Roberto Benigni: i migliori film e quelli più belli interpretati dall’attore e regista italiano

Roberto Benigni a Sanremo 2020

Attore, regista, comico, sceneggiatore e cantautore, cosa possiamo dire di Roberto Benigni? Fra le personalità più iconiche del cinema italiano, l’artista toscano si accinge a spegnere 71 candeline con l’entusiasmo e l’allegria di un ragazzino. In occasione del suo compleanno, che cade il 27 Ottobre, noi di SuperGuidaTv lo festeggiamo consigliando ai nostri lettori alcuni dei suoi film più belli, da vedere e rivedere assolutamente.

Roberto Benigni, brevi cenni biografici

Roberto Remigio Benigni è nato a Castiglion Fiorentino il 27 Ottobre 1952 (Scorpione). Tra gli artisti italiani più apprezzati anche all’estero, è però piuttosto riservato riguardo alla vita privata. Dal 26 Dicembre 1991 è sposato con la collega Nicoletta Braschi.

I migliori film di Roberto Benigni

Il modo migliore per festeggiare il compleanno di Roberto Benigni è guardare o riguardare i suoi film più belli. Ecco quelli che non dovreste perdervi per nessuna ragione al mondo.

La vita è bella

E’ doveroso cominciare la rassegna con quello che, a tutt’oggi, è considerato il capolavoro di Benigni, La vita è bella, che quando giunse nelle sale, alla fine del 1997, commosse il mondo intero. Così tanto da aggiudicarsi ben 3 Oscar: miglior attore protagonista, miglior colonna sonora e miglior film straniero. Come è noto, il film è ambientato durante il Nazismo. Benigni interpreta il libraio ebreo Guido, che viene deportato in un campo di concentramento insieme allo zio, alla moglie e al figlio, il piccolo Giosuè. Sino alla fine, l’uomo fa di tutto per non far capire al bambino l’orrore nel quale si trova, riuscendo a fargli percepire la tragedia, complice la tenera età, come un gioco.

Johnny Stecchino

In Johnny Stecchino, un altro classico della filmografia di Benigni, l’artista toscano fa tutto da solo. Attore e regista, nella pellicola interpreta addirittura un doppio ruolo, quello dell’ingenuo autista Dante, e quello del mafioso Johnny. Datato 1991, le risate sono sì assicurate, ma il film è anche un puntuale ed amaro affresco della corruzione e della cattiva giustizia imperanti nell’Italia di allora (e non solo)

Il piccolo diavolo

Altro enorme successo di critica e pubblico, ne Il piccolo diavolo (1989) Benigni duetta con Walter Matthau, mostro sacro del cinema hollywoodiano. Una storia divertente ed originale, dove i temi della religione e dell’amore vengono trattati con il consueto spirito leggero e scanzonato al quale Benigni ci ha abituato.

Non ci resta che piangere

Con Non ci resta che piangere ci si riferisce ad un vero e proprio cult della comicità italiana. In pratica si ride dall’inizio alla fine. Saverio e Mario, alias Benigni e Massimo Troisi, vengono improvvisamente catapultati nella Toscana del 1492 e, sembra quasi superfluo dirlo, ne combinano di tutti i colori. Alcune battute e scene sono entrate di diritto nella storia del cinema comico italiano contemporaneo. Siamo pronti a scommettere che avrete voglia di ascoltarle e guardarle decine di volte!

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