Serena Autieri, Intervista alla conduttrice di “Dedicato”: “Ho affrontato il Festival di Sanremo con un pizzico di incoscienza. Oggi ho maggiore consapevolezza”

Serena Autieri
Nella foto "Rai" Serena Autieri

Il direttore di Raiuno Stefano Coletta alla conferenza stampa per la presentazione del palinsesto estivo di Raiuno l’ha definita una grande artista, sobria e professionale. Ne abbiamo avuto la conferma parlando con lei al telefono. Serena Autieri ha una carriera alle spalle costruita mattone dopo mattone. Ama le sfide tanto che dal 28 giugno terrà compagnia al pubblico a casa debuttando nel nuovo programma “Dedicato”.

Un format che prende le mosse dal periodo difficile che tutti abbiamo vissuto. In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuidaTV, Serena ci ha parlato delle sue sensazioni in vista dell’esordio alla conduzione in solitaria e facendo un paragone con il Festival di Sanremo del 2003 ci ha rivelato: “Mi viene da sorridere perché quando ho affrontato il palco dell’Ariston ho provato ansia ma ero anche incosciente. Adesso quell’incoscienza si è trasformata in consapevolezza. Dal 2003 è passato del tempo e mi porto dietro un bel bagaglio. Ho sempre da imparare pur con una diversa maturità artistica. L’ansia è sempre la stessa ed è un bene che ci sia perché mi dà quella giusta scarica di adrenalina per affrontare al meglio qualsiasi nuova avventura”.

Un programma in cui l’ingrediente principale saranno le dediche. Ad accompagnarla in questa avventura il maestro Enzo Campagnoli e Gigi Marzullo. Non mancheranno gli ospiti e le storie emozionanti. Serena ci ha svelato che il regalo più bello l’ha ricevuto dal marito. Nella sua carriera, Serena non si è mai adagiata ma anzi uscire dalla comfort zone le ha permesso di crescere e migliorare. La bella mattatrice napoletana vuole mettere il suo talento al servizio degli altri tanto che insieme al marito ha in progetto quello di fare delle audizioni in giro per l’Italia per scoprire i giovani talenti. Da mamma ha confessato il desiderio di una famiglia numerosa. Scherzandoci su, ha dichiarato: “Non getto la spugna ma mi devo sbrigare”. La sua voce meravigliosa ci ha fatto sognare tante volte e siamo convinti che anche in questa nuova occasione televisiva Serena riuscirà a stupirci.

Serena Autieri, l’intervista

Serena, “Dedicato” segna il suo esordio con un impegno televisivo quotidiano. Quando le è stato proposto qual è stata la sua prima reazione?

Ho provato da subito un grande entusiasmo. Stimo molto il direttore Stefano Coletta che mi ha proposto questo progetto. Viviamo un periodo in cui le persone hanno bisogno di ritrovarsi e di stare insieme. In questo senso le dediche assomigliano ad una carezza. Dedicare qualcosa a qualcuno vuol dire averla nel cuore. E la musica non può che essere la cornice ideale per le dediche. Si tratta pur sempre poi di una sfida trattandosi di un impegno quotidiano. La prendo anche come una palestra. 

Più ansia adesso o la sera in cui ha affrontato per la prima volta il Palco dell’Ariston?

Mi viene da sorridere perché quando ho affrontato il palco dell’Ariston ho provato ansia ma ero anche incosciente. Adesso quell’incoscienza si è trasformata in consapevolezza. Dal 2003 è passato del tempo e mi porto dietro un bel bagaglio. Ho sempre da imparare pur con una diversa maturità artistica. L’ansia è sempre la stessa ed è un bene che ci sia perché mi dà quella giusta scarica di adrenalina per affrontare al meglio qualsiasi nuova avventura. Provo una forte responsabilità nei confronti del pubblico che non mi ha mai abbandonato e che negli anni mi ha seguito anche in teatro. 

Un programma in cui non mancheranno le dediche. Come sarà strutturato il programma? Ci saranno degli ospiti?

La parte strutturale è ancora in via di definizione e ancora non posso dire nulla. E’ un programma che avrà al centro delle dediche. Ci sarà l’ospite famoso che verrà a raccontare la sua storia, che farà una dedica o che la riceverà. E poi i protagonisti saranno le persone che ci seguiranno da casa che avranno modo di raccontare la loro storia. L’obiettivo è quello di lanciare messaggi all’insegna della positività e dell’inclusione. Ad accompagnarmi ci sarà il maestro Campagnoli a cui sono legata da una profonda amicizia e stima. E poi ci sarà anche Gigi Marzullo che regalerà al pubblico la sua ironia e sapienza. 

Qual è stata la dedica più bella che ha ricevuto in questi anni?

In questi anni ho letto tanti libri di colleghi che hanno scritto cose belle su di me. Parlo di registi, attori ma anche cantanti. Conservo le loro dediche con affetto. Il regalo più bello me l’ha fatto mio marito donandomi nostra figlia, Giulia. Dico grazie a mio marito cantandogli “Tu sì ‘na cosa grande”. 

Ha costruito la sua carriera facendo tanta gavetta. Come sceglie la proposta giusta? Da cosa si lascia guidare?

Nella carriera le scelte sono fondamentali. Da quando ho iniziato a fare questo mestiere ho rinunciato a fare l’asso pigliatutto. Anche nei momenti difficili in cui il lavoro è poco o quando arrivano tante proposte cerco sempre di abbracciare quei progetti che mi diano la possibilità di crescere e di migliorarmi. Non sono una persona che si adagia. Anzi, a volte ho indossato una scarpa scomoda che poi però sono riuscita a calzare meglio. Non mi accontento mai e non ho mai rincorso il guadagno facile. 

C’è stata una proposta che ha rifiutato in questi anni e di cui si è pentita?

No e lo dico con assoluta convinzione. Non sono una persona istintiva ma pondero bene qualsiasi proposta. Prima di rifiutare mi sono posta mille domande. Non mi sono mai fatta prendere dall’ansia e ho fatto bene. Bisogna avere pazienza e saper aspettare per poi cogliere la giusta opportunità quando si presenta. 

A doverne scegliere una, la soddisfazione più grande?

Ne ho avute tante di soddisfazioni. Per quanto riguarda la televisione, ho avuto la fortuna di lavorare con un grande maestro come Pippo Baudo. Mi ha scelto nel 2003 per affiancarlo al Festival di Sanremo dopo che mi era venuto a vedere in teatro a Trieste mentre recitavo in un musical. Poi entrare a far parte della commedia musicale al Sistina e aver avuto l’onore di lavorare con Trovajoli e Garinei è stato un altro tassello importante della mia carriera. Ho ricevuto tanti attestati di stima da parte dei cantanti a partire da Renato Zero che mi volle in un suo video musicale ma anche Claudio Baglioni e Andrea Bocelli. 

Si parla sempre di più di quote rosa e di come superarle. Crede che ce ne sia bisogno anche nel mondo della radio e della TV o è sbagliato pensare alle donne come specie da proteggere? Che idea si è fatta?

Credo che le donne non abbiano bisogno di dimostrare nulla. Si stanno prendendo solo il posto che meritano. Abbiamo ancora un po’ di strada da fare anche se le donne che ricoprono posizioni di potere sono in gamba. 

Ha cantato, recitato, doppiato e condotto. Se le proponessero di partecipare come giudice in un talent? Si sentirebbe a suo agio in questa veste o avvertirebbe troppa responsabilità?

Avverto un grande senso di responsabilità verso i giovani. Qualche anno fa con mio marito abbiamo iniziato in Campania una ricerca dei giovani talenti. Ci piacerebbe fare delle audizioni in giro per l’Italia dando ai ragazzi la possibilità di lavorare nel loro territorio. Voglio sostenerli incitandoli a credere in loro stessi e nei loro sogni. E’ importante mettersi in gioco nelle varie discipline come mi è stato insegnato fin da piccola. 

Ho letto che le piacerebbe allargare la famiglia. Ci sta pensando veramente?

Mi piacerebbe molto. Non getto la spugna ma mi devo sbrigare (ride). 

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