Durante l’ultima puntata di Chi l’ha visto, le telecamere di Federica Sciarelli hanno rintraccio Salvatore Parolisi, l’uomo condannato per l’omicidio della moglie Melania Rea. Ecco le sue dichiarazioni.
Salvatore Parolisi dopo 12 anni di carcere: “non ho uccisa Melania Rea”
“Mi hanno dato 12 ore di permesso dopo 12 anni“. Inizia così l’intervista che Salvatore Parolisi ha rilasciato ai microfoni di Chi l’ha visto. L’uomo sta scontando presso il carcere di Bollato una pena di 20 anni per l’omicidio della moglie Melania Rea il 18 aprile del 2011. Una tragica vicenda di cronaca nera, l’ennesimo caso di femminicidio in Italia. Eppure Parolisi alle telecamere di Chi l’ha visto si è professato ancora una volta innocente:
Ho tradito Melania più volte, ma non l’ho uccisa. E con Ludovica era una solo una scappatella.
Non solo, l’uomo durante la sua prima intervista dopo la condanna a 20 anni di reclusione ha spiegato:
Se trovassi un lavoro potrei uscire, ma chi me lo dà un lavoro. Quando sentono il mio nome e cognome, scappano, fanno il deserto“.
Melania Rea, la tragica storia e l’omicidio
E’ il 18 aprile del 2011 quando Melania Rea, una bellissima donna originaria di Somma Vesuviana, sparisce nel nulla a Colle San Marco, in provincia di Ascoli Piceno. Al momento della scomparsa la donna era in compagnia del marito Salvatore Parolisi e della figlia Vittoria di soli 18 mesi. A chiedere immediatamente aiuto è proprio il marito, caporalmaggiore dell’esercito, che ne denuncia la scomparsa. Due giorni dopo, il 21 aprile 2011, il corpo senza vita dalla donna viene rinvenuto, grazie ad una telefonata anonima. Melania Rea è stata uccisa e sfigurata con 35 coltellate. Il marito nega di essere stato lui ad ucciderla e nega anche una relazione extraconiugale. Intanto per l’accusa la donna è stata aggredita e colpita alle spalle del marito. Inutili i tentavi di scappare via.
Il 19 luglio 2011 Parolisi viene arrestato. La famiglia di Melania Rea chiede l’affidamento della piccola Vittoria. Il 19 ottobre del 2022 inizia il processo: la sentenza condanna Parolisi all’ergastolo con la pena poi ridotta in appello a 30 anni diventati 20 in Cassazione. Oggi l’uomo ha già scontato 12 anni e può godere dei permessi giornalieri, mentre la famiglia di Melania continua a chiedere l’annullamento dello sconto di pena e dei permessi premio.