In arrivo su La7 mercoledì 5 gennaio 2022 in prima serata uno speciale sulla Mafia, condotta magistralmente da Massimo Giletti, da sempre giornalista impegnato alla lotta alla criminalità organizzata. Scopriamo qualche dettaglio in più sulla trasmissione e alcune dichiarazioni del conduttore.
“Non è l’Arena – Corleone il potere e il sangue” mercoledì 5 gennaio 2022 in prime time su La7
Massimo Giletti da tempo racconta la lotta alla criminalità organizzata; il giornalista continua il suo viaggio nelle grandi storie di mafia e dei suoi protagonisti con lo speciale “Non è l’Arena – Corleone il potere e il sangue” del regista francese Mosco Levi Boucault, in onda mercoledì 5 gennaio in prima serata su La7.
Nonostante Giletti sia stato più volte minacciato persegue il suo obiettivo lottando contro la criminalità organizzata attraverso un docufilm, in cui vengono raccolte le testimonianze degli esponenti del clan divenuti collaboratori di giustizia.
La scalata al potere dei Corleonesi e di Totò Riina
La scalata al potere dei “corleonesi” con annessi i disegni criminali e gli orrori del loro capo, Totò Riina saranno al centro del docufilm che vedremo in onda su La7 il 5 gennaio 2022 in prima serata. Massimo Giletti raggiunto dal settimanale Sorrisi e Canzoni Tv fa sapere che nonostante vive sotto scorta da un anno e mezzo, dopo le minacce del boss Filippo Graviano, continua a parlare di mafia nelle sue trasmissioni cercando di sviscerare al meglio il loro modus operandi e denunciando i crimini efferati di cui si macchiano i malavitosi coinvolti. La domanda sorge spontanea: Non ha paura?
«Ho sempre pensato che non bisogna girare la testa dall’altra parte. Non vedo perché ora, che sono sotto scorta, dovrei non raccontare più ciò che c’è intorno a noi. La domanda che mi pongo è: “Perché lo faccio solo io?”»
La scorsa primavera Giletti aveva già parlato di Totò Riina, ripercorrendo in Sicilia i luoghi che erano state le roccaforti del potere del Boss mafioso.
«La scorsa primavera sono andato in Sicilia per raccontare i misteri della cattura dei mandanti delle uccisioni dei giudici Falcone e Borsellino e ho girato il documentario “Abbattiamoli Chi ha voluto le stragi di Cosa nostra?”. In quell’occasione non mi erano chiari certi tasselli. Con questo speciale daremo elementi più approfonditi: dalle testimonianze di uomini vicini a Riina viene fuori il ritratto di un boss spietato, intelligente, diabolico e crudele. Faremo sentire uno stralcio di conversazione tra lui, detenuto nel carcere di Opera, e un compagno di cella, dove raccontava, con soddisfazione e in maniera lucida, in quanti pezzi erano stati ridotti i corpi degli uomini della scorta dopo le stragi di Capaci e di via d’Amelio. Lui avrebbe voluto proseguire così, una volta libero».
Giletti è un raro esempio di giornalista serio non asservito al potere che racconta i fatti per quelli che sono non togliendo e non aggiungendo nulla. Rischia la vita ogni giorno ma non arretra di un centimetro. Questo è il vero giornalista che prima ancora è un uomo che ha coscienza di cosa è giusto e di cosa è sbagliato. Di cosa va fatto e di cosa no. Se ripensa ai suoi inizi, fa sapere:
«Sono partito nel 1988 con quattro valigie alla volta di Roma dopo avere telefonato per un anno a Giovanni Minoli di “Mixer” in cerca di un’opportunità. Ho costruito la mia carriera non nei salotti romani né nelle segreterie dei partiti. Ciò che importa è avere sempre passione, e ci penso spesso. Non dimentico, quando decisi di andarmene dalla Rai, la frase che mi si rivolse durante un duro scontro: “Vai pure tanto dove andrai sarai morto”. A La7 ho creato un programma la domenica in una fascia molto difficile, in cui la rete faceva l’1,6% di share e io l’ho portata a raggiungere il 7%. Non ho agenti o società che mi rappresentano. I miei colleghi sappiano una cosa: io sono consapevole che quando ho difficoltà ad avere degli ospiti è perché magari hanno ricevuto l’ordine di non andare da Giletti».
Appuntamento quindi con “Non è l’Arena – Corleone il potere e il sangue” mercoledì 5 gennaio in prima serata su La7. Conduce Massimo Giletti.