Fabrizio Gifuni interpreta nel film Prima che la notte un coraggioso giornalista e scrittore, Pippo Fava. Il personaggio che porta con se il carisma e la complessità della missione assunta, verrà tolto di mezzo dalla mafia. Il film è tratto da una storia reale e parla di colui che ha fondato il mensile “I Siciliani”.
Il film Prima che la notte – trama
Un libro di Michele Gambino è all’origine del film Prima che la notte. Pippo e Claudio Fava, suo figlio, sono eroici giornalisti che attraverso il mensile “I Siciliani” si impegnano nella denuncia alla criminalità organizzata. Pippo Fava all’età di 50 anni, dopo avere conseguito più di un successo sia televisivo, radiofonico e teatrale, torna a Catania e decide di fondare un giornale. Siamo nell’anno 1980 ed il giornalismo del protagonista, interpretato magistralmente da Fabrizio Gifuni, diviene una vera scuola.
La libertà di opinione è il cardine principale, motivo di scontro immediato con gli imprenditori locali. Questi ultimi e la mafia obbligheranno Pippo Fava a chiudere il giornale. Il figlio di Pippo, Claudio ed altri giovani, i Carusi,hanno imparato la delicata ma importante e tenace arte del giornalismo. Non solo, essi sono attratti dal progetto de “I Siciliani”. Tutti insieme aiuteranno e seguiranno Pippo.
Il mensile otterrà un enorme successo, in esso verranno raccontati con estrema libertà i fatti dell’epoca e del luogo. Nitto Santapaola, alla guida della mafia cittadina, farà in modo che il coraggioso Pippo Fava venga ammazzato.
Il prezzo della libertà di stampa
Il giornalista, fondatore de “I Siciliani” passa a migliore vita il 5 gennaio 1984. Egli viene ucciso mentre sta scendendo dalla sua auto, una Renault 5. Rimarranno però i giovani adepti della scuola, i Carusi a ricercare il vero ed a a dedicarsi al giornale.
La libertà di stampa è e rimarrà il cardine principale del loro giornalismo. Una missione dura e pericolosa, ma senza la quale non si può arrivare alla verità della notizia.
“Un film bello, ma proprio bello“, commenta don Luigi Ciotti, che ha fondato l’Associazione Libera alla presentazione del film tv di Rai 1. “Entra dentro con grande cura ed è recitato da attori bravi e credibili che hanno reso vivo tutto“.
Ricordiamo che Fabrizio Gifuni fa parte del cast oltre che Lorenza Indovina protagonista de Il miracolo, la serie di Niccolò Ammaniti. Nel film Prima che la notte, ella interpreta la coraggiosa Lina, la moglie di Fava. Dario Aita, invece impersona il figlio Claudio.
Prima che la notte – recensione
Pippo Fava ritorna a vivere tramite il regista Daniele Vicari. Il coraggioso giornalista, ammazzato dalla mafia il 5 gennaio 1984, denunciò a Catania ogni atto mafioso. L’intenzione de “Il Siciliano” è di combattere il proliferarsi di talune persone.
Una battaglia combattuta per la verità anche a costo di perdere la vita. Una guerra che non avviene con armi. Per riviverla e combatterla bastano solo: “una macchina da scrivere, un giubbotto di pelle nera, un rumore di passi che si allontana”.
Pippo Fava lascia l’impronta indelebile di un giornalista tenace e da sconfiggere. Egli ha lasciato traccia di sè nei quattro anni della sua vita prima di essere ucciso. Ammazzato per avere tentato la proliferazione mafiosa tra le istituzioni politiche ed economiche.
Una lotta mediatica, come giornalista, compiuta nell’intellettualità. Spregiudicato ed umano, Fava aggiunge la sua grande cultura e conoscenza. Una chiara ammonizione per chi rimane a svolgere l’intricato e “pericoloso” lavoro di giornalista.
Pippo Fava, direttore del quotidiano Il Giornale del Sud e del mensile I siciliani, combatte ogni criminalità organizzata. Catania era soggiogata al clan Santapaola.
Ecco le parole di Fava nella stesura del contratto per l’apertura del suo giornale: “Io ho un concetto etico del giornalismo. Ritengo infatti che in una società democratica e libera quale dovrebbe essere quella italiana, il giornalismo rappresenti la forza essenziale della società”.
Ed egli continua: “Un giornalismo fatto di verità impedisce molte corruzioni, frena la violenza della criminalità, accelera le opere pubbliche indispensabili, pretende il funzionamento dei servizi sociali, tiene continuamente allerta le forze dell’ordine, sollecita la costante attenzione della giustizia, impone ai politici il buon governo”.
Un film attuale, che esalta la libertà di stampa ed il buon giornalismo, insegnato da Pippo Fava e dai suoi Carusi.