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“Il treno dei bambini”, intervista a Serena Rossi: “Non esiste distinzione tra Sud e Nord, siamo tutti connessi. Finalmente il prossimo anno torno in teatro. Sanremo 2025? Per il momento ho tantissime cose in ballo”

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Il romanzo bestseller di Viola Ardone, “Il treno dei bambini” arriva sugli schermi. Il film tv con protagoniste Serena Rossi e Barbara Ronchi uscirà su Netflix il prossimo 4 dicembre. Un film drammatico che racconta la storia del piccolo Amerigo che per sfuggire alla povertà di Napoli nel periodo del secondo Dopoguerra salì su uno di quei treni speciali che il Partito Comunità allestì per alleviare i problemi dei ceti più disagiati. Nei panni di Antonietta, mamma povera, ignorante che “di carezze non ne ha mai avute e non le ha mai date”, la bravissima e bellissima Serena Rossi che ieri al Festival del Cinema di Roma ha incantato tutti per eleganza e semplicità.

Serena Rossi, intervista alla protagonista de’ “Il treno dei bambini”

Noi di SuperGuida TV l’abbiamo video intervistata in esclusiva sul red carpet. Serena Rossi è apparsa emozionata anche perché accanto a lei c’era sua nonna: “Era una serata attesa per tantissimi motivi. E’ un film a cui tengo tanto ed è stata una di quelle occasioni speciali che capitano poche volte nella vita. Non vedo l’ora di rivederlo e di farlo vedere alle persone che mi vogliono bene, da mio figlio a mia nonna”.

In merito al suo ruolo, Serena ha ammesso: “E’ un grande dramma che ogni guerra porta con sé. In questo caso è terribile immaginare che una madre abbia dovuto consegnare un figlio ad un’altra famiglia per permettergli di vivere una vita migliore. Antonietta è una di queste donne che nel dopoguerra ha colto questa iniziativa promossa e ideata da altre donne, una staffetta con le madri del Nord. E’ una donna che non è capace di essere madre, di dimostrare il suo amore ma che in realtà compie il gesto d’amore più grande più importante”.

Un film che parla al cuore delle madri e che si interroga sul profondo significato della maternità: “Io sono la classica mamma napoletana, molto fisica ed empatica. Ovviamente parliamo anche di un’epoca diversa. Penso che Derna, la madre del Nord, sia una donna che non pensava affatto di essere mamma e che suo malgrado si ritrova in questa situazione e che si innamora follemente di questo bambino. Tra loro ci sarà uno scambio molto profondo”.

Facendo un parallelismo con la realtà di oggi, possiamo pensare ai bambini che, con o senza genitori, cercano la fortuna dall’Africa in Europa. Rispetto a quei tempi però l’accoglienza è sicuramente diversa. Abbiamo chiesto alla Rossi se un progetto come quello sia proponibile: “Come abbiamo detto oggi con Cristina Comencini in conferenza stampa siamo delle ottimiste per natura. E’ bello quando l’arte e il cinema mettono a servizio del pubblico una storia così potente e così vera. Non esiste distinzione tra Nord e Sud, siamo tutti strettamente connessi. Io credo molto in questo e spero che anche i più piccoli che vedranno il film possano pensare che tendersi una mano è possibile sempre e che è qualcosa di stupendo da fare”.

Il prossimo anno Serena Rossi debutterà anche in teatro nello spettacolo “SereNata a Napoli“. Un atto d’amore nei confronti di Napoli, la sua città: “Non vedo l’ora, ho tanti progetti che ho a cuore in questo momento. Finalmente tornerò in teatro con uno spettacolo che ho pensato da anni e finalmente lo porto in scena dal prossimo 22 marzo. Sarà un atto d’amore a Napoli che continua ad essere protagonista del mio essere attrice e del mio essere cantante. In questo spettacolo, canterò e reciterò”. Qualcuno spera però di vederla anche a Sanremo.

Alcuni rumors la vorrebbero come co-conduttrice al fianco di Carlo Conti in una delle serate del Festival. Lei però dice: “No, per il momento ho tantissime cose, troppe novità, come faccio?”.

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