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Pago festeggia 30 anni di carriera con un grande evento: “Tanti sacrifici e notti sulle panchine. A un passo da Sanremo 2 volte. Le nozze con Serena? A Venezia ne abbiamo parlato” | Intervista

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Il cantante Pago, all’anagrafe Pacifico Settembre, festeggia i suoi primi 30 anni di carriera nel mondo della musica, con un concerto evento in un luogo simbolo della Versilia: la celebre Capannina di Forte dei Marmi. L’appuntamento è fissato per venerdì 29 settembre, ore 21:00 alla storica Capannina di Franceschi dove negli ultimi 80 anni si sono esibiti i più grandi artisti italiani. “Questa serata sarà il racconto della mia storia d’amore con la musica” – dichiara Pago – “Non vedo l’ora di condividere questa esperienza unica con il pubblico, con alcuni amici, con alcuni “colleghi” e con tante sorprese alla Capannina di Forte dei Marmi. Una serata nata per gioco, un gioco che racconterà la mia vita in musica”. La regia dello spettacolo sarà affidata a Gabriele Parpiglia e avrà come partner ufficiale, sempre per rimanere in tema musicale, l’oggetto del desiderio di ogni appassionato di musica: il Canta Tu Karaoke. In vista di questa occasione, noi di SuperGuidaTv, abbiamo intervistato Pago, e con lui abbiamo parlato della sua carriera, dell’evento per i suoi 30 di carriera, della sua storia personale tra musica, tv e vita privata.

Pago, intervista al cantante in occasione dei suoi 30 anni di carriera

Pago 30 anni di carriera: facciamo un bilancio? 

“Sono stati 30 anni molto faticosi, e con tanti sacrifici. Io amo la musica e sono contento e fiero di aver fatto quello che ho fatto per arrivare dove sono arrivato. Sono molto felice perché sono stati 30 anni che ho trascorso cercando di realizzare il sogno della musica che avevo fin da ragazzo. Ogni step di questi 30 anni è stato un piccolo sogno realizzato. Non dico di avercela fatta, ma sono molto contento perchè posso permettermi di fare il mestiere che ho sempre sognato di fare”.

Festeggerà alla Capannina di Forte dei Marmi, luogo simbolo della musica: come mai questa scelta? 

“L’ho scelta innanzitutto perchè è un luogo simbolo per la musica, lì hanno cantato i grandi nomi della musica italiana come Gino Paoli. Poi perché Forte dei Marmi e la Capannina mi hanno accolto molto tempo fa come un figlio. Io ho un locale lì in Versilia e mi sento a casa, ho costruito un bellissimo rapporto con il luogo e con chi ci vive. È come se fosse la mia famiglia”.

Cosa ricorda degli inizi: se dovesse racchiudere tutto in un solo momento?

“Le nottate sulle panchine per cercare di realizzare questo sogno. È una cosa che non dimenticherò mai. Mi fa star bene il fatto che sia arrivato a fare delle cose di questo tipo per come la penso adesso probabilmente non le farei. Evidentemente la passione era talmente forte che non avevo paura di niente. Ricordo che non c’era paura nell’affrontare qualsiasi cosa per realizzare questo sogno”.

A parte gli inizi: un unico ricordo che rappresenta a pieno la sua carriera?

“Sono tanti i momenti, i traguardi belli, importanti. Come quando senti la tua canzone continuamente passare in radio ad esempio, quando ti propongono un programma come Music Farm o Tale e quale show, e lo vai a vincere inaspettatamente, per che tu lo fai per partecipare e per farti vedere, o dimostrare a te stesso di poter fare determinate cose. Ci sono tanti momenti che mi rappresentano e che tengo nel cuore. Ad essere sincero, quello che mi piace di più è quando salgo sul palco, ed è quello che farò il 29 settembre. Quando salgo sul palco e vedo la gente che canta e si diverte, per me è la cosa più bella”.

C’è qualcosa di scaramantico che fa prima di salire sul palco? 

“Di solito non faccio niente, qualcosa di scaramantico la porto con me in aereo, faccio alcuni gesti. Quando devo esibirmi no, perché sono talmente immerso nella musica che non penso ad altro”.

Partito da Cagliari è poi arrivato nella grande Milano: la città dove si realizzano i sogni? 

“Sono partito da Cagliari si, sono andato a Parigi, perchè un discografico di francese mi chiamò, poi non si è fatto più niente. Parigi mi piaceva e lì ho fatto l’artista di strada. Tornato a Cagliari mi sono poi fatto il giro dell’Italia sempre con la stessa modalità del dormire in strada. Sono partito da Napoli sono poi arrivato a Milano, dove mi sono innamorato di questa grande città che ti accoglie e ti conquista subito, e non mi sono più staccato”.

Ha più rimorsi o più rimpianti? 

“Più che rimorsi o rimpianti, mi domando sempre: ma se fosse stato fatto così? Se avessi fatto in questo modo? Ovviamente parlo musicalmente. Sai, l’unica cosa è che sono andato tanto vicino al partecipare al Festival di Sanremo per ben due volte, che all’epoca anche un giornale importante né scrisse, poi arrivò la telefonata che mi comunicava che non ero più nella lista. L’unica cosa che mi chiedo è: si poteva fare qualcosa in più per entrare a Sanremo? Non lo so. Con i se e con i ma non si va da nessuna parte”.

Tornando indietro cosa non rifarebbe? 

“La vita ti fa fare tutto perché c’è un progetto per te. Quindi scegliere di non fare qualcosa dovevo deciderlo prima. Adesso è facile dire non rifarei quella cosa. Io la rifarei tutta diversa, non perché non la volevo fare in questo modo la mia vita professionale, ma perchè l’ho già fatta e quindi tenterei di farla diversamente. Le esperienze vanno vissute, quelle belle e quelle brutte, soprattutto quelle brutte mi hanno fatto crescere come professionista e come uomo”.

Cosa invece rifarebbe altre mille volte? 

“Parlando di musica penso che fino a quando sarò in vita io sarò sul palco, che siano mie canzoni o di altri. Non riesco a stare lontano dalla musica”.

Non solo musica in questi 30 anni, ma anche tv, vincitore a Music Farm 3 Temptation Island VIP 2, Grande Fratello VIP 4 e vincitore di Tale e quale show: da quel lato rifarebbe tutto?

“Avrei fatto tutto in base alla mia passione per la musica, se ci fosse stato un panorama più vasto di programmi tv che parlavano di musica avrei fatto tutti i programmi legati alla musica. Non ci sono tanti programmi dedicati alla musica, questa è la realtà”.

Anche la conduzione di un programma televisivo?

“Assolutamente si, quella parte mi appartiene parecchio, l’ho già fatto sul palco quando faccio i concerti, non canto soltanto, faccio veramente tante altre cose. Faccio di tutto, forse l’unica cosa che non faccio è ballare”.

Quindi a Ballando con Le stelle non la mandiamo? 

“No anzi, mi dovete mandare perché non so ballare, almeno imparo qualcosa. Io ci andrei volterei a Ballando con le Stelle per imparare a ballare. Mi dicono sempre che sembro un orango quando ballo, vorrei essere un po’ più libellula”.

Sul lato privato, c’è un amore per la sua famiglia, un matrimonio trasformatosi poi in un bel rapporto con Miriana e l’amore per vostro figlio Nicola: qual è il segreto per essere amici dopo una separazione? 

“Beh l’onestà prima di tutto, bisogna essere onesti e dirsi sempre la verità. Credo sia la cosa più importante. Non avere mai paura di dirsi la verità. Questo porta a volere bene l’altra persona. Quando tu sei onesto con la persona che hai amato oppure che ami, o la tua famiglia e i tuoi figli, vedi che tutto ti ritorna”.

Qual è l’insegnamento che ha ricevuto da tuo padre e cosa invece ha insegnato a tuo figlio Nicola? 

“Appunto l’onestà. Mio padre mi ha insegnato ad sempre onesto e vero, e soprattutto di non avere paura di essere onesti. Mi ha insegnato tantissimo l’amore per la famiglia. Ti insegnano a seguire quella via, sono valori che ti fanno stare bene, ed è proprio quello che sto tentando di insegnare a mio figlio Nicola, anche se credo che lui abbia già dentro questo valore per la famiglia e per l’essere onesti”.

Cosa le ha insegnato invece suo tuo figlio? 

“Mio figlio mi sta insegnando ad essere spensierato. Prima mi portavo dietro un po’ di stress. Quando hai un figlio pensi a tutte le responsabilità che hai per farlo stare bene. Lui mi ha tolto questo stress, forse loro ci vedono molto meglio di come ci vediamo noi adulti”.

Poi arriva un altro grande amore importante: Serena, cosa l’ha conquistata di lei? 

“È una donna che ha un carattere forte come poche, è quello che mi ha conquistato”.

Pensate al matrimonio? 

“Siamo stati a Venezia per la Mostra del Cinema, sul red carpet sembravamo due sposi. In molti ci hanno detto questa cosa, abbiamo scherzato anche ad intonare la marcia nuziale, ma noi non volevamo fare nulla di simile. Però ti dico che né abbiamo parlato, anche se fare la proposta di matrimonio a Venezia poteva sembrare banale. Venezia è una città magica che fa degli strani scherzi”.

Con lei ha condiviso televisivamente, Temptation Island e il Grande Fratello, due esperienze che hanno rafforzato il vostro rapporto.

“Assolutamente, quelle esperienze o ti allontanano o ti avvicinano ancora di più. Nel nostro caso è stata una questione di verità e di amore, ci si guarda dentro e o ci si allontana o ci si avvicina ancora di più. Nella nostra esperienza ci è capitata la seconda e siamo molto felici di questo nostro amore”.

È in debito o in credito con la musica e la tv, professionalmente parlando? 

“Mi devono ancora tanto, mi dispiace dirlo, ho dato tanto e voglio ancora qualcosa”.

Visto che è stato un grande protagonista di reality, La Talpa la farebbe?

“Non so nemmeno quando lo faranno e nemmeno com’è, io dico mai dire mai. In questo momento non saprei”.

Torniamo alla musica: quali sono i suoi progetti futuri? 

“Beh il concerto evento del 29 settembre che si chiama ’30 anni in una notte’, dove mi verranno a trovare degli ospiti che saliranno sul palco con me. Sono degli amici, colleghi con i quali ho condiviso tante cose. Racconterò i miei 30 anni di musica e in quella occasione presenterò il mio nuovo singolo”. 

Come si vede da qui a 10 anni?  

“Uguale, identico a come sono adesso”.

A chi deve dire grazie?

“Alla mia famiglia, principalmente ai miei genitori. Vedere un figlio che a 20 anni sceglie di andare a dormire per strada per rincorrere un sogno non è da tutti”.

Un film sulla sua vita quale titolo dovrebbe avere? 

“‘C’era una vota Pago’. Magari con una musica di Ennio Morricone”.

Le domande alla Mostra del Cinema di Venezia a Pago e a Serena

Pago lei ci pensa a Sanremo?

Per me è un sogno. Come dicevo ci sono andato vicinissimo, due, tre volte. Ne ho fatto a meno per trent’anni, il 29 settembre faccio un mega concerto alla Capannina, ma ne posso fare a meno per altri 30 anni“.

Cosa pensate della rivoluzione anti-trash di Pier Silvio Berlusconi?

Serena Enardu: “Io credo che il trash non sia in determinate categorie ma sia nella singola persona e si trova in tutti gli ambienti, a tutti i livelli, in tutti i settori. Trovo spregevole definire una categoria trash, ci sono molte persone trash. Un pizzico di trash va bene“.

Pago: “Condivido tutto. Bisogna fare attenzione nella scelta dei personaggi, se si vuole qualcosa bisogna andare più in fondo. Ma nel caso del Gf non sai mai dove una persona si possa spingere, è un terno a lotto. Magari l’uomo più elegante, può rivelarsi trash“.

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