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Quando ci saranno i funerali della regina Elisabetta? Dove verrà sepolta? Cosa prevede il protocollo reale?

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La morte di un Capo di Stato, in questo caso di una sovrana come la regina Elisabetta II d’Inghilterra e del Regno Unito, prevede i funerali di Stato che, avranno luogo dopo il lungo periodo di lutto nazionale, in questo caso dovrebbe durare 10 giorni. Ecco di seguito quando ci saranno i funerali della regina Elisabetta, dove verrà sepolta, cosa prevede il protocollo reale e l’operazione “London Bridge”, con l’attuazione della variante definita “Operazione Unicorno”, dato che la morte della sovrana è avvenuta in Scozia.

Quando ci saranno i funerali della regina Elisabetta? “London Bridge” e “Operazione Unicorno”

Dai primi minuti dopo la morte della regina Elisabetta II d’Inghilterra è entrata in atto l’operazione denominata “London Bridge”, nome in codice del programma per la morte della sovrana britannica. Dato che la morte della regina è avvenuta in Scozia al piano “London Bridge”, verrà attuata una variante definita “Operazione Unicorno”. Un piano studiato dalla stessa Elisabetta nei minimi dettagli con la collaborazione dei suoi più stretti consiglieri e i membri del Governo. Il piano prevede una meticolosa procedura che finirà solo con i funerali di Stato della sovrana. La data delle esequie, che si terranno presso l’Abbazia di Westminster, secondo il protocollo è quella del 19 settembre. 

Cosa succederà nei giorni dopo la morte della regina “London Bridge” e “L’Operazione Unicorno”

Secondo i documenti, dell’operazione denominata “London Bridge” con l’aggiunta della variante “Operazione Unicorno”, il primo ministro e il suo gabinetto incontreranno la bara della regina alla stazione di St. Pancras a Londra, mentre il principe Carlo intraprenderà un tour del Regno Unito nei dieci giorni prima dei funerali di Stato. Ma andiamo a vedere nel dettaglio cosa succederà nei prossimi giorni.

D-day: Nelle ore successive alla morte della regina, scattano una serie di chiamate a cascata per informare, nell’ordine, il primo ministro, il segretario di gabinetto (il più alto funzionario della Gran Bretagna) e alcuni dei ministri e funzionari più anziani. Il primo ministro viene informato dal segretario privato della regina, che ne parlerà anche all’ufficio del consiglio privato, che coordina il lavoro del governo per conto del monarca. Internamente, il giorno sarà denominato “D-Day”. I giorni successivi al funerale saranno “D+1”, “D+2” e così via.

La famiglia reale emette una nota ufficiale. Cosa in questo caso già avvenuta ieri. I ministri vengono informati con la seguente frase: “Siamo appena stati informati della morte di Sua Maestà la Regina”. Ministri e alti funzionari hanno ricevuto anche un’e-mail dal segretario di gabinetto, la cui bozza recita: “Cari colleghi, è con tristezza che vi scrivo per informarvi della morte di Sua Maestà la Regina”. Ricevuta questa comunicazione, le bandiere di Whitehall vengono abbassate a mezz’asta. Il tutto in 10 minuti.

Il sito web della famiglia reale si apre dunque con una pagina nera con una breve dichiarazione che conferma la morte della regina. Il sito web del governo del Regno Unito – GOV.UK – mostra un banner nero in alto, lo stesso per tutte le pagine dei social media dei dipartimenti del governo che cambiano anche le loro immagini del profilo con il loro stemma dipartimentale. I contenuti non urgenti non devono essere pubblicati. I retweet sono esplicitamente vietati a meno che non siano autorizzati dal capo delle comunicazioni del governo centrale.

La famiglia reale annuncerà poi i piani per il funerale della regina, che dovrebbe tenersi 10 giorni dopo la sua morte. Il primo ministro è il primo membro del governo a rilasciare una dichiarazione. Tutti gli altri membri del governo parleranno solo dopo di lui. Il Ministero della Difesa organizzerà il saluto. Ci sarà un minuto di silenzio nazionale. Il primo ministro terrà un’udienza con il nuovo re e alle 18 re Carlo trasmetterà un messaggio alla nazione. Allo stesso tempo, ci sarà una commemorazione nella Cattedrale di St. Paul, nel cuore di Londra.

Cosa succederà nei giorni successivi alla morte della regina: dalla proclamazione del nuovo re ai funerali di Stato

Oggi venerdì 9 settembre sarà il D Day+1: il giorno dopo la morte della regina, alle 10, gli alti esponenti del governo si riuniranno a St. James’ Palace per proclamare Carlo nuovo sovrano. Saranno in abiti da mattina o abiti da salotto con cravatte nere o scure. Non devono essere indossate decorazioni. La proclamazione verrà letta al St. James’ Palace e al Royal Exchange nella City di Londra. Il Parlamento si riunirà per concordare un messaggio di cordoglio. Tutte le altre attività parlamentari saranno sospese per 10 giorni. Alle 15:30, il primo ministro e il gabinetto vedranno il nuovo re.

D-Day+2: La bara della regina tornerà a Buckingham Palace. Se la regina fosse morta a Sandringham, la sua residenza nel Norfolk, gli incaricati al trasporto del corpo avrebbero dovuto trasportarlo con il treno reale alla stazione di St. Pancras a Londra, dove il feretro sarà accolto dal primo ministro e dai ministri di gabinetto. Siccome sua Maestà è morta a Balmoral in Scozia, verrà attivata l’Operazione Unicorn: il suo corpo verrà trasportato a Londra con il treno reale, se possibile. In caso contrario, verrà attivata l’operazione Overstudy, con la bara che verrà trasferita in aereo.

D-Day+3, D-Day+4 e D-Day+5: In mattinata, re Carlo riceverà la mozione di condoglianze a Westminster Hall. Nel pomeriggio intraprenderà un tour del Regno Unito, iniziando con una visita al parlamento scozzese e un servizio alla Cattedrale di St. Giles a Edimburgo. Andrà poi in Irlanda del Nord, al castello di Hillsborough, e parteciperà a una funzione nella cattedrale di St. Anne a Belfast. Il giorno 5 si svolgerà l’Operazione Lion, la processione della bara da Buckingham Palace al Palazzo di Westminster

D-Day+6 e D-Day+9: La regina giacerà al Palazzo di Westminster per tre giorni, in un’operazione chiamata Piuma. La sua bara, sollevata da terra, sarà nel mezzo della Westminster Hall, che sarà aperta al pubblico per 23 ore al giorno. I biglietti saranno emessi per i VIP in modo che possano avere una fascia oraria. Il D-Day+6 avrà luogo una prova per il corteo funebre di stato. Il D-Day+7, il re Carlo si recherà in Galles per ricevere i condoglianze al parlamento gallese e partecipare a una funzione nella cattedrale di Liandaff a Cardiff. Il primo ministro e la regina hanno concordato che il giorno dei funerali di stato sarà un “Giorno di lutto nazionale“.

D-Day+10: I funerali di stato si terranno presso l’Abbazia di Westminster. A mezzogiorno ci sarà un silenzio di due minuti in tutta la nazione. Le processioni si svolgeranno a Londra e Windsor. Ci sarà un servizio funebre nella Cappella di San Giorgio al Castello di Windsor e la regina sarà sepolta nella Cappella commemorativa di Re Giorgio VI del castello.

Ecco un servizio del Tg5:

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View Comments (1)

  • Doveroso inviare condoglianze alla famiglia reale ,ma anche alle monarchie ancora esistenti e persino ai nobili tutti perchè solo una regina come Elisabetta ha saputo sostenere così bene un ruolo considerato oggi da molti fuori tempo Grande davvero e degna di molto rispetto anche come donna , carina per giunta .
    Si pensava che vista la forte fibra e la sua salute quasi di ferro arrivasse a 100 anni e superasse la lunghezza del regno di Luigi XIV ,ma troppi i dispiaceri , soprattutto i più recenti ; la morte del marito, i pessimi comportamenti del figlio preferito Andrea e le offese del nipote Harry Insomma non gliene hanno risparmiate e si sa i dispiaceri ammalano e possono uccidere Forse anche una solitudine affettiva
    Comunque 96 anni non sono pochi e di eredi diretti ne ha lasciati
    Sarà Carlo capace di sostenere un ruolo difficile come quello del Re e saprà fare passi giusti senza farsi condizionare da chi di proposito si avvicina appunto per far fare passi falsi ?
    Camilla di certo non ha le qualità di Elisabetta ed è stata accettata da molti inglesi ma non certo amata e come consigliera poco affidabile ,forse
    Re Carlo se ne libera e forse la sostituisce con una magari più giovane ?

    Maria de Gennaro

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