E’ uno dei volti della commissione musicale scelto da Carlo Conti per Sanremo Giovani. Manola Moslehi ha una grande esperienza nel mondo della musica. Lei stessa ha partecipato ad un talent, “Amici”, che le ha regalato il grande successo e ora è la storica voce di Radio Italia.
Manola Moslehi, intervista
Noi di SuperGuida TV l’abbiamo video intervistata in esclusiva al termine del secondo appuntamento di Sanremo Giovani che ha visto passare alla semifinale prevista il prossimo 10 dicembre Grelmos, Settembre e Selmi. Riguardo la sua esperienza in qualità di giurata a Sanremo Giovani, ha dichiarato: “Questo ruolo è per me di grande responsabilità nei confronti dei ragazzi perché penso che i brani che presentano sono sempre dei figli, delle loro creature. Dall’altra parte mi dispiace anche per i ragazzi che non ce la fanno a passare le selezioni ma approfitto nel ribadire che non devono fermarsi ma devono continuare ad andare avanti. Il mio pensiero va soprattutto a loro”.
A Sanremo Giovani sono arrivati 24 giovani artisti anche se la selezione iniziale è stata abbastanza difficile: “Considera che all’inizio ci sono stati 560 brani da ascoltare e io non nego che su alcuni di questi ho avuto bisogno di altri ascolti. Alcuni brani sono arrivati in modo immediato, hanno avuto subito quell’imprinting particolare che mi hanno convinto. In altri casi ho impiegato più tempo nella scelta però devo dire che la qualità è stata alta”.
Parlando dei brani, a colpire di più Manola è stata la loro semplicità che però non è da confondere con superficialità: “Come dicevo anche in puntata spesso si cerca a tutti i costi l’originalità del brano per arrivare spesso a dei prodotti che sono discutibili. Sono dell’idea invece le canzoni che si spogliano di sovrastrutture tornando alla semplicità nell’accezione positiva sono le più efficaci”.
La maggior parte degli artisti che hanno passato la selezione di Sanremo Giovani proviene dai talent. E anche Manola è stata lanciata da Amici: “E’ stata per me una bella parentesi. Ero felice e non sapevo di esserlo. Avevo entrambi i genitori, entrambi stavano molto bene, ero ancora molto incosciente, avevo 20 anni, mi sembra tutto possibile e tutto fattibile. Maria è stata una mentore. All’epoca mi ha dato un sacco di consigli che ho tenuto stretti e che ho fatto miei nel corso degli anni. Mi ha dato anche grande consapevolezza. Quando sono uscita dalla scuola ho pensato esattamente a cosa volessi diventare e ho intrapreso la carriera radiofonica. Ricordo Amici come uno spartiacque, un giro di boa ed è stata una delle esperienze più belle della mia vita”.
In questi mesi si sta parlando tanto di musica e salute mentale. Tanti gli artisti che dopo un successo incredibile hanno deciso di prendersi una pausa. Abbiamo chiesto a Manola se anche a lei fosse capitato dopo il trampolino di lancio di Amici: “Onestamente non mi è capitato. La mia mamma mi ha sempre definito un caterpillar. Cerco sempre di andare avanti anche sottovalutando determinate cose che potrebbero farmi male. Non è un atteggiamento giusto anzi spesso e volentieri credo che sia opportuno attraversare il dolore e farlo proprio. Io lo faccio a modo mio senza chiedere aiuto. Nei confronti dei ragazzi che invece hanno il coraggio di venire raccontando la loro esperienza personale e ammettendo di aver avuto bisogno di aiuto soprattutto da parte dei professionisti ho una stima enorme”.