Rocco Siffredi, il pornodivo italiano per eccellenza, diventato a tutti gli effetti una pop star internazionale, e icona dalle mille contraddizioni, debutta a teatro con lo spettacolo dal titolo “SIFFREDI racconta ROCCO” diretto e prodotto da Paolo Ruffini con la sua VERA Produzione. È la prima volta per il celebre attore calcare il palcoscenico di un teatro con uno spettacolo tutto suo, per raccontare in prima persona, con ironia e sincerità, una vita e una carriera davvero incredibili Il tour toccherà numerose città italiane, tra cui Firenze il 18 ottobre, Milano (Teatro degli Arcimboldi, 29 ottobre) e Roma (Teatro Brancaccio, 18 novembre). Al suo fianco sul palco un’ospite d’eccezione, la moglie Rózsa.
Un racconto inedito e sincero che procede per suggestioni e ricordi, senza un ordine cronologico, alternando gag comiche, provocazioni irriverenti, intime confessioni e momenti poetici per ripercorrere un percorso professionale e umano che – al di là delle ansie, dei conflitti interiori, dei momenti di solitudine e sofferenza – ha regalato a Rocco anche tanta gioia, spensieratezza e divertimento. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Rocco Siffredi, e con lui abbiamo parlato del suo spettacolo teatrale, della sua carriera, della sua famiglia e della serie su di lui interpretata dal bravissimo Alessandro Borghi, e della sua dichiarazione su Stefano De Martino.
Rocco Siffredi intervista esclusiva all’attore
“SIFFREDI racconta ROCCO”, uno spettacolo dove racconti la tua vita e la tua carriera: come nasce l’idea di questo spettacolo che raconta la sua carriera?
“Nasce da uno spettacolo di Mike Tyson, che avevo visto. Era lui sul letto dove rideva, piangeva, scherzava, si divertiva e si raccontava. Mi sono detto: questo è quello che devo fare. Poi mia moglie è stata a spingermi a farlo. Arriva il covid, salta tutto e successivamente è stato fortuito l’incontro con Paolo Ruffini. Nulla succede per caso, lui era la persona giusta perchè molto sensibile. Inizialmente paolo mi aveva chiesto di farmi aiutare da un autore, poi a un certo punto gli ho detto che avrei potuto fare tutto da solo, perchè in fondo è la mia vita e non ho bisogno di qualcuno che mi aiuti a raccontarla. Ho fatto quasi 23 versioni, poi taglia e taglia, ho realizzato alla fine una versione leggera a tratti emozionante, senza passare per la serie, o per tutto quello che è stato raccontato da altri, ma sfiorarli appena certi argomenti perchè anche la serie è la mia vita. Pe me era importante che le persone sapessero la mia vita da me e non raccontato da qualche alla persona o interpretato da altri, pur interpretato bene, perchè non è che la serie racconti cose non vere, anzi. Volevo che le persone conoscessero aneddoti che non sono stati raccontati e che li sapessero da me. Poi c’è con me anche mia moglie sul palco, che si racconta e che allo stesso tempo racconta il vero Rocco”.
Come nasce l’idea di coinvolgere sua moglie? Solitamente è difficile incontrare due coniugi che si raccontano a teatro e soprattutto raccontano la vita e la carriera di uno degli uomini più famosi al mondo.
“Ci sono due motivi che hanno spinto mia moglie a raccontarsi e a raccontare me: il primo perchè lei suscita curiosità nelle donne. Molti si chiedono come fai a stare con Siffredi? Cosa ti ha spinto a stare con lui? Lei è una donna molto riservata, difficilmente la si vede andare in tv a parlare di se stessa e della nostra famiglia. Il secondo motivo è un litigio, lei pensava che avessi scritto cose che non corrispondevano al suo pensiero, allora le ho detto: vai tu a raccontare chi è Rocco”.
In questi anni tutti hanno parlato di lei, anche una serie dedicata. Ora a parlare e’ lei. Cosa ci racconterà che non sappiamo? E cosa pensa della serie su di lei?
“Innanzitutto ci sono io che racconto che è una novità, poi molti aneddoti che non sono mai stati raccontati, anche su molte cose successe sul set, tanti pensano che nei fil porno si scopa e basta, invece no, ci sono tante curiosità. Racconto questi 40 anni di carriera, attraverso le curiosità, il rapporto con i miei genitori ad esempio. Cose che nessuno può immaginare anche del mio carattere”.
Lo spettacolo e’ diretto e prodotto da Paolo Ruffini con la sua VERA Produzione. Come è avvenuto il vostro incontro?
“Penso che lui sapesse che volevo fare questa cosa e mi ha proposto di farla con lui. Mi aveva proposto lo spettacolo qualche anno prima, ma non ero pronto”.
Ci ricorda le date degli spettacoli?
“Debuttiamo a Firenze il 18 ottobre, poi seguirà Milano (Teatro degli Arcimboldi, 29 ottobre) e Roma (Teatro Brancaccio, 18 novembre)”.
Rocco Siffredi, pornodivo italiano per eccellenza, diventato a tutti gli effetti una star internazionale, che effetto le fa che il suo nome è ormai accostato all’essere maschio. Sa si dice ecco e’ arrivato Rocco Siffredi, per dire ecco quello che si vanta delle sue prestazioni?
“Beh mi fa un bell’effetto. Quando mi si utilizza in questo tipo di visione non negativa è bellissimo. Io ho fatto tutto mettendoci la faccia e non facendolo per altri motivi o secondi fini”.
Parlando di carriera e di vita vissuta. Il suo più grande orgoglio e se si è pentito di qualcosa? Lei ha raccontato che per la sua famiglia il suo lavoro è stata una croce?
“Non mi sono pentito, è sicuramente un lato negativo che i miei familiari non mi fanno sentire. Dovrei vivere molte situazioni con più leggerezza. Ho avuto una famiglia inaspettata, figli fantastici e una moglie straordinaria”.
Papà di due figli: Lorenzo che ha partecipato a ballando e Leonardo atleta. Entrambi lavorano con lei. Cosa ha insegnato loro e cosa loro hanno insegnato a lei.
“Ho insegnato ai miei figli che nulla ci è regalato e che le cose vanno sudate. Mia moglie è stata fantastica nel crescerli. A me loro hanno insegnato tante cose, ricordo che Lorenzo quando mi faceva arrabbiare mi sorrideva, mi faceva sciogliere. Lui mi ha insegnato a non essere rancoroso, mentre Leonardo mi ha insegnato a non essere troppo permaloso. Entrambi mi hanno insegnato a non preoccuparmi della scelta del mio lavoro”.
Il detto dice che dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna. Con lei sul palco sua moglie Rózsa. Tre aggettivi per descrivere sua moglie?
“Una donna forte, riservata e con una dignità incredibile. Lei non giudica nessuno e non ha pregiudizi, una cosa che ha insegnato anche ai nostri figli. Lei si arrabbia quando vede che qualcuno ha pregiudizi sulla nostra famiglia per via del mio lavoro”.
Si emoziona quando parla di lei
“È che non riesco a vedere i video della mia famiglia, infatti ho detto che in tv non voglio vederli”.
Abbiamo citato prima la serie: che cosa ne pensa?
“Ha avuto un grande successo, credo sia stata la serie tv italiana più vista. Questo significa che ho tanti fans. Sono grato a tutta la produzione e a tutti gli attori, hanno fatto un lavoro fantastico. Borghi è stato straordinario. Fare una serie sul sesso oggi, lo trovo bello e coraggioso. Ultimamente ci stanno togliendo la libertà di essere noi stessi. Credo che quando si parli di sessualità non debbano esserci maglie o bandiere. Ognuno deve essere libero. La politica non deve entrare nella sessualità. Strumentalizzare la sessualità in politica non va bene”.
Ha dichiarato che Stefano De Martino potrebbe essere il suo erede, la stessa cosa l’ha detta Paolo Bonolis e ora Stefano conduce un suo storico programma: lei ha un film per lui?
“Bonolis lo ha detto di De Martino? Allora si vede che io e Bonolis abbiamo l’occhio lungo. De Martino, hai presente quelli che sanno di avere l’arma segreta, ma non è quella roba li, è in testa. Lui è estremamente self confident, e ha tutto quello che gli serve per esserlo quindi è estremamente perfetto per il mio lavoro”.
Tanta tv, Isola. Lei talmente camaleontico che sta bene ovunque. Se dovesse scegliere un programma tv da condurre, cosa le piacerebbe?
“Quello di De Martino: il pacco. Lo chiamerei “Ho il pacco per voi”.
Se non avesse fatto il porno divo quale lavoro avrebbe fatto e cosa ha comprato con il suo primo guadagno?
“Credo che avrei fatto il pilota di elicotteri perché mi piace vedere il mondo dall’alto, volare come un uccello era il mio sogno da giovane. Con il mio primo lavoro ho mandato i soldi a mia mamma perché ne aveva bisogno. Contribuire ad aiutare a casa mi rendeva felice ed è quello che ho fatto”.
Intervista video a Rocco Siffredi