Nino D’Angelo emoziona e si emoziona allo stadio Maradona: un grande spettacolo con quasi 50 brani e l’uso dell’IA

Nino D'Angelo emoziona Maradona

Emozione è la parola chiave del concerto di Nino D’Angelo nello stadio del suo mito, Diego Armando Maradona. Il cantante ha celebrato i suoi 52 anni di carriera con quasi 50 brani, facendo ballare e cantare gli oltre 45 mila spettatori che hanno assistito al suo concerto dal titolo ‘I miei meravigliosi anni ’80… e non solo!“. Qualche lacrima è scesa giù, e non poteva essere altrimenti, per quello che è stato uno spettacolo che ha ricordato a tutti chi era il ragazzo col caschetto e quanta strada ha fatto.

Nino D’Angelo, spettacolo tra musica e intelligenza artificiale con un dialogo con ragazzo col caschetto

Lo stadio Diego Armando Maradona sembra quasi non risentire della sconfitta dell’Italia, eliminata agli Europei contro la Svizzera. Nonostante la gara sia stata trasmessa sui maxischermi, i cori sono tutti per Nino D’Angelo. E lui non si fa attendere, verso le 21.10 di sabato 29 giugno 2024 inizia il suo concerto. Con un completo rigorosamente bianco, intona ‘Batticuore‘. Uno dei suoi primi gesti è inchinarsi verso il pubblico: il cantante ‘del popolo’ ha voluto ringraziare i tantissimi spettatori presenti che lo hanno accolto con striscioni e palloncini con la scritta ‘Sei grande‘. Poi è la volta di ‘Fotoromanzo‘ con sugli schermi proiettata la locandina del film omonimo del 1986. Su ‘Vedrai‘, Nino D’Angelo non trattiene le lacrime e si lascia andare ad un momento che ha commosso tutti.

Il cantate, grande tifoso azzurro, invita il pubblico ad omaggiare Diego Armando Maradona e gli dedica ‘Campiò‘. Poi è la volta di ‘Dint’ ‘e mane‘; ‘Via Torino 3‘; ‘P’e mme, tu si. Quello andato in scena allo stadio non è un semplice concerto ma un grande spettacolo in cui Nino D’Angelo ha intrattenuto i suoi fan anche utilizzando l’intelligenza artificiale. Sono stati quattro i momenti in cui il cantante si è ‘sdoppiato’ in un Nino degli anni ’80 con caschetto biondo con cui dialoga attraverso lo schermo. “Stasera io sono il cantante e tu sei il festeggiato“.

Già, perché il concerto è tutto dedicato a quel ragazzo che nonostante alcuni episodi di razzismo e le difficoltà economiche iniziali, è riuscito a essere un vincente e ad arrivare al cuore delle persone. Tutti hanno provato ad imitarlo, senza riuscirci. Ed ecco salire sul palco dei ballerini con il caschetto biondo e gli abiti di scena dei film di Nino per omaggiarlo. Persino i venditori di acqua all’interno dello stadio portano una parrucca bionda.

Parte allora ‘Mio caro pubblico’; ‘Che si pe mme’; ‘Canzona Mia’; ‘Notte in bianco’; ‘Fantasia’; ‘Cenere d’amore. Su ‘Amore e pensiero‘ negli schermi viene proiettato lo show e l’immagine di Nino da giovane mentre su ‘Mentecuore‘ il pubblico si scatena in balli romantici. Poi è la volta di ‘Pe’ te conquistà’; ‘Maledetto treno’; ‘Na muntagna ‘e poesie’; ‘Chesta sera’ e ‘Il letto degli amanti’. Nino D’Angelo in scaletta ha portato anche alcuni suoi successi che non rientrano proprio negli anni ’80 ma che non si potevano non cantare. Un omaggio poi è stato fatto alle sue fidanzate dei film: sul palco sono entrate alcune ballerine vestite come le ragazze delle pellicole che hanno visto il cantante protagonista.

Parte un lento con ‘Cuore‘ e il pubblico si scatena con ‘Io moro pe tte‘. Entra poi in scena Roberta Olivieri, l’attrice romana che ha recitato interpretando la fidanzata di Nino D’Angelo in ben sette film dal 1982 al 1988. La donna annuncia che diventerà presto nonna e ringrazia il pubblico dell’affetto mostrato. Si prosegue con ‘Io vivo’; Caldo d’inverno; ‘E’ bello’; ‘Si ce staie tu’; ‘Stupida avventura’; ‘Per sempre tua sarò’; ‘Chiara’; ‘Nun tengo o curaggio’; ‘L’ammiratrice’; ‘Senza giacca e cravatta‘ (e qui Nino D’Angelo si toglie la giacca); ‘Cantautore‘ e ‘O pate‘ che vedono Nuccio Tortora al pianoforte.

Una canzone dietro l’altra ci immerge nel mondo di Nino D’Angelo fino ad arrivare ad alcuni brani cult come ‘Nu jeans e ‘na maglietta‘ e ‘Sott ‘e stelle‘, con le luci dei telefonini accessi ad illuminare lo stadio. Poi è la volta di ‘Sogno d’estate‘; ‘Ciao amore‘; ‘Fra cinquant’anni;’ ‘A discoteca‘. Ultimo blocco con ‘Ragazzina rock’; ‘Pop corn e patatine’; ‘A mare…’ e ‘Napoli’ cantata da tutto lo stadio e diventata l’inno della squadra azzurra. Nonostante una stagione deludente, Nino D’Angelo è convinto di una ripresa grazie al nuovo allenatore Conte. Finale con ‘Un ragazzo e una ragazza’ e ‘Vai‘.

Ospite a sorpresa Marco Mengoni e finale con ‘Il Cammino dell’amore’

In conferenza stampa Nino D’Angelo aveva annunciato che non ci sarebbero stati ospiti e invece, a sorpresa, ecco comparire sul palco, verso la fine, Marco Mengoni. Il cantante si è esibito in ‘Marì‘ e poi con Nino D’Angelo ha dato vita ad una versione napoletana di ‘Due vite‘, brano vincitore di Sanremo. “Tu non dormi mai, stai sempre a lavorà” – ha spiegato Mengoni che si è detto onorato di essere presente allo stadio Maradona. “Nino, grazie del regalo“. Un regalo che anche il pubblico ha gradito. Il finale, dopo tre ore in cui Nino D’Angelo non si è mai fermato, è stato per ‘Il cammino dell’amore‘: “Grazie Napoli, ti amo“. Perfetta conclusione di una serata emozionante che ha visto il cantante versare qualche lacrima di gioia per l’affetto e il calore ricevuto. L’amore, è reciproco.

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