Storia della mia famiglia è una serie che ha la capacità di far ridere e piangere contemporaneamente. I suoi attori, dal protagonista Eduardo Scarpetta a Vanessa Scalera che interpreta la mamma, riescono a catturare l’attenzione dello spettatore dal primo all’ultimo minuto mostrando varie sfaccettature dei loro personaggi. Scopriamo insieme, in questa recensione senza spoiler, perché è una serie da vedere.
Storia della mia famiglia, la recensione della nuova serie Netflix
Dal 19 febbraio 2025 è disponibile su Netflix la serie ‘Storia della mia famiglia’. Protagonista è Fausto, interpretato da Eduardo Scarpetta, che racconta dal suo punto di vista come è composta la sua famiglia. L’uomo, un malato terminale che spesso necessita di una mascherina per l’ossigeno, non perde mai la sua allegria neanche quando si ritrova in un letto d’ospedale senza forze. Lui, che ha affrontato la sua vita senza paura di morire, decide di registrare dei messaggi vocali con consigli e rassicurazioni. Messaggi che saranno inviati, quando ormai non ci sarà più, nei momenti di sconforto alle persone care. E il primo episodio, meglio avvisarvi in anticipo, è un pugno nello stomaco: è quasi impossibile non piangere.
Tra le ultime volontà di Fausto c’è quella di non lasciare i suoi due figli, Ercole e Libero, alla loro madre. Per questo, chiede alla sua famiglia di occuparsi di loro. Una famiglia imperfetta, piena di contraddizioni e lati oscuri, che è composta dalla mamma (Lucia, interpretata da Vanessa Scalera), dal fratello (Valerio, Massimiliano Caiazzo), da una miglior amica (Maria, Cristiana Dell’Anna) e da un miglior amico (Demetrio, Antonio Gargiulo). In ognuno dei sei episodi, che portano il nome dei protagonisti (Fausto, Lucia, Demetrio, Valerio, Maria, La nostra vita) impariamo a conoscere qualcosa di più di ognuno di loro, capendo le loro insicurezze, fragilità, desideri, sogni e paure.
Non mancano le risate grazie anche ad un’interpretazione magistrale di Eduardo Scarpetta (un personaggio che nasconde delle sfumature narcisistiche dietro la sua allegria e forza) e alla bravura di Vanessa Scalera, ormai napoletana adottata dopo essere stata Filumena Marturano in Napoli Milionaria.
Nulla è come sembra e la storia, mostrata attraverso dei flashback, man mano che va avanti acquista un nuovo significato. In Storia della mia famiglia sono trattati temi importanti: dalla depressione all’abuso di sostanze stupefacenti, dall’amore non contraccambiato a quello incondizionato, dalla malattia mentale alle gelosie che nascono tra fratelli. Lo stesso Fausto ha pregi ma anche difetti. Se nella sua vita non ha compreso fino in fondo il dolore del fratello e quello di sua madre, decide di affidargli il bene più prezioso: i suoi due figli.
Il finale aperto, seconda stagione in arrivo?
Come lascia intuire l’ultimo episodio, nessuno può decidere per gli altri e quella raccontata è la nostra vita. Una vita fatta anche di promesse non mantenute e che ci porta a compiere delle scelte a volte egoistiche. Il finale dolce-amaro, lascia pensare che possa esserci una seconda stagione. La moglie di Fausto, Sarah, viene infatti raccontata solo con gli occhi dei protagonisti e rimane un personaggio ancora da scoprire.
Forse è questa l’unica pecca di Storia della mia famiglia che mostra appunto la famiglia di Fausto, senza l’ex moglie e madre dei suoi due figli. Una figura instabile così come la sua malattia. Ma forse anche questa è stata una precisa scelta degli sceneggiatori.
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