“Penso che un sogno così”, parla Beppe Fiorello: “Rosario non sapeva nulla di questo mio progetto. E’ stata per lui una sorpresa”

beppe fiorello

In questi anni lo abbiamo apprezzato come volto delle fiction RAI e mai ci saremmo immaginati di vederlo nelle vesti di conduttore. Giuseppe Fiorello sta per inaugurare il nuovo anno televisivo e per l’occasione ci traghetterà alla scoperta della sua vita in “Penso che un giorno così”, adattamento televisivo dell’omonimo spettacolo teatrale, in onda stasera, lunedì 11 gennaio in prima serata su Raiuno. Uno spettacolo in cui Beppe ha deciso di mettere al centro della sua narrazione la figura paterna ripercorrendo i ricordi d’infanzia e della sua famiglia. Un one man show che ha la colonna sonora di Domenico Modugno, molto amato dal padre dell’attore, e che Beppe ha voluto dedicare a due donne per lui fondamentali: Sara e Franca, ovvero rispettivamente la madre di Fiorello e la moglie del grande interprete di “Volare”.

Penso che un sogno così, stasera su Rai 1: ospiti e anticipazioni

Sul palco con lui si alterneranno Eleonora Abbagnato, Pierfrancesco Favino, Paola Turci, Serena Rossi, Francesca Chillemi e Rosario Fiorello. Nella conferenza stampa che si è svolta in streaming e a cui anche noi di SuperGuidaTV abbiamo partecipato, Beppe Fiorello ha parlato più nello specifico di questo progetto rivelandoci qualche interessante dettaglio, a partire da un libro che gli ha regalato l’ispirazione.

Le sue parole:

“In questo show, c’è tanta vita, c’è una famiglia unita, italiana, una famiglia normale che si racconta. Tutto è nato da un altro racconto che ho letto durante un’estate siciliana, sotto l’ombrellone. C’è stato un intreccio di ispirazioni. Sto parlando di “Open” di Agassi. Con mio padre, avevo un rapporto di grande dolcezza, di grande fisicità, di calore. E’ un testo venuto fuori di getto, è stato uno scorrimento veloce. Attorno a me, avevo pezzi di vita. Ho voluto restituire qualcosa a quell’uomo scomparso troppo presto. E’ un omaggio alla mia famiglia, ci sono anche tratti di vera commedia all’italiana”.

Ha proseguito poi raccontando del particolare connubio tra il padre e il mito Modugno:

“Tutta questa storia è legata dalla colonna sonora di Domenico Modugno e qui parte un gioco di specchi tra mio padre e Modugno. Si somigliavano molto anche nel carisma. Sono stati uomini che avevano visto qualcosa di forte come la guerra. Entrambi erano ragazzi che avevano voglia di emergere. Modugno trovò il coraggio di partire per Roma, mio padre ebbe il coraggio di rimanere in Sicilia. Mio padre sarebbe diventato un grande artista. La vita è fatta di attimi di coraggio. Mi è piaciuto immaginarli come fratelli, si somigliavano anche un po’. Mio padre, ad esempio, cantava le serenate sotto la finestra come Modugno. E’ venuto fuori un gioco di specchi molto bello. E in mezzo, ci sono io, che sono diventato attore e che ho anche interpretato Modugno. Mio padre amava particolarmente una canzone di Modugno, Amata terra mia. Nello spettacolo ci sarà un momento molto particolare su quelle note “.

Interpellato in merito alle differenze tra lo spettacolo teatrale e l’adattamento televisivo, l’attore ha sottolineato solo la mancanza del pubblico per via dell’emergenza sanitaria ancora in corso. In “Penso che un sogno così” ci sarà anche il fratello Rosario che apparirà in divisa in un toccante omaggio al padre che era nella Guardia di Finanza.

“Con Rosario sarà un momento particolare, totalmente nostro. Vi regaleremo un momento di grande intimità. Ci siamo guardati in un modo che, neanche nella vita, in 50 anni, ci siamo mai guardati così”, ha sottolineato con particolare commozione.

Noi di SuperGuida TV gli abbiamo chiesto se Rosario avesse dato un contributo in termini di idee per questo progetto. Al riguardo, Giuseppe ci ha rivelato un inedito retroscena: “Quando stavo scrivendo questo racconto, Rosario non ne sapeva nulla. Per mia scelta non ho voluto coinvolgerlo. E’ stato un modo per potergli fare una sorpresa. Rosario, raramente, si vedrà così in televisione. Gli ho chiesto di fare una cosa che non aveva mai fatto prima. Sarà un momento breve ma intenso. Anche per mia madre ci sarà una sorpresa finale”.

Una famiglia di artisti quella dei Fiorello attorno al quale aleggia un segreto. Ce lo ha spiegato direttamente lui sottolineando la determinazione che ha respirato in casa, quella voglia di farcela a tutti i costi: “In questo racconto, è presente il segreto sul perché quasi tutti in famiglia facciamo questo mestiere. E’ l’unica cosa che voglio tenere segreta. All’epoca, c’era qualcosa di frizzante nell’aria, c’era più spensieratezza e gioia di vivere. Eravamo figli di un sud affamato dalla guerra. La zia di mia madre, ad esempio, ci intratteneva per ore, bevendo Coca Cola, simbolo del progresso. L’unico sul quale nessuno ha mai avuto dubbi su quale sarebbe stato il suo destino era Rosario”.

Dopo questo progetto, siamo interessati a capire però se Giuseppe si dia qualche possibilità in futuro come conduttore. L’attore non smentisce pur volendo fare una precisazione: “Io devo trovare una storia da raccontare, non sono adatto a fare il presentatore. Deve esserci una storia, una narrazione”.

In questi anni, il suo nome è stato spesso in lizza per il Festival di Sanremo. Puntualmente, però l’entusiasmo dei telespettatori è stato spento. Quest’anno cosa succederà? Giuseppe aprendo le braccia ha dichiarato: “Sanremo, lo amo profondamente, ci sono stato molte volte. E’ un palcoscenico molto bello, che crea un’emozione non indifferente. Non ci sono previsioni sanremesi, quest’anno, ce lo godiamo. Sono curioso di capire cosa accadrà. Sarò uno spettatore. Condurre Sanremo? Chi lo sa”.

Intanto di rimando il direttore di Raiuno Stefano Coletta si dice soddisfatto e apre a nuove possibilità per Giuseppe: “Mi auguro che i talenti davvero completi come quello di Beppe Fiorello possano fare tante altre cose in futuro, in un impianto non solo teatrale ma anche generalista”. Giuseppe ha interpretato nella sua carriera tantissimi personaggi realmente esistiti tra cui Mimmo Lucano, il sindaco di Riace finito sotto processo che aveva fatto dell’accoglienza un modello.

La fiction “Tutto il mondo è paese” dedicata alla sua storia è pronta ma ancora non andrà in onda. Il direttore Coletta ha voluto chiarire cosa sta succedendo: “Da direttore di Raiuno, ho trovato sospesa questa messa in onda. Ho subito fatto tutti i passaggi legali. Siamo in una fase di giudizio e stiamo aspettando di avere almeno i risultati di primo grado. Il nostro è un compito molto delicato e dobbiamo affrontare tutto con il massimo rigore”.

Giuseppe è un attore e un uomo carismatico e siamo tutti concordi nel pensare che lui possa indossare qualsiasi veste, non importa se quella di attore o conduttore. E se fosse lui invece a tirarsi indietro per la paura del confronto con il fratello Rosario? Voi cosa ne pensate?

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