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Pearl Harbor – Opinioni, analisi e recensione del film

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Pearl Harbor è un film del 2001 di genere Azione/Guerra diretto da Michael Bay, con protagonisti Ben Affleck, Josh Hartnett, Kate Beckinsale, Cuba Gooding Jr., Jon Voight, Alec Baldwin. Il film ha una durata di circa 183 minuti. Ecco la nostra opinione e recensione.

La trama del film “Pearl Harbor”

Nel gennaio del 1941, nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, Danny e Rafe, amici fin da quand’erano bambini, sono entrambi primi tenenti sotto il comando del maggiore Jimmy Doolitle. Il superiore informa Rafe che la sua domanda per entrare nello squadrone Eagle (un comando dell’aeronautica inglese per piloti americani) è stata accettata.

Questi parte così volontario per combattere in Europa contro le forze naziste e deve abbandonare la sua fidanzata Evelyn, un’infermiera da poco conosciuta. Durante una missione per intercettare uno squadrone di bombardieri della Luftwaffe, l’aereo di Rafe viene abbattuto e il pilota è dichiarato come “ucciso in azione”.

Il dolore per la perdita porta Evelyn nelle braccia di Danny, e i due iniziano così una relazione. Ma qualche settimana dopo la ragazza scopre che l’ex fidanzato è in realtà sopravvissuto, spinto proprio dall’amore per lei mentre si trovava in zone di guerra, e ha ora fatto ritorno a casa. Rafe capirà sin da subito l’amara verità e il tradimento dell’amico.

I due però non hanno tempo di chiarirsi in quanto la mattina successiva Pearl Harbor, dove si trovano, viene attaccata dall’esercito giapponese e si troveranno coinvolti, così come Evelyn, nella difesa aerea del porto militare e nel tentativo di salvare più vite possibili, mettendo momentaneamente da parte i loro rancori.

La recensione e analisi del film “Pearl Harbor”

Reduce dal grande successo commerciale del catastrofico Armageddon – Giudizio finale (1998), uno dei più grandi kolossal di fine anni ’90, Michael Bay entra nel nuovo millennio riproponendo su grande schermo il drammatico attacco a Pearl Harbor, che causò la morte di quasi tremila uomini tra civili e militari americani e provocò l’entrata degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale.

Un evento già adattato al cinema in diverse occasioni, tra i titoli più famosi ricordiamo Tora! Tora! Tora! (1970), qui rivisitato dal regista losangelino con il suo canonico stile, tronfio e spettacolare: la narrazione è un puro elemento secondario di fronte alle soluzioni estetiche, che fanno la parte del leone soprattutto nella seconda metà quando la fase bellica entra effettivamente nel vivo.

La sottotrama romantica si rivela infatti scontata e prevedibile e il menage a trois tra i tre personaggi principali risente di diverse forzature atte a creare uno scontato legame empatico con il pubblico. La sceneggiatura, ricca di inesattezze, è insomma il tallone di Achille di un’operazione altrimenti godibile nella sua anima da puro entertainment, con esplosioni e sequenze aeree che possono contare sulla resa degli ottimi effetti speciali.

Le emozioni a prova di grande pubblico e il cast di volti “giovani e puliti” (il trio di protagonisti è formato da Ben Affleck, Kate Beckinsale e Josh Hartnett) hanno conquistato il pubblico, che è accorso in massa, e meno la critica: Pearl Harbor è un film che va approcciato senza troppe aspettative per una serata di facile intrattenimento a sfondo drammatico, l’unico modo per apprezzare appieno i rocamboleschi punti di forza delle tre ore di visione.

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