Renato Zero aveva convocato la stampa per presentare il suo nuovo lavoro discografico, o meglio la preghiera Atto di Fede. La realtà però è che gran parte dell’incontro si è concentrato sul grande annuncio del recupero di Zerosettanta, che finalmente dopo due anni di stop (a causa della pandemia) andrà in scena al Circo Massimo di Roma a settembre in quattro imperdibili appuntamenti il 23-24-25 e in ultima data il 30 per festeggiare così un compleanno davvero speciale per l’artista romano.
Renato Zero, le parole in conferenza stampa
“A differenza di tanti miei colleghi io in questi due anni sono stato lontano dal palco ma vicino al marciapiede, i miei sorcini li ho incontrati vagabondando come uno zingaro al mercato e nelle borgate dove vado a cercare la gente. Il Circo Massimo rappresenterà il riscatto della mia romanità, una città meravigliosa dimenticata dalla politica che potrebbe benissimo andarsene a Torino e rimanerci tanto noi non abbiamo bisogno di essere Capitale D’Italia perché lo siamo del mondo. Mi rende triste che a Trastevere ormai si parli inglese. Sarò un gladiatore che scende nell’arena per conquistarmi ancora una volta l’applauso“, le parole d’amore accalorate di Renato Zero per la sua città.
Quattro appuntamenti dunque davvero imperdibili dove Renato Zero promette che ci saranno tante sorprese e costumi, ma i fan dovranno aspettare per scoprire qualcosa in più: “Non replicherò quello che hanno fatto altri artisti (prima di lui solo per citare due star Laura Pausini e Rolling Stones) perché di Renato ce n’è uno. Ogni concerto, a partire da quel Zerolandia sotto il capannone è stato unico. Poi per i travestimenti non so cosa dirvi, ormai ho fatto talmente tanto che potrei venire con una foglia di fico – dice con il sorriso – la cosa importante però non è quel che si vede fuori con gli abiti sfarzosi, ma l’anima ricca all’interno ed è quella che ho sempre trasmesso al pubblico”, conclude con lo sguardo emozionato.
Atto di Fede, una preghiera di Renato Zero per accarezzare Dio
Il presente però è Atto di Fede, un disco complesso e che resterà un episodio isolato come lui stesso ha confermato, nel quale l’artista romano ha voluto cercare di avvicinarsi a Dio accarezzandolo: “Atto di Fede è un oratorio, un tentativo da parte mia di riavvicinarmi a quel Dio che l’apatia e la stanchezza intellettuale avevano messo lontano. Ci siamo ammalati dell’indifferenza verso l’altro. Il credere in Dio è un qualcosa di estremamente personale, ma la vera Fede deve essere quella in sè stessi. Vorrei tanto che i giovani credessero in loro stessi. La Fede ci dà il coraggio di saltare. E dobbiamo saltare per prevaricare il dubbio, il sospetto. Dobbiamo avere il coraggio di sentirci difettosi e inadeguati”.
Presente all’incontro anche l’amico Sergio Castellitto che ha realizzato uno dei monologhi che precede le ben 37 tracce del ricchissimo lavoro di Renato Zero, ma le collaborazioni prestigiose sono davvero tantissime:Alessandro Baricco, Luca Bottura, Pietrangelo Buttafuco, Aldo Cazzullo,Lella Costa, Domenico De Masi, Oscar Farinetti, Antonio Gnoli, Don Antonio Mazzi, Clemente J. Mimun, Giovanni Soldini, Marco Travaglio, Mario Tronti, Walter Veltroni, Oscar Farinetti, Pino Insegno, Giuliana Lojodice, Marco Travaglio, Luca Ward. Gli arrangiamenti sono stati curati dal maestro Adriano Pennino.
Ennesimo grande sforzo di Renato Zero il suo Atto di Fede, lo stesso che faranno i fan al Circo Massimo il prossimo settembre.