Potrebbe finire a breve l’era della password condivisa di Netflix. Il colosso dello streaming, in una lettera agli azionisti, ha definito “imminente” lo stop alla pratica della condivisione dell’account fuori dalla cerchia familiare. Ad oggi si contano circa 100 milioni di account condivisi.
Netflix blocca la condivisione degli account: ecco quando
Gia da qualche mese circolano le voci di un cambio di rotta per il colosso statunitense dello streaming. Una lettera del 19 gennaio scorso, indirizzata a tutti gli azionisti, informa che a breve potrebbe arrivare la data ufficiale del blocco della condivisione dell’account di Netflix.
«Prevediamo di implementare la condivisione a pagamento (delle password tra persone che vivono in luoghi diversi, ndr) in modo più ampio. Ad oggi, la diffusa condivisione degli account (più di 100 milioni) compromette la nostra capacità a lungo termine di investire e migliorare Netflix, nonché di costruire i nostri affari» – si legge nella sezione Product and Prices.
Al momento la data ufficiale non è stata ancora annunciata, ma come si intuisce dalla lettera potrebbe avvenire a partire dal mese di marzo. Nonostante la decisione, non dovrebbero esserci ripercussioni sulla possibilità di godere di film e serie tv in viaggio sia da tv che da dispositivi mobili.
La sperimentazione in tre Paesi
Il blocco della condivisione degli account di Netflix è già stato testato in Cile, Perù e Costa Rica. Le tre nazioni sono state selezionate in base a una ricerca dell’Ampere Analysis. I tre paesi risultano essere quelli che forniscono il minor guadagno alla società di streaming e sono più sensibili alla variazione dei prezzi. Ritenuti adatti all’esperimento perchè i rischi di perdere troppi abbonati era minimo.
Cosa cambierà ora per gli abbonati Netflix?
Al momento l’abbonamento varia in base al numero di dispositivi che si vogliono collegare contemporaneamente, senza imporre limiti al numero di dispositivi che si possono associare all’account. Con le nuove modifiche cambia l’interpretazione del termine «nucleo familiare», con il quale si intenderà un gruppo di persone che abitano nella stessa casa. Per capirlo, nei test condotti in Sud America il luogo di connessione è stato rilevato grazie all’indirizzo IP. Se l’anomalia fosse persistita per due settimane gli utenti avrebbero ricevuto una notifica con la proposta di cambiare l’indirizzo predefinito oppure di versare una tariffa aggiuntiva per poter utilizzare l’abbonamento nelle due diverse abitazioni.
Quanto costerà Netflix dopo le modifiche?
Al momento non si conoscono le cifre delle tariffe aggiuntive. Pare sia stato stabilito un aumento di circa un quarto del prezzo di un piano Standard, per intenderci quelli da due dispositivi, si tratterebbe quindi di circa 4 dollari. A questo punto ogni account secondario potrebbe costare circa 4 euro. Il piano Premium arriverebbe quindi a 6 euro con quattro dispositivi collegati contemporaneamente.
Infine, Netflix ha creato una funzione di trasferimento del profilo, lanciata il giorno prima della messa a conoscenza dei suoi piani. Una funzione che permette a un profilo di un account Netflix condiviso, di trasferire la cronologia delle visualizzazioni e i consigli a un nuovo account indipendente. Il nuovo account può essere aggiunto al piano Standard o Premium di qualcun altro come membro extra (con condivisione della password a pagamento), oppure essere un vero e proprio account indipendente.