Roberto Bolle è sicuramente una delle eccellenze italiane più apprezzate al mondo. L’ètoile che tutti ci invidiano, con alle spalle una carriera che lo ha portato a danzare nei più importanti teatri del mondo, per la sesta volta consecutiva, ha portato in Tv lo spettacolo “Danza con me”, ormai appuntamento fisso del primo gennaio. Un prodotto unico, senza eguali almeno in Italia, che per una sera mette al centro l’arte della danza, coinvolgendo nomi illustri del panorama televisivo e non solo, in un progetto che sta in piedi soprattutto per grazie al carisma e alla bravura di Roberto Bolle, capace di unire il mondo della danza a quello della tv senza ritrovarsi in un talent.
Roberto Bolle e il coraggio di rischiare in tv con “Danza con me”
Roberto Bolle è quel ragazzo oggi uomo, cresciuto a pane e passi di danza, diventato un apprezzato personaggio televisivo che non si è tirato indietro dinanzi alla proposta di portare in tv, e a modo suo, la danza grazie al suo programma “Danza con me”.
“Danza con me” un leggero calo che non è una tragedia
Nella prima serata di ieri, “Danza con me” ha ottenuto un seguito di 2.798.000 spettatori con uno share del 17.9%. Sicuramente si è registrato un calo rispetto all’edizione dello scorso anno che ebbe un seguito di 3.579.000 spettatori con uno share del 18,20%. Nonostante ciò il programma va preservato e sostenuto affinché possa smarcarsi dalla retorica della danza in Tv come un caso straordinario. Quella messa in atto da Roberto Bolle è infatti un’operazione culturale molto ambiziosa, ma è anche un prodotto televisivo da analizzare in relazione nel modo giusto e non solo in base ai dati Auditel e analizzando gli ascolti tv.
Roberto Bolle e “Danza con me” vanno preservati
È anche normale che dopo sei anni un programma come “Danza con me” registri un calo, e parliamo di una percentuale bassissima rispetto a trasmissioni che affondano alla seconda puntata. Sicuramente il fatto che il programma sia registrato e non in diretta può essere un fattore importante, c’è da dire però che un programma con delle coreografie del genere e dei “quadri” di danza come quelli che ogni anno ci propone Roberto Bolle insieme ai suoi ospiti non possono essere realizzati in diretta.