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Nunzia De Girolamo: “Sono felice per la conferma di Ciao Maschio. Nonostante le difficoltà, abbiamo raggiunto un ottimo risultato” | Intervista

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Un’estate impegnativa quella di Nunzia De Girolamo che dopo il successo ottenuto con la prima edizione di “Ciao Maschio” ha presenziato a numerosi eventi vestendo i panni di conduttrice nella prestigiosa serata dei Magna Grecia Awards che si è svolta a Bari lo scorso 25 giugno. Nunzia è felice e soddisfatta. Si trova a suo agio in questa nuova veste e in questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuidaTV, ha commentato la notizia della conferma del programma, annuncio arrivato in occasione della presentazione dei nuovi palinsesti Rai. All’inizio per Nunzia non è stato facile rompere il ghiaccio. Le sono piovute addosso delle critiche ma lei non si è lasciata intimorire.

Non potevamo poi non chiederle un suo commento in merito alla discussa approvazione del Ddl Zan. Una partita giuridica che però si è una trasformata in una battaglia politica senza esclusione di colpi. Sulla ipotesi di un possibile ritorno in Rai di Massimo Giletti, Nunzia ci confida: “Per la Rai il ritorno di Massimo Giletti sarebbe una grande occasione. Ho sempre pensato che sia un grande professionista che su La7 ha la possibilità di andare in onda nella massima libertà. Ho lavorato per tre anni a La7 e mi sono sempre trovata bene. Nessuno impone dei paletti e fare giornalismo d’inchiesta in questo modo è prezioso. Allo stesso tempo però ho sempre visto Massimo come un uomo Rai”. In attesa di rivederla nella nuova edizione di “Ciao maschio”, Nunzia ci rivela quale sarà il suo prossimo obiettivo. Non maschera il suo entusiasmo e anzi il suo sorriso è la dimostrazione di quanto sia importante fare il proprio lavoro con passione.

Nunzia De Girolamo, l’intervista

Nunzia, dopo l’esperienza di “Ciao Maschio” ti vediamo sempre di più nelle vesti di conduttrice. Ti senti a tuo agio in questa nuova veste?

Mi trovo a mio agio in questa nuova veste. Ho ritrovato una dimensione professionale che mi sta regalando entusiasmo ma anche tanta soddisfazione. 

Qualche settimana fa alla presentazione dei palinsesti Rai è stato annunciato il ritorno di una nuova edizione di “Ciao Maschio”. Te lo saresti mai aspettato?

Sarei ipocrita se dicessi che non me l’aspettavo. E’ una conferma del fatto che esiste un po’ di meritocrazia. Mi sono impegnata molto in questa stagione anche con grandi difficoltà non legate solo alla pandemia ma anche all’orario difficile della messa in onda. Abbiamo raggiunto un ottimo risultato a livello di ascolti chiudendo con il 13% di share. Sono felice perché la conferma del programma rappresenta anche una conferma del lavoro svolto assieme al direttore di Raiuno Stefano Coletta e agli autori. 

La prima stagione ha registrato degli ottimi ascolti anche se all’inizio non sono mancate le critiche. Come l’hai vissute?

Ho sempre pensato che ognuno debba fare il proprio mestiere. Probabilmente c’era anche un pregiudizio nei miei confronti, soprattutto all’inizio, considerando che provenivo da un mondo complesso come la politica. Non mi ero mai misurata con la conduzione televisiva. Avevo messo in conto che a prescindere da come sarebbe andata e dagli ospiti che avrei avuto, non sarei riuscita a scansare le critiche. Sono contenta però che dopo la prima puntata ci sia stato un cambio di rotta e che in molti si siano ricreduti. Penso sempre che la critica sia uno stimolo per fare meglio e quindi l’ho vissuta come un’occasione. 

Se avessi condotto invece un talk politico ci sarebbero stati meno pregiudizi?

No, penso che ci sarebbero stati comunque e forse anche di più. Ti confesso che mi piacerebbe molto condurre un talk a base politico ma ho preferito per serietà iniziare questa avventura con un profilo diverso. Ho voluto dare maggiore credibilità a questa mia trasformazione professionale. 

Tra gli ospiti che hai avuto nella prima stagione quale ti ha colpito di più?

Mi hanno colpito tutti, ciascuno per un aspetto. In questa edizione di “Ciao Maschio” ho avuto una conferma che riguarda la capacità degli uomini di fare squadra. Se devo riconoscere un difetto a noi donne è che molto spesso viviamo in competizione. E poi ho dovuto dare ragione a mio marito che mi ha sempre ripetuto nel tempo che gli uomini sono lineari. Tra i vari personaggi che ho intervistato la scommessa vinta è stata quella di Vittorio Sgarbi. Siamo abituati a vedere in tv o un Vittorio che si arrabbia e che dice ai suoi ospiti “capra, capra” o un Vittorio che si addormenta se la trasmissione lo annoia. In “Ciao Maschio” è venuto fuori un Vittorio inedito. E’ stata una puntata che ha registrato infatti ascolti importanti. 

In queste settimane si sta parlando molto del DDL ZAN. Secondo te, è destinato a fallire? 

Penso che quest’estate si caratterizzerà per due provvedimenti di civiltà. Mi riferisco al Ddl Zan che ha il diritto di vedere la luce. Spero che le forze politiche possano trovare un punto d’incontro che non deve essere un decreto di parte, ideologico. L’altro tema che sta interessando l’opinione pubblica riguarda la riforma della giustizia. Mi auguro che la gente vada a firmare ai gazebi per il referendum e che a settembre questi obiettivi possano essere raggiunti. 

Si sta parlando molto di un ritorno in Rai di Massimo Giletti. Se dovesse esserci un ritorno, le piacerebbe condurre insieme a lui un programma? Ci avete mai pensato?

Per la Rai il ritorno di Massimo Giletti sarebbe una grande occasione. Ho sempre pensato che sia un grande professionista che su La7 ha la possibilità di andare in onda nella massima libertà. Ho lavorato per tre anni a La7 e mi sono sempre trovata bene. Nessuno impone dei paletti e fare giornalismo d’inchiesta in questo modo è prezioso. Allo stesso tempo però ho sempre visto Massimo come un uomo Rai. Non abbiamo mai parlato di una conduzione insieme anche perché in Rai le coconduzioni non hanno mai avuto un grande successo. Non sono una competitiva e mi piacerebbe affiancarlo in un programma. Bisognerebbe rivolgere la stessa domanda a lui (ride). 

Quale sarà la tua prossima sfida?

Vorrei stupirmi ancora di me stessa. Fino ad oggi sono riuscita sempre ad entusiasmarmi delle scelte che ho fatto e spero di continuare a farlo con i due valori che mi contraddistinguono, l’umiltà e la passione. 

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