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Sasà Salvaggio in esclusiva per SuperGuidaTv: “Il mio ‘talismano’ è la mia serietà, il mio lavoro”

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Cari Followers di SuperGuidaTv, per le Interviste in Eslusiva oggi abbiamo incontrato il comico, cabarettista e conduttore  Sasà Salvaggio!

La sua travolgente simpatia, il suo buon umore e il suo modo comunicativo di porsi vi coinvolgerà a 360 gradi.

Impegnato in vari spettacoli teatrali che lo vedono protagonista, registrando “sold out”  ha voluto essere presente per SuperGuidaTV non solo con un’intervista ma anche con un video messaggio di saluto solo per voi!!

Eccolo qui:

[fbvideo link=”https://www.facebook.com/superguidatv/videos/1564393703577996/” width=”500″ height=”400″ onlyvideo=”1″]

(se il video non si apre eccovi il link)

Ha partecipato in maniera brillante a trasmissioni come

  • Quelli che… il calcio (inviato per le partite del Palermo) (Rai Due)
  • Due sul divano (La7)
  • Tappeto volante (TMC)
  • Paprissima Sprint (Canale 5)
  • Paperissima (Canale 5)
  • Striscia la Notizia (inviato dalla Sicilia) (Canale 5)
  • Striscia la Notizia (inviato per il Festival di Sanremo) (Canale 5)
  • Verissimo (Canale 5)
  • La sai l’ultima? – Vip (Canale 5)
  • Striscia la Notizia (conduttore con Luca Laurenti) (Canale 5)
  • Linea Verde (Rai Uno)
  • Unomattina (Rai Uno)
  • Speciale calcio (Sky)
  • Passaparola (Canale 5)

Vincitore di  un Oscar al “Sicilian Film Festival di Miami”, con il DVD sottotitolato in inglese “Racconti di Sicilia” come miglior documentario sulla storia e l’ironia dei siciliani.

Il nostro Sasà è stato testimonial delle promozioni di “Chateau d’Ax”, in onda all’interno della trasmissione Zelig su Canale 5.

E nel 2011 fu ospite su Rai Due dell’ “Isola dei Famosi” come opinionista. Insomma un vero tornado!

L’intervista

Sasà, sei nato a Milano, però all’età di sei anni, sei andato a vivere a Palermo terra d’origine dei tuoi genitori. Insomma. Hai fatto il contrario di ciò che accade di solito. Nel senso, molti siciliani per cercare lavoro o fortuna, emigrano al “norde”, tu invece sei un uomo del “Sudde”! Che impatto hai avuto, con la “Sicilia Bedda”, difficoltà o altro. Insomma sono due realtà completamente diverse.

No nessuna difficoltà! Anzi!! Diciamo che la Sicilia è sempre stata presente nella mia vita, nel senso che tutte le estati si veniva giù per cui l’impatto non è stato traumatico.

Ovviamente alcune cose non le capivo e  a mio padre,  chiedevo: “Papà che significa questo, papà che significa l’altro”.

Insomma,  mi ha fatto un “corso accelerato”  di siciliano, per così  dire!! In ogni caso mi sono ambientato immediatamente…

Hai cominciato la tua carriera nel 1992 con la trasmissione comica : “Non è la Rai, non è Canale 5, ma allora che schifiu è”.  Come è nata l’idea e che ricordi hai di allora!?

Si in effetti è stato il mio debutto televisivo, nel senso che in quel periodo non mi divertivo in televisione e ti dico la verità, mi chiesi” Ma perché non mi invento qualcosa io?” e così fu!

Mi inventai dalla A alla Z un programma trasformandomi in autore, regista, produttore, insomma tutto!

E questa cosa, piano piano ha cominciato ad avere un successo enorme, tanto che debuttando  in teatro, ho registrato  un “Sold Out” per quasi tre mesi.

Quindi posso ritenermi più che fortunato, dal momento che molti mie colleghi comici famosi, raccontano riferendosi agli esordi, che i loro debutti in teatro erano con poche persone.

Perché la gente, avendomi visto in tv, veniva volentieri in teatro e  le aspettative erano comunque rispettate, dal momento che  si divertivano parecchio. Insomma un enorme successo!!

Una chiamata importante: Antonio Ricci lo vuole a Striscia

Grazie ad un’altra tua trasmissione “Sgrilla la Notizia”, parodia della più nota “Striscia la Notizia” sei stato notato da Antonio Ricci. Quanto ti ha reso felice e orgoglioso, l’essere poi diventato per un periodo il conduttore del fortunatissimo programma?

Ebbi l’intuizione di fare questa parodia di Striscia, lungi da me comunque volermi equiparare  al programma, tuttavia anche qui fu un successo strepitoso, tanto che lo stesso Antonio Ricci, mi cercò.

(Non posso dire venne a prendermi “per i capelli” perché non sarebbe possibile!! Ride..e io con lui!) e per quasi 10 anni ne ho fatto l’inviato, il conduttore.. insomma il rapporto professionale con Ricci prosegue..

Il tormentone: Uahh

Ti ha reso famoso il tuo “huaa”, diventato un vero proprio tormentone, tanto che anche il grande Adriano Celentano l’ha inserito in un suo disco “C’è sempre un motivo”. Sicuramente te l’avranno chiesto in tanti, ma come è nato?

Ma guarda, è stata una pura casualità, sai quando si balla e per non perdere il ritmo usi dire “Ehh”.

E quindi, dal momento che avevo l’esigenza di dare la linea-nella trasmissione- mi sono inventato questo “huaa”..

Guarda è stata una cosa pazzesca! Lo hanno fatto tutti, è stato un lascia-passare tanto che,  anche lo stesso Ricci, quando mi chiamò mi disse:

“Tu sei quello che fa “Huaa”

Sei un comico eccezionale, la simpatia travolgente è una tua peculiarità. Ti piacerebbe partecipare ad un programma come <Zelig  o Colorado>? o preferisti un programma tutto tuo, cucito su di te?

Assolutamente la seconda. Devo dire la verità. Zelig non l’ho fatto a livello televisivo piuttosto in teatro. Successo strepitoso, per carità, bellissimo  tuttavia io non sono da “tempi” di Zelig o Colorado.

Per me Zelig è un capitolo chiuso, e anche Colorando non mi rappresenterebbe come comico, né mi stimola.

Nel senso che i tempi televisivi  di Colorado sono molto ristretti, fanno sketch di 3/ 4 minuti; quindi non puoi far ridere, puoi fare delle battute, delle freddure, delle barzellettine.

Io preferisco tenere il pubblico per un’ora, un ‘ora e mezza a ruota libera intrattenendolo. Io sono più “un animale” da palcoscenico, nel senso che anche se seguo un copione, con dei testi che studio, motivo approfondisco, poi lascio fare molto  all’improvvisazione.

Inviato speciale di Striscia La Notizia alle presidenziali di Trump

Recentemente per Striscia la Notizia sei stato in America per l’elezione del neo presidente Trump.

Raccontaci, che atmosfera hai trovato, il paese è veramente pronto a questo cambiamento secondo te? E in Italia?

Non è la prima volta che volo in America, un mese in California per degli spettacoli per i siciliani  nel mondo  e ci sono stato anche per un mini-tour che ha toccato le città di:

  • Detroit,
  • Toronto,
  • e Chicago

Poi per Striscia ci siamo spostati a New York per le presidenziali di Trump. Infatti ci sono stati dei collegamenti sia da Chicago che da New York per sondare i pareri.

Devo dire, che vista da li, il cambiamento si sente, nel senso che è successo ciò che è accaduto in Italia per il referendum che ha “premiato” il “No”.

Così come da noi, anche in America, il popolo ha fiutato, i poteri forti e l’attaccamento alla poltrona, e benché Trump non fosse un candidato ideale, pur di non votare la Clinton e il sistema Obama ha proclamato sul carro dei vincitori, Trump.

Insomma come è successo in Italia, che la gente non ha più creduto alle parole di Renzi, che benché con la sua faccetta diceva di fare, cambiare etc non ha fatto mai realmente qualcosa per il popolo.

E non c’è stato un vero cambiamento.  Il problema era anche, che lui diceva una cosa e poi ne faceva esattamente un’altra.

Poi sai, se i soldi in tasca non ci sono, se il lavoro diminuisce, le tasse aumentano, le cose da pagare pure passando per i vari scandali delle banche, del ministro Boschi etc.

La gente proprio cretina non è quindi è scesa in campo per votare, infatti così come in America, anche per l’Italia l’affluenza alle urne è stata notevole. E speriamo che quello che verrà sarà migliore!

Oltre alla tua passione per il cabaret, sei stato anche autore di un libro: Cenè X Tutti’. In questo libro dici la tua su: politici, assicuratori, paure e manie delle persone. Dimmi,  qual è il tuo rapporto con la politica, una tua paura e una tua mania

Ormai la politica in Italia è finita. Non credo più agli schieramenti, destra, sinistra, centro, perché tu se voti qualcuno dopo otto mesi magari, te lo ritrovi nello schieramento opposto.

In teoria tutti dicono la stessa cosa, ma fatti sono ben pochi. Quindi in realtà io sono favorevole a chiunque, possa portare un reale cambiamento che favorisca il popolo.

La gente vuole essere governata da persone serie che rispettino le cose che dicono.  Ormai non c’è più un credo politico.

Purtroppo non ci sono più i politici di una volta che avevano un certo spessore. Mi augurerei una classe politica soprattutto onesta che porti benessere all’Italia.

Paure non ne ho, insomma come tutte le persone comuni, non ho fobie, insomma nella media.. Sto attento tuttavia, non è che mi alzo la mattina è ho una paura specifica di qualcosa.

Non ho nessuna mania, sono superstizioso, però non ho riti scaramantici di sorta, punto piuttosto al mio credo, su me stesso, sulle mie capacità  e sul mio lavoro.

Insomma la fortuna ti può aiutare ma ci vuole il  talento, ci vuole la  costanza,  e l’impegno. Se non lavori sodo, non vai da nessuna parte.

Diciamo che il mio “talismano” è la mia serietà, il lavoro.

Il contatto con il pubblico è meraviglioso..

Nel 2007 hai pubblicato il libro “Siciliani Brava Gente”:nato dopo aver raccolto migliaia di e-mail, lettere e cartoline da siciliani sparsi in tutto il mondo. Qual è il tuo rapporto con il  pubblico?  In breve: quali insegnamenti hai tratto e trai, dal contatto con la gente che ti ama?

Questa domanda è bellissima. Insomma io, è dagli anni 90 che faccio spettacoli per i siciliani nel mondo ed ebbi l’occhio lungo, perché il calore che può trasmetterti la gente che sta all’estero è straordinario.

Infatti è da vent’anni che faccio spettacoli all’estero e ne sono felice.  Questa settimana sono stato in Svizzera per degli spettacoli –infatti il mio saluto vi arriva da Berna- e dopo andrò a Milano.

Insomma è qualcosa che amo il contatto con la gente, soprattutto con i siciliani di cui conosco perfettamente usi e costumi.

Certo c’è sempre il coglione di turno che mi fa smuovere i nervi, tuttavia adoro le persone che a fine spettacolo ti dicono:

“Grazie sei stato un Cicerone perfetto e mi hai fatto  sentire  a casa”!

Questo perché nei miei monologhi c’è tanto studio, tanta storia, non sono battutine demenziali fine a se stesse, buttate al vento. C’è dietro anche uno studio antropologico, sulla storia dei siciliani.

Sasà e il rapporto con i social media

Rispetto ai tuoi inizi. Oggi, cosa significa essere “un’ artista” ? Nell’era di internet, dove i social sono  “ padroni del mondo” che rapporto hai con il web? Era più bello allora o più semplice adesso? 

Ma guarda, secondo me né l’uno né l’altro. Il web a mio avviso crea dei personaggi “fantasma” nel senso crea dei personaggi in teoria, tra virgolette famosi ma che cadono subito, perché non c’è un vero studio o talento dietro.

Infatti tutti gli esperimenti del web che sono andati in tv o in teatro sono stati dei flop. Il web crea si, molta popolarità ma è illusoria.

Pensi di essere famoso, ma in realtà non lo sei

Nel mio caso,  ti dico che ho cominciato l’anno scorso ad avvicinarmi al mondo virtuale, e devo dire che vado forte.

Se consideri che, non sono nato sul web, su Facebook ho 100 mila like, quindi funziona, solo se lo usi in maniera intelligente.

Ovviamente ti possono seguire da tutto il mondo, puoi fare un video e raggiungi tutti immediatamente, è un modo anche per bypassare le televisioni. E’ utile, l’importante è l’uso che se ne fa, come tutte le cose.

Oltre ai social questa è l’era dei “reality show” dove basta parteciparvi per diventare “famosi”. Cosa ne pensi, in merito? E se te lo proponessero, faresti mai un reality? Se si, quale?

No mai. Nessuno, assolutamente no. Figurati, l’altro giorno mi ha contattato una società di casting di Milano per chiedermi di partecipare all’Isola dei Famosi e gli ho risposto:

No grazie, sono già famoso nella mia Isola

Ovviamente scatenando l’ilarità dall’altra parte. In ogni caso decisamente no, nei reality ormai trovi gente “morti di Fama” che non hanno né arte né parte.. quindi no.

Poi se per un periodo non vai in televisione, mica muore nessuno!!! Se hai un lavoro puoi vivere bene anche senza la tv.

Sasà e il cinema. Un film? perchè no, ma se ne vale la pena!

Quali sono i tuoi progetti per il futuro? Magari un film? Non so un “cinepanettone” o un film con Ficarra e Picone, ti ci vedrei benissimo!! Vuoi fare un appello!!

No no figurati!! (ride..)  La cinematografia non è stato mai un mio obiettivo. Quindi non mi sono mai mosso più di tanto. C’è stato qualche ammiccamento in passato, però ti devo dire la verità non è una cosa per cui mi alzo la mattina e ho come ambizione.

Poi ammettiamolo. Ormai i film li fanno cani e porci, nel senso che c’è gente che si improvvisa “attore” e te li ritrovi in qualche “cinepanettone”, ma poi in definitiva finiscono nel dimenticatoio.

Anche gli attori più famosi, infatti cercano di incassare facendo un prodotto molto commerciale e  senza pretese, però magari li vai a vedere la settimana di Natale e poi non li ricorda più nessuno.

In breve, il cinema è in forte crisi, anche perché ci  sono troppi film,  fra l’altro.

Tuttavia non escludo nulla, nel senso che se dovessi fare un film, lo farei veramente divertente, e poi chissà se in futuro mi propongono qualcosa per cui valga la pena, perchè no?

Anche se io sono abituato a non andare troppo a copione, quindi in questo senso mi starebbe stretto.

Anche se sul palcoscenico ho un monologo, i miei testi, in definitiva improvviso molto e poi ho la libertà anche di capire, in base al pubblico che ho davanti,  che tipo di sketch fare.

Quindi fare un film dove c’è uno schema rigido da seguire, non mi entusiasma.. però Mai Dire Mai!!

Ringrazio a nome mio e di SuperGuidaTv la disponibilità e l’estrema simpatia di Sasà, che ha mostrato per l’ennesima volta- come se ce ne fosse necessità- la sua grande comunicabilità

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