Il nome Ferrari è una garanzia nel mondo. Il vicepresidente della casa automobilistica, Piero Ferrari, ha incontrato i giovani del gruppo Impact del Festival di Giffoni. Con loro ha parlato del film dedicato a suo padre ricordando alcuni aneddoti del passato. Poi si è intrattenuto con i giornalisti. Vediamo insieme cosa ha rivelato.
Intervista a Piero Ferrari
La storia di Enzo Ferrari è al centro del film ‘Ferrari‘ diretto da Michael Mann che è stato proiettato al Giffoni. Si tratta dell’adattamento cinematografico della biografia scritta da Brock Yates dal titolo ‘Enzo Ferrari: The Man and the Machine‘. Ad interpretare l’imprenditore è l’attore Adam Driver. Nel film compare anche il figlio Piero che allora aveva 12 anni e che oggi è vicepresidente della Ferrari e amministratore non esecutivo.
Come è stato essere qui al Giffoni?
È stata un’esperienza molto interessante perché ho visto tanti giovani, è bello che i giovani siano qui per vedere il cinema di oggi e ricordare quello di ieri. Il cinema ci lascia tante testimonianze e tanti insegnamenti.
Non c’è futuro senza memoria del passato. Quanto è importante tramandare la storia sportiva?
La storia sportiva è importante perché i campioni del mondo e i campioni italiani, che hanno avuto successo, ti lasciano sempre qualcosa e qualche messaggio importante. L’importante è che siano ricordati e ascoltarli.
Come è stato rivedersi nel film Ferrari dedicato a suo padre?
È stata una bella immagine di famiglia, un bel ritratto fatto con grande garbo da Michael Mann e quindi penso che il film sia un bel ricordo. Poi tutti mi chiedono se è una storia vera o no, è vera. Raccontata bene ed è vera.
Quali sono i valori che i ragazzi che si approcciano al mondo automobilistico devono avere?
L’automobile è una grande sfida tecnologica ma anche una grande soddisfazione per chi partecipa a questa sfida. C’è un futuro davanti a noi che è difficile da immaginare ma ci sono delle sfide come quelle green, dell’ecologia. Bisogna costruirlo.
Il mondiale costruttori manca dal 2008 in casa Ferrari…
Sulla F1 non faccio commenti.
Quanto è importante mettere due mondi in collegamento, quello dello sport e del cinema.
È giusto che convivano, lo sport raccontato è molto importante.