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Red, la recensione (no spoiler) del film animato Pixar su Disney+

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Sulla scia dell’ottimo successo riscontrato su Disney+ di Luca e del cortometraggio Ciao Alberto, anche il 25° lungometraggio d’animazione targato Pixar ha fatto capolino non più nelle sale ma direttamente nel catalogo della famosa piattaforma di streaming. Uscito qui l’11 marzo 2022, stiamo parlando di Red, diretto da Domee Shi e tratto da una tenerissima e divertente sceneggiatura originale curata dalla stessa regista assieme a Julia Cho. Nel 2023, Red è stato tra i cinque lungometraggi d’animazione ad essere candidati all’Oscar di categoria.

Red, ecco di cosa parla il film Pixar

Maggio, 2002. Mei Lee è un’intrepida e intelligente ragazza cino-canadese di 13 anni che vive a Toronto. È una studentessa prodigio e frequenta con piacere le amiche Miriam, Priya e Abby, tutte e quattro fan della boy band 4*Town. Mei e la madre Ming trascorrono le loro giornate occupandosi del tempio della loro famiglia cinese accanto alla loro casa. Tuttavia, Ming si aspetta la perfezione da sua figlia e cerca di scoraggiare le sue passioni e l’interesse per Devon, la sua cotta che lavora in un minimarket.

Una mattina, al risveglio Mei scopre di essersi tramutata in un panda rosso gigante. Dopo aver nascosto questo cambiamento ai suoi genitori, Mei scopre che la trasformazione avviene solo sotto pressione emotiva e che lei può trasformarsi di nuovo in un essere umano una volta che si è calmata. Sebbene Mei faccia del suo meglio per nascondere la trasformazione, Ming la segue a scuola di nascosto e litiga con una guardia di sicurezza di fronte a tutta la sua classe, mettendo nuovamente in imbarazzo la figlia, che si tramuta e viene quindi scoperta dalla madre.

La mostruosità dell’adolescenza

Molti hanno travisato l’obiettivo di Red. Il film diretto da Domee Shi non è solo leggerissimo racconto adolescenziale ambientato nei meravigliosi primi anni Duemila, ma è anche e soprattutto un azzardo non indifferente per la casa di produzione hollywoodiana che negli anni ha sfornato capolavori su capolavori.

Perché dietro ad una curiosa ed ironicissima storia di matrice fantasy, Red nasconde un racconto di formazione femminile di grande impatto e dalle letture più svariate. C’è chi ha visto la capacità di trasformazione in un panda rosso gigante della protagonista come una metafora (neanche troppo velata) delle prime mestruazioni adolescenziali delle giovani donne, chi invece ha letto l’allegoria come un modo di raccontare in maniera semplice ed al contempo accattivante la “mostruosità” del diventare adolescenti, del crescere ed allontanarsi dalla fase dell’infanzia per entrare in quello che sarà uno dei periodi dello sviluppo della persona più complessi di tutta la vita.

Red, in conclusione

Insomma, tematiche non affatto semplici quelle affrontate nel 25° lungometraggio d’animazione targato Pixar, che proprio per questo motivo ha conquistato immediatamente una larghissima fetta di pubblico, di tutte le età ma specialmente femminile; impossibile difatti immaginare una giovane donna nel pieno dell’adolescenza affacciarsi a questo ironico e divertentissimo film animato e non immedesimarsi nelle tribolazioni e nelle “trasformazioni” dell’irresistibile protagonista Mei Lee. Che per quello che è considerato ancora oggi come uno dei “Pixar minori”, è nonostante tutto un traguardo straordinario e non di poco conto, ai giorni d’oggi.

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