Per gli appassionati di documentari, arriva Nevenka: Rompere il silenzio su Netflix. In cinque episodi, lo show si propone di esplorare il primo scandalo per molestie sessuali in Spagna, raccontato attraverso gli occhi della sua vittima: Nevenka Fernández. Oggi economista, all’epoca 24enne è stata Consigliere del Tesoro di Ponferrada, ruolo che ha dovuto lasciare dopo aver confessato di essere stata molestata sessualmente sul lavoro dal sindaco Ismael Alvarez, membro del suo stesso partito, il Partito Popolare, con cui aveva avuto una relazione. Tramite una conferenza stampa, Nevenka denuncia il suo aggressore, che verrà condannato nel 2002 a nove mesi di carcere, una multa di 6 mila euro circa e un risarcimento di 12.000 euro alla vittima. La serie è disponibile su Netflix il 5 marzo.
Nevenka: Rompere il silenzio, la trama della docuserie Netflix
Tutto inizia con una conferenza stampa in cui Nevenka Fernández nel 2000 rese pubblico il suo “Inferno” personale, vissuto mesi dopo aver avuto una relazione sentimentale con Ismael Álvarez. Grazie alla sua denuncia, la donna, assessore al Tesoro del Comune di Ponferrada (a León, in Spagna), è riuscita a portare in tribunale il suo aggressore.
Messaggi e lettere minatorie, queste erano le armi utilizzare da Alvarez per minacciarla dopo la fine della loro relazione. Nevenka ha dovuto subire una grande pressione pubblica e l’umiliazione nazionale perché inizialmente nessuno voleva credere al suo racconto, arrivando a giustificare le azione del suo aggressore. La denuncia per molestie sessuali ha aperto uno scandalo e un dibattito ancora oggi molto chiacchierato in Spagna.
Nevenka: Rompere il silenzio, un racconto dettagliato e imparziale
La Fernández si mette a nudo davanti alle telecamere e racconta la sua versione dei fatti, Attraverso immagini d’archivio, ritagli di giornale, notizie e dichiarazioni di persone testimoni di quanto accaduto, la docuserie si propone di costruire un resconto dettagliato e imparziale dello scandalo. Nel documentario, Ismael Álvarez è presentato come “un predatore di donne, dipendente da sostanze, oltre che un tipo autoritario e capriccioso”. Un cocktail esplosivo in cui la giovane Nevenka era intrappolata. All’epoca aveva molto da perdere: oltre alla carriera politica, c’era in gioco la sua libertà. Le cose sono per fortuna cambiate negli ultimi anni, grazie soprattutto al movimento #MeToo che ha incoraggiato molte vittime a denunciare abusi e molestie subite. Ma non è sempre stato così, e il documentario ci mostra una Spagna piena di pregiudizi verso le donne.