La tecnologia al servizio della legalità con la piattaforma anti-pezzotto. Dal prossimo anno sarà attiva e consentirà di bloccare immediatamente tutti i siti che trasmettono eventi sportivi live in maniera illegale. Vediamo insieme come funziona e cosa rischia chi usa questi siti.
La piattaforma anti-pezzotto diventa realtà: da quando in funzione
Doveva partire con il big match Juventus-Napoli del 9 dicembre la piattaforma che è pronta a infliggere un duro colpo per chi segue le partite senza avere un abbonamento ma confidando su siti illegali. Si stima che siano più di 5 milioni gli italiani che non hanno Sky o Danz ma che seguano eventi sportivi usando ‘il pezzotto’, per una perdita di circa 350 milioni l’anno. Come reso noto dall’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, questa piattaforma si chiama Piracy Shield ed è già perfettamente funzionante. Manca quindi poco per vederla in funzione.
Nel comunicato si legge: “Spetta ora agli operatori che forniscono l’accesso (ISP) i quali devono oscurare tali siti, su segnalazione dei titolari dei diritti, porre in essere le attività necessarie per rendere operativa la piattaforma. Tali attività devono essere completate entro il 31 gennaio 2024“. La piattaforma quindi sarà attiva a partire dai primi mesi del prossimo anno ma come funziona? Essa ha un sistema machine to machine: “i titolari accreditati, che hanno già ottenuto un provvedimento cautelare per la tutela del diritto protetto, a fronte di ulteriori violazioni del medesimo diritto, possono “caricare” le segnalazioni di violazione, assistite da un adeguato corredo probatorio, sulla piattaforma che le indirizza automaticamente agli ISP accreditati i quali provvedono al blocco dell’indirizzo IP e/o dell’FQDN entro i successivi 30 minuti”. Quindi dopo appena mezz’ora dalla segnalazione da parte sia del broadcaster che della Lega, il sito verrà oscurato.
Cosa rischia chi usa i siti pirata
Sui social sono tantissimi che trasmettono in diretta eventi sportivi ma questo provvedimento per ora interessa solo i siti illegali. Secondo la legge anti-pezzotto approvata dal Parlamento e promulgata il 14 luglio 2023, chi trasmette illegalmente eventi sportivi, film e serie dovrà pagare una multa che arrivare fino a 15mila euro e rischia una condanna penale (da 6 mesi a 3 anni di carcere). Le sanzioni però possono essere anche per il fruitore finale, il consumatore che guarda tali siti, che può avere una multa fino a 5 mila euro se guarda “quantità notevoli di opere o materiali protetti“.