Romeo deve morire è un film del 2000 di genere Azione diretto da Andrzej Bartkowiak, con protagonisti Delroy Lindo, Jet Li, Russel Wong, Anthony Anderson, Edoardo Ballerini, Aaliyah, Isaiah Washington . Il film ha una durata di circa 115 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione sul film.
La Trama del film Romeo deve morire
Han Sing, un tempo agente della polizia di Hong Kong, è ora un semplice galeotto e sta scontando la sua pena: nonostante infatti avesse deciso di dedicarsi alla legge, il ragazzo ha in realtà coperto i traffici del padre, un potente boss malavitoso che ora si trova Oltreoceano, negli Stati Uniti.
Il fratello minore del galeotto, Po Sing, viene ucciso proprio nella terra adottiva e il suo cadavere riemerge dalle rive di un fiume. Pronto a tutto pur di vendicare il fratello il protagonista evade dal carcere e parte per l’altro continente in cerca di risposte sull’identità degli assassini.
Han Sing scopre così che dietro l’efferato crimine potrebbe nascondersi la mano di una gang afroamericana, comandata dal gangster Isaak O’Day, proprio in quel periodo in affari con le triadi cinesi. Durante le indagini Han Sing si imbatte nella bella Trish, figlia di O’Day, la quale sta tentando di mettere un freno alla scia di violenza che sta coinvolgendo le due bande rivali. L’improbabile coppia cercherà così di portare un equilibrio e scoprire chi siano i reali esecutori dell’omicidio di Po.
La recensione del Film Romeo deve morire
Non era certo uno sconosciuto, in particolar modo agli amanti del cinema orientale e di arti marziali (del quale rimane uno degli interpreti più significativi di sempre), ma il grande pubblico ha cominciato a conoscerlo solo all’inizio del nuovo millennio, coincidente con il suo “sbarco” nella scena hollywoodiana dopo anni di onorata carriera in patria.
Stiamo parlando di Jet Li che, dopo aver vestito gli scomodi panni del villain in Arma letale 4 (1998), esordisce due anni dopo come protagonista in una pellicola in lingua inglese. Azione, azione e ancora azione, come d’altronde ci si poteva aspettare, in questo debutto dalle dinamiche interrazziali che vede opposte una gang cinese e una afroamericana.
Il film segna un altro esordio, quello del regista di origini polacche Andrzej Bartkowiak che, pur cavandosela con dovizia nella gestione delle numerose sequenze coreografiche, si dimostra ancora acerbo nel trovare la corretta coesione d’insieme e le due ore di visione risultano infine appesantite dal poco equilibrio ritmico e narrativo. Il confronto tra le due differenti culture offre campo a qualche gag divertente, ma sono poche le battute che vanno veramente a segno, e la presunta sottotrama romantica è lasciata in secondo piano rispetto al predominante contesto da revenge-movie.
Nei panni della controparte femminile troviamo la bella cantante Aaliyah, anch’essa alla prima prova davanti alla macchina da presa: l’attrice morirà l’estate successiva in un tragico incidente aereo.