Risorto è un film del 2016 di genere Avventura/Drammatico diretto da Kevin Reynolds, con protagonisti Joseph Fiennes, Tom Felton, Peter Firth, Maria Botto, Luis Callejo, Antonio Gil. Il film ha una durata di circa 107 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione sul film.
La Trama del film Risorto
Dopo aver sedato una rivolta guidata da Barabba, il tribuno romano Clavio riceve l’ordine da Ponzio Pilato di investigare sulle voci secondo le quali Gesù Cristo, da poco morto crocifisso, sarebbe risorto.
Pilato pretende che venga ritrovato il corpo dell’uomo, ora misteriosamente svanito nel nulla, temendo una possibile rivolta nella città di Gerusalemme proprio nel periodo che precede la visita dell’Imperatore.
Ma del cadavere non vi è traccia e ora il soldato è intenzionato a trovare e interrogare i discepoli del messia, al fine di ottenere indizi sull’incredibile sparizione. Clavio ascolta testimonianze che parlano di miracoli e le sue indagini stanno cominciando a creare non pochi fastidi sia a personalità romane che ebree, con Pilato che pian piano si dimostra sempre più disinteressato.
In ogni caso il protagonista è ormai determinato a scoprire la verità e si troverà coinvolto in un’incredibile avventura che lo porterà a cambiare idea su ciò in cui aveva sempre creduto.
La recensione del Film Risorto
I film a tematica biblica hanno sempre coniugato ad un percorso mistico una messa in scena sfarzosa, rivisitando in maniera sia classica che iconoclasta la storia di figure che hanno segnato indelebilmente la storia della religione cristiana, Gesù ovviamente in primis. E proprio sulla resurrezione del figlio di Dio è incentrata questa produzione diretta da Kevin Reynolds, regista noto al grande pubblico per aver firmato in carriera cult del calibro di Robin Hood – Principe dei ladri (1991) e Waterworld (1995).
Il cineasta, abituato a dirigere opere in costume (in carriera vanta anche pellicole come Rapa Nui, un adattamento di Il conte di Montecristo e Tristano e Isotta), ricostruisce una messa in scena suggestiva nella quale ambientare la particolare vicenda, dando vita ad una sorta di poliziesco ante-litteram in cui il tribuno si sostituisce ai moderni agenti per indagare sulla scomparsa del cadavere di Cristo. Una sceneggiatura che offriva notevoli spunti, con un’ottica laica al servizio della più importante pagina di Fede, ma che si alterna tra buoni spunti e altre forzature che conducono al finale ovviamente risaputo.
L’avvolgente colonna sonora, il buon cast e l’approccio mystery scelto per raccontare la nota vicenda riescono comunque a destare un certo interesse e anche laddove qualche passaggio a vuoto, soprattutto nella gestione del ritmo non uniforme, si fa sentire, i cento minuti di Risorto intrattengono con un sano spettacolo a tema, con il protagonista interpretato da Joseph Fiennes quale perfetto alter-ego dello spettatore, anch’esso intento ad osservare quasi da presenza “esterna” lo svolgersi dei leggendari eventi.