‘Tutti i colori del buio‘ è il nuovo progetto di Sethu, nome d’arte di Marco De Lauri. L’artista, che nel 2023 ha partecipato a Sanremo, è uno dei primissimi in Italia a lanciare un vinile zootoprico. Vediamo insieme di cosa si tratta e cosa ci ha rivelato in un’intervista nella quale ha raccontato il suo presente, fatto di tanta musica e non solo.
Intervista al cantante Sethu
Una personalità forte che non nasconde le sue fragilità e decide di trasformarle in musica per aiutare le nuove generazioni. Sethu, dopo l’esperienza Sanremese, ha vissuto un periodo molto complesso che lo ha portato, insieme al fratello gemello, a tornare in terapia. La salute mentale è infatti al centro di ‘Tutti i colori del buio‘, un tema che non è solo bianco o nero. Sethu presenterà il disco, in uscita nei negozi ed e-commerce dal 1 novembre in formato vinile zootropico e in versione deluxe, durante il Lucca Comics e games 2024 il 2 novembre presso il Sony Music Store.
Sethu come nasce la sua passione per la musica?
Nasce sin da quando ero piccolo, mio padre mi faceva vedere spesso una cassetta di un live dei Pink Floyd. Non ho subito iniziato a cantare e suonare ma lì ho capito che mi sarebbe piaciuto suonare la chitarra. Io e mio fratello gemello Jiz suonavamo entrambi la chitarra e poi verso i 12/13 anni ho iniziato a fare le prime band, poi mi sono spostato sul rap e tutto il resto è storia.
Il 4 ottobre è uscito ‘Sottosopra”con i Bnkr44. Che brano è?
Il pezzo con i Bnkr44 è ‘up’, l’ho voluto fare per spezzare un po’ il mood del disco che è ricco di contenuti che riguardano la salute mentale. Volevo fare un brano un po’ più ‘divertente’ e leggero. Avevo questo ritornello e poi sono andato a finire il pezzo con i miei fratellini, nel loro studio a Empoli. È un pezzo naturale, ormai ci conosciamo da un po’ e gli voglio molto bene, ci troviamo su tante cose.
Sottosopra verrà incluso tra le bonus track del vinile in edizione limitata “Tutti i colori del buio”. Si tratta di un vinile zootropico, cosa è e come è nata questa scelta di riportare in auge il vinile ora che i giovani ascoltano musica in streaming?
Il brano è incluso nella versione fisica del vinile, poi ci sarà l’inedito Orochimaru che non verrà pubblicato in digitale e sarà una traccia esclusiva solo del vinile. Il vinile è una cosa che la mia generazione, e quella di ora, non si è vissuta come supporto di ascolto ma ha ritrovato oggi un po’ un valore come oggetto anche da collezione. Ha un’altra estetica rispetto al digitale: poter vedere la copertina e tenere in mano l’album è un’altra cosa. Avendo fatto un lavoro sui visual ci sembrava una ‘figata’ poterlo riportare anche sul vinile vero e proprio che è diventato zootropico. Quando fai girare il vinile sul giradischi si anima, si animano le immagini e vedi i visual. È molto bello. Dentro poi abbiamo incluso anche un poster che abbiamo fatto ad hoc per ogni canzone.
Nei prossimi mesi sarà impegnato in giro nel club, ha già in mente una scaletta e in quali città andrà?
La scaletta l’abbiamo già in mente, stiamo aggiungendo qualcosa. Ci saranno i pezzi nuovi che usciranno nel vinile. Andremo nei club di Prato, Genova, Roma, Piacenza e chiuderemo teoricamente a Milano ma il calendario è in aggiornamento. Restate aggiornati sui miei social.
Nella sua carriera ha partecipato a Sanremo Giovani ed è stato poi selezionato per Sanremo 2023 dove si è esibito con ‘Cause perse’. Che esperienza è stata, un po’ di luci e ombre?
Sanremo è stata un’esperienza bellissima per me. Uno dei momenti migliori della mia vita, mi ha davvero insegnato tanto da diversi punti di vista, sia dal lato tecnico che umano. Più che essere stato di per sé quello un periodo di luci ed ombre, il periodo dopo lo è stato ma non per colpa di Sanremo perché aver vissuto un momento così bello mi ha fatto accorgere ancora di più che è fondamentale prendersi cura della propria salute mentale. Indipendentemente dai successi che ci raggiungono, io l’avevo un po’ trascurata e ho dovuto riprendermene cura.
A maggio è uscito l’album ‘Tutti i colori del buio’ che tratta proprio di salute mentale. Come mai ha scelto di raccontare la sua esperienza in musica?
Uno perché la musica è sempre stata il mio mezzo, come tutti gli artisti, un po’ per raccontare e raccontarti. È una necessità di mettere nero su bianco quello che provi. In secondo luogo perché è un tema che ho avuto sempre a cuore ed è stata una delle battaglie della mia vita. Spero che qualcuno possa trovare un motivo nella mia storia per prendersi più cura di se stessi.
C’è un brano a cui è più legato e perché?
Sicuramente ‘I ragazzi perduti’, forse è la traccia più rappresentativa dell’album. Parla anche di me, più delle altre tracce, ed è la bandiera del mio album come tema.
Se potesse scegliere un artista, con chi farebbe un duetto?
Sceglierei sempre mio fratello gemello Jiz. C’è ne sono tantissimi che spaccano e con cui mi piacerebbe collaborare, di tutti i generi più disparati. Ora così non mi viene un nome.
Cosa pensa di chi prova ad avere successo attraverso i talent?
Li rispetto molto. Ho capito che non esiste un percorso che fa arrivare lì senza merito, si tratta di un altro tipo di gavetta. Chi fa il talent deve gestire tante cose che artisti non fanno. È una gavetta accelerata all’inizio e che forse dopo è ancora più difficile da gestire.
Lei fa parte di una generazione che vive tra incertezze, ansie e paure per il futuro. Come si immagina il suo futuro?
Attualmente sono molto concentrato sul presente perché ho vissuto una vita intera a pensare al futuro, ad ‘ansiarmi’ sul futuro. Non te lo so dire quindi, per ora mi vivo il momento.
Qual è il suo sogno più grande?
Continuare a fare musica per tutta la vita con mio fratello gemello, non chiedo altro.