine verso la persona che ci ha regalato la vita, la propria madre. Il singolo è stato realizzato in collaborazione con Shorty Shok e Gabriele, Il Guapo, ed è il secondo progetto da solista, dopo “Fino in cima” dell’artista, protagonista di un nuovo capitolo della vita, in grado “d’esprimere se stesso con maggiore consapevolezza”. Il singolo sarà accompagnato da un videoclip ufficiale in cui lo spettatore seguirà il rapporto madre/figlio nelle varie fasi della vita, dall’infanzia alla maturità. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Francesco Stranges in arte “Strano”, con lui abbiamo parlato del suo nuovo percorso musicale, dei progetti con i Gemelli diversi, della scelta di portare avanti un progetto da solista ma anche di Sanremo, tv e talent con Amici di Maria De Filippi.
Strano “voce pop” dei Gemelli DiVersi: l’intervista esclusiva
Francesco Stranges (Strano) “Due Passi” secondo singolo da solista dopo il successo di “Fino in cima”: come nasce questo brano?
“Questo brano nasce in studio, dove io e Shorty Shok stavamo lavorando a una musica che aveva delle sonorità un po’ anni ’60. Mi è venuto subito in mente di scrivere un pezzo dedicato alla figura della mamma. Ho visto fin da subito che fosse un pezzo molto calzante con quel ritmo. Mi ha riportato un po’ agli anni di quando mia mamma ascoltava la musica di quegli anni. Non è stato facile trovare le parole durante la stesura del brano perchè sapevamo che era un argomento non facile da trattare”.
Il singolo esce appunto a ridosso della festa della mamma e non è casuale? Raccontaci
“Questo è un pezzo che vuole celebrare la figura della mamma ed è un caso che esce in questo periodo. La figura della mamma andrebbe zebrata ogni giorno. È un brano che racconta la figura materna, l’amore tra madre e figlio è un rapporto unico e centrale per la vita dell’essere umano. Da piccoli si ha un po’ di avversità verso i genitori, poi quando cresci e diventi genitore capisci quanto amore tua madre ti ha donato. L’amore verso la madre si rafforza con la maturità”.
Nel brano possiamo ascoltare anche le voci di SHORTY SHOK e GABRIELE IL GUAPO: come è avvenuta questa collaborazione?
“La collaborazione per questo brano è nata dal fatto che loro sono due artisti che fanno parte del mio team musicale. Nel momento in cui ho intrapreso questa carriera da solista sono stato attento a circondarmi di ragazzi giovani, per il semplice fatto che credo che la mia ‘missione’ in questo momento storico musicale sia quella di abbracciare i nuovi talenti dandogli un po’ di mia esperienza musicale e ricevere allo stesso tempo un po’ di freschezza musicale che caratterizza le nuove generazioni e quindi della musica modera che è molto cambiata da quando io ho cominciato a fare musica. Questi due ragazzi sono entrati pian piano nel team di persone con cui scrivo canzoni. Per un pezzo così importante ho voluto dargli la possibilità di collaborare a questo brano. Sono due ragazzi molto talentuosi. Sono molto felice del risultato che è venuto fuori da questa nostra collaborazione”.
Come mai la scelta di un percorso da solista? Ricordiamo che tu comunque non lasci i Gemelli DiVersi
“È una scelta che è venuta molto naturale con la maturità. Sento che è il momento giusto per esprimere me stesso a 360°, e poi perchè nelle canzoni volevo parlare di me, delle mie esperienze di vita da quando sono diventato padre per esempio. Volevo esprimere totalmente quello che sento dentro. Negli anni, in molto mi hanno sempre chiesto del perchè non fare qualcosa da solista. Ho sempre risposto che non era il momento giusto. Oggi mi sento pronto di raccontare la mia storia attraverso la musica”.
Nel 2009 arrivate sul palco di Sanremo: che emozioni hai provato salendo sul palco?
“Quel tipo di emozioni non si dimenticano mai. Sono emozioni bellissime, mi tremavano le gambe. Era un palco che non avevamo ancora fatto, anche se avevamo fatto tutto: dal Festivalbar ai concerti all’estero. Il palco di Sanremo ha un magnetismo particolare. Mi ricordo che prima di scendere le scale, eravamo dietro al palco con Al Bano, noi eravamo agitati e lui ci diceva di non preoccuparci che sarebbe stato tutto facile. Detto da lui che è un maestro ed è un veterano del Festival di Saremo era facile, per noi era la prima volta su quel palco. Ha cercato carinamente di consolarci”.
È qualcosa che sogni anche come solista? C’è l’idea di presentare un brano con i Gemelli?
“Quel palco lo sognano tutti, anche se c’è chi dice di no. Quando arriva il momento tutti lo vogliono fare. Mi piacerebbe farlo da solita. Ovviamene quando sarà il momento giusto. Se dovesse succedere sarei molto felice di andare a Sanremo, perchè sarebbe un grande traguardo per la mia carriera da solista. Con i Gemelli siamo andati nel 2009, adesso non è in programma, ma mai dire mai”.
Nelle ultime ore si parla di un ridimensionamento di Amadeus: come giudichi da musicista il suo lavoro musicale? Ha lanciato i Maneskin.
“Mi sembra totalmente sbagliata l’idea di togliere ad Amadeus la direzione artistica dell’evento. Ha dimostrato di aver fatto un lavoro enorme, ha lanciato i Maneskin che è il fenomeno musicale italiano più grande al mondo dai tempi di Eros Ramazzotti e Laura Pausini. Forse a livello di numeri anche di più. Dobbiamo essere fieri che ci siano loro in Italia. Hanno riportato l’Eurovision. Amadeus ha fatto un enorme lavoro, sarebbe una delusione se non dovesse avere la riconferma anche per la direzione artistica, ha rinnovato il festival. Il rinnovamento è iniziato con Paolo Bonolis. Amadeus ha fatto il passo successivo, ha dato una marcia in più, ha svecchiato il Festival avvicinandolo a molti giovani”.
Come è nata la passione per la musica? So che suoni il pianoforte.
“Nasce dal fatto che i miei genitori si accorsero di questa mia predisposizione verso la musica e mi regalarono la prima pianola. Con l’andare degli anni mi scrissero a una scuola di pianoforte e iniziai il mio percorso formativo. Poi frequentai una scuola di canto e lì mi innamorai della cultura Hip hop, della cultura afroamericana. Devo dire grazie ai miei genitori che hanno intravisto questa mia predisposizione musicale”.
So che comunque tu al di là della musica arrivi anche dal lavoro in fabbrica: come hai unito le due cose?
“Io sono molto legato al mio lavoro nelle fabbriche, è da lì che è cominciato il mio percorso di vita. Dopo gli studi ho fatto tanti lavori tra cui il lavoro in fabbrica. Questo è importante perchè mi ha permesso di essere dove sono oggi e di ricordare da dove arrivo e di rimanere con i piedi per terra. È un lavoro onorevole tanto quanto quello di cantante, sono solo due professioni diverse. Ricordo che mi svegliavo presto, facevo i turni, di notte poi suonavo. È un lavoro che mi ha permesso di realizzare i miei sogni, di comprare i primi strumenti musicali. È importante per i ragazzi che sognano qualcosa, ma che per diversi motivi al momento fanno un altro tipo di lavoro che forse non è quello che sognano. È una motivazione forte, tanti ragazzi mi hanno contattato dicendomi che vorrebbero fare i cantanti ma lavorano in fabbrica. Per loro la mia storia è un modo per capire che le cose poi arriveranno”.
Ci sono diversi cantanti che poi si avvicinano al mondo della tv: vedi Nek che conduce Dalla strada al palco. A voi Gemelli è arrivata negli anni una proposta televisiva, che possa essere anche la partecipazione a un reality? Cosa pensi dei talenti come Amici o X-Factor. Tu avresti partecipato?
“Proposta di partecipazione a reality non è mai arrivata. Noi siamo della generazione di MTV, anni fa facevamo un programma come gruppo dei Gemelli DiVersi. Io ho cambiato opinione sui talent. All’inizio ero un po’ scettico, poi ho capito quanto i talent, sono importanti per i ragazzi e per il loro percorso. Ovviamente sono programmi che tirano l’acqua al mulino delle discografiche, però adesso riconosco l’importanza fondamentale per i ragazzi. Ai miei tempi non c’era neanche l’ombra dei talent, quindi non saprei cosa avrei fatto. Soprattutto Amici che è un programma incentrato sulla scuola, sulla formazione, sullo studio e sull’interazione tra i ragazzi, secondo me è molto valido. Maria De Filippi ha fatto un ottimo lavoro in questi anni, per questo è un programma che comunque dura da tanti anni. Lei è riuscita a far venire fuori il talento dei ragazzi a 360°, non solo sul palco o in trasmissione. Maria ha fatto ottimo lavoro. Poi stiamo comunque parlando di Maria De Filippi, un’icona della televisione. Secondo me Amici è un programma molto importante per la formazione di nuova linfa musicale. Ogni anno ‘sforna’ talenti”.
Veniamo ai progetti è iniziato il tour con i Gemelli DiVersi: quali altri progetti ci sono, sia da solista che con i Gemelli?
“Il tour è iniziato a Gennaio, per il semplice fatto che non ci siamo mai fermati. Siamo andati in tour per tutta Italia. Da solista ho tantissimi brani che farò uscire uno dopo l’altro. Sono brani molto diversi tra loro. Al Live ci penserò più in là”.
Se dovessi chiederti su due piedi di scegliere il tema per un prossimo brano: quale sarebbe?
“Se nel primo singolo ho rappresentato l’amore per le passioni, e nel secondo l’amore verso la mamma, nel terzo mi piacerebbe portare qualche sfaccettatura dell’amore romantico e quindi quello di una relazione”.
E un cantante per un duetto?
“Puntando a un big internazionale ti direi Elton John, io sono cresciuto con la sua musica. Rimanendo in casa nostra, in Italia, ti direi Tananai. Mi ha colpito molto la sua rivincita in questi anni rispetto al primo Sanremo. Mi piace molto come ha affrontato il suo percorso. Sono molto contento per lui e poi mi piace molto la sua musica. Mi sembra un ragazzo sincero, buono”.