Squid Game 2, uscita il 26 dicembre, è attualmente tra i titoli in tendenza di Netflix. La seconda stagione della celebre serie tv sudcoreana rivede il protagonista Seong Gi-hun partecipare ai giochi mortali. Questa volta, però, si uniranno a lui nuovi personaggi e sfide inedite. Scopriamo insieme qualcosa di più.
Squid Game 2 – la recensione della seconda stagione
La seconda stagione di Squid Game riprende la struttura del primo capitolo, arricchendola con nuovi elementi. Qualche anno dopo la fine dei giochi, il protagonista decide di tornare per mettere fine definitivamente a queste assurde barbarie e scoprire chi si nasconde dietro questa spietata organizzazione. Questa volta però Seong Gi-hun non è solo. In questa stagione viene infatti mostrato anche chi, dall’esterno, cerca in ogni modo di aiutarlo a scoprire chi è a capo degli Squid Game.
Tra i nuovi giochi e personaggi inediti, la tensione cresce gradualmente, rivelando retroscena sui concorrenti e sul loro carattere. Ritroviamo anche personaggi già noti, come Jung-bae, amico di Seong Gi-hun, entrato per ripagare un vecchio debito.
Anche nella seconda stagione, come nel primo capitolo, emerge con forza il tema della povertà e della disperazione, che spinge alcuni individui a rischiare tutto partecipando ai giochi, nonostante le tragiche conseguenze sia per loro stessi che per gli altri.
Emergono inoltre conflitti anche al di fuori dal campo di gioco. Tra le guardie in divisa fucsia si scatena una faida interna, innescata da No-eul. Questo nuovo personaggio è uno dei cecchini, e si oppone al traffico clandestino di organi prelevati dalle vittime del gioco.
I nuovi giochi e i nuovi personaggi
I nuovi giochi continuano a mietere numerose vittime. Oltre a 1, 2 , 3 Stella già visto nella prima stagione, vengono introdotte sfide inedite. Tra le più spietate c’è il pentathlon a sei gambe, dove i concorrenti, legati alla gamba di un altro compagno, devono dare prova del proprio talento per superare alcune prove. Le sfide, come sempre, si ispirano ai giochi dell’infanzia: infatti tra questi troviamo il ddakji (il gioco delle tessere pieghevoli), il lancio della pietra, il gong-gi, la trottola e jegi.
Nell’episodio cinque invece i concorrenti affrontano il Mingle. In questo gioco, devono salire su una pedana circolare che si muove a tempo di musica. Quando la canzone si interrompe, viene dichiarato un numero: i giocatori devono fare un gruppo con quel numero esatto di partecipanti e rinchiudersi insieme in una stanzetta. Chi rimane fuori o non rispetta il numero richiesto viene immediatamente eliminato dai mitra delle guardie.
Ma oltre le novità sul versante sfide, vengono introdotti anche nuovi personaggi. Alcuni risultano interessanti, come Hyun-ju, una donna transgender che sogna di andare in Thailandia per completare il suo percorso di transizione, Thanos, un concorrente problematico e bullo che si impone come villain. Interessante anche il rapporto simbiotico tra Yong-sik e la madre Geum-ja, quest’ultima entrata nel gioco per pagare i debiti del figlio.
Tuttavia, nonostante le numerose aggiunte, non tutti i personaggi risultano adeguatamente approfonditi. Ma è probabile che, alcuni di loro, riceveranno maggiore spazio nella prossima stagione.
Conclusioni
In conclusione, Squid Game 2 è intrigante e coinvolgente, ma non riesce a raggiungere l’impatto della precedente stagione, che aveva saputo stupire e conquistare anche grazie al fattore novità.
Gli schemi narrativi risultano molto simili al primo capitolo, il che rischia di attenuare l’interesse del pubblico.
Nonostante ciò, le dinamiche del gioco riescono comunque a catturare l’attenzione. Questa seconda stagione funge da ponte con la prossima, già annunciata, lasciando sperare in maggiore profondità e chiarezza nella attesissima (e conclusiva) terza stagione.