In ricordo delle vittime dell’Olocausto, Rai 1 trasmette in seconda serata il il docu-film sul grande scrittore Primo Levi che ci insegna l’importanza della memoria. Il docu – film, che si intitola “Questo è Un Uomo”, narra la storia dello scrittore piemontese, Primo Levi interpretato da Thomas Trabacchi che raccontò nel libro “Se questo è un uomo” tutto l’orrore dei campi di concentramento.
In ricordo della vittime dell’Olocausto, Rai 1 trasmette “Questo è un uomo”, con Thomas Trabacchi nel ruolo di Primo Levi
In occasione della ricorrenza del Giorno della Memoria, che il 27 gennaio ricorda le vittime dell’Olocausto, sabato 30 gennaio Rai 1 propone in seconda serata “Questo è un uomo”, docu- film diretto da Marco Turco che ricostruisce i momenti salienti della vita di Primo Levi: dalla deportazione ad Auschwitz ai suoi ultimi giorni.
Levi ha il volto di Thomas Trabacchi, attore versatile che ha recitato in molte fiction di successo da “La Strada di Casa” a “La Vita promessa”, per citarne qualcuna, ma ha preso parte e numerosissimi lavori sia televisivi che cinematografici. Un attore intenso e profondo che saprà restituire al pubblico, gli insegnamenti di Primo Levi, che nonostante le vessazioni subite e le atrocità vissute, è rimasto una bella anima.
“Questo è un uomo”, sabato 30 gennaio in seconda serata su Rai 1
“Questo è un uomo” è una docu-fiction, che ricostruisce i momenti salienti della vita di Primo Levi, dalla deportazione fino agli ultimi anni di vita. La parte di fiction con Trabacchi è integrata con rare interviste allo scrittore torinese e testimonianze di chi lo ha conosciuto o ammirato e studiato: da Edith Bruck a David Meghnagi a Moni Ovadia.
L’attore interrogato sul personaggio interpretato, fa sapere dalle pagine di Sorrisi: “Primo Levi, è una delle menti più luminose che abbiamo avuto. Un uomo puro che è stato insozzato dal lager ma che, da grande anima qual era, è diventato un maestro di sapienza per ricordarci ciò che è accaduto e che, ahimè, può ancora accadere”.
Come si è preparato per interpretare una figura così importante della storia del Novecento?
“Ho letto la sua biografia e i suoi libri, e ho guardato molti filmati. Ho cercato di evitare l’imitazione, anche perché non ci assomigliamo. Eppure, in alcune scene mi sembra di essere diventato molto simile a lui. Spero che la mia evocazione sia stata all’altezza della luminosità di questa anima pura”.
Lei ha già interpretato film dedicati alla Shoah: è un caso o una scelta precisa?
“Penso che tutto ciò che accade abbia un senso. La storia ha un’inclinazione a ripetersi e, per questo, la memoria è importante: i lager esistono ancora ogni volta che c’è un sopruso. Non dobbiamo dimenticare gli abomini che la storia ha prodotto”.
Chi era Primo Levi? Raccontò al mondo tutto l’orrore di Auschwitz
Primo Levi, è nato a Torino il 31 luglio 1919. Il 13 dicembre del 1943 viene arrestato dai fascisti in Valle d’Aosta e nel febbraio successivo deportato nel campo di concentramento di Auschwitz perché ebreo.
Quando l’Armata Rossa, il 27 gennaio 1945, entra ad Auschwitz, Levi è uno dei 20 sopravvissuti dei 650 ebrei italiani arrivati con lui nel lager. Dopo la Liberazione scrive, tra gli altri, “Se questo è un uomo”, in cui racconta l’esperienza ad Auschwitz, e “La tregua”, in cui ripercorre il lungo viaggio di ritorno in Italia.
Muore, suicida, l’11 aprile 1987 nella sua casa di Torino. Di sé ha detto: «Sono un uomo normale di buona memoria che è incappato in un vortice e che ne è uscito più per fortuna che per virtù».
Appuntamento con Questo è un uomo, sabato in seconda serata su Rai 1.