“Noi”, dal 6 marzo il remake della serie cult “This is us”. Lino Guanciale è Pietro: “Mio padre gli somiglia. E’ stato capace di ascoltare”

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C’è molta attesa per la serie “Noi”. Da domenica 6 marzo andrà in onda in prima serata su Raiuno la nuova saga familiare ispirata alla saga familiare della serie americana “This is us”. In un primo momento sembrava che Netflix volesse acquistare la serie ma la Rai ha avuto poi la meglio. Oggi si è svolta la conferenza stampa a cui ha preso parte il cast composto da Lino Guanciale, Aurora Ruffino, Dario Aita, Claudia MarsicanoLivio Kone e il regista Luca Ribuoli.

Noi su Rai 1, di cosa parla: la trama

Noi è il racconto della famiglia Peirò, che si dipana lungo trent’anni. A cominciare dal 1984, anno in cui nascono Claudio (Aita), Caterina (Marsicano) e Daniele (Kone), fino ad oggi. La serie segue la crescita dei tre ragazzi ed il rapporto tra i due genitori Pietro (Guanciale) e Rebecca (Ruffino), ma anche le difficoltà, le gioie ed i dolori che devono affrontare.

Le parole dei protagonisti

Il regista Luca Ribuoli ha parlato del confronto con la serie originale e del suo lavoro di adattamento: “Girando ci siamo accorti che potevamo sempre fidarci del testo. L’adattamento è una cosa difficilissima da fare, più di una serie originale. E’ stata una salita pazzesca, ma gli sceneggiatori hanno rispettato il lavoro originale, senza la pretesa di fare qualcosa di differente o di migliore. Nella messa in scena abbiamo cercato di sintonizzarci con la serie originale”.

Ribuoli si commuove parlando del progetto: “Spero che la gente si commuova come abbiamo fatto noi. Se ci sarà la volontà di agganciarsi a questi personaggi, è impossibile mollarli, non rimanere attaccati a loro”.

Le dichiarazioni di Aurora Ruffino e Lino Guanciale

Aurora Ruffino ha candidamente ammesso di essere andata nel panico quando ha saputo di dover prendere parte alla versione italiana di “This is Us”: “Ero fan della serie, non potevo crederci quando mi hanno scelta. Sono anche andata nel panico, non sapevo se sarei stata all’altezza. Poi tutto si è risolto quando ho smesso di pensare alla serie americana, ma al fatto che ci sono grandi classici che sono proposti come remake ed adattamenti ancora oggi”.

Lino Guanciale invece si è confrontato subito con lo sceneggiatore Petraglia: “Ogni singolo parte è intimamente integrata alle altre. Tutto è partito dalla scrittura: io stesso ho accettato la parte dopo aver parlato con Petraglia. Mi sento sempre inadeguato rispetto ai personaggi che devo interpretare, quindi anche in questo caso mi sono detto ‘Che differenza c’è?'”, ha spiegato.

Parlando del suo personaggio, Guanciale ha ammesso di essere rimasto colpito dalla voglia di Pietro di costruire una famiglia: “Di Pietro mi ha conquistato la capacità di donarsi interamente ad un progetto che decide debba cambiargli la vita, ovvero costruire una famiglia. E’ bello vedere che per un progetto uno è pronto a tutto”.

Nella serie americana, è Milo Ventimiglia a vestire i panni di Jack Pearson. Su questo paragone, Lino Guanciale chiarisce: “Della serie mi ha conquistato la struttura drammaturgica, questa continuo andare avanti ed indietro nel tempo. Di Jack Pearson mi colpisce che è il padre che tutti vorrebbero avere e vorrebbero essere, al netto di una bella dose di fragilità. La sfida è stata proprio questa, portare in scena personaggi imperfetti”. Aurora Ruffino e Lino Guanciale avevano già lavorato insieme nella serie “Non dirlo al mio capo”.

Grazie a questo lavoro, i due attori hanno avuto modo di approfondire la loro conoscenza: “Lino l’ho scoperto qui, anche se abbiamo lavorato insieme in Non dirlo al mio capo, ma lì abbiamo condiviso poco il set. La storia tra Pietro e Rebecca è molto intensa, abbiamo dovuto creare un’intesa. Il primo giorno di set abbiamo girato la scena del matrimonio: per me Lino è stata una sorpresa, è nata una complicità inaspettata”, ha dichiarato Aurora Ruffino.

L’attrice nella vita non si è ancora confrontata con la maternità. In conferenza stampa però ha confessato che vestire i panni di Rebecca le ha procurato qualche pensiero: “Ho quasi 33 anni. Un paio di mesi dopo l’inizio delle riprese ho avuto una sorta di rifiuto della maternità. Ricordo che ho abbracciato Ribuoli dicendogli che non avrei mai voluto avere figli. A fine riprese, invece, è riaffiorato il desiderio di diventare madre. L’amore è prevalso sul dolore”.

Ad Aurora Ruffino e Lino Guanciale è stato poi chiesto come sia stato affrontare più salti temporali e vivere l’evoluzione dei loro personaggi: “Per me è stato un viaggio pazzesco. Ho vissuto Rebecca a 20 a 30 a 40 e a 60 anni. Un’occasione unica e irripetibile per un attore. Avere la possibilità di vivermi Rebecca per quasi 40 anni è stato un lavoro immenso. Io ho pensato di interpretare quattro donne diverse. Ho fatto questo tipo di lavoro. Per ogni fase Rebecca ha le sue esigenze e trasformazioni. In ogni fase Rebecca mi ha lasciato qualcosa di diverso”.

Lino Guanciale ribatte: “Una cosa importante di questo racconto è che sfugge dall’equazione che se c’è l’amore c’è la felicità. Pietro e Rebecca fondano il rapporto sull’ascolto, il rispetto, l’inclusione. E’ quello che rende molto moderni questi personaggi. Ci arrivano per un istinto che si chiama amore”.

Ma cos’è per Aurora Ruffino e Lino Guanciale la famiglia? I due attori ci pensano su e poi rispondono. La Ruffino spiega: “La famiglia per me è la capacità di restare uniti nonostante tutto. La capacità di non perdersi, la forza di riuscire ad accettare e cogliere tutte le situazioni, soprattutto i momenti difficili. La famiglia è quella cosa che anche se hai la voglia di scappare, non puoi fuggire. Anche se vai dall’altra parte del mondo è quel pugno allo stomaco che ti rimane dentro”.

Lino Guanciale invece fa riferimento al padre Clelio: “La famiglia è una cosa di cui non ti liberi mai, nel bene e nel male. Poi sta a te decidere cosa fare del bene o del male che ti ha dato. Sta a noi decidere che destino ci diamo in base a quello che ci è stato dato. Mio padre è molto simile a Pietro. E’ stato capace di ascoltare”. Ad impreziosire la serie, la colonna sonora. Nada ha infatti scritto ed interpretato la canzone “Mille stelle” con Andrea Farri.

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