Il cantante Nashley è tornato con il nuovo album “DIMENTICARE IL MONDO” lo scorso 31 maggio. “Un disco libero, che dà l’importanza che meritano a musica e testi. Fregandosene di tutto e tutti ed andare dove si vuole andare, senza regole o limiti” – come racconta il cantante stesso. Prima del disco pero, Nashley è uscito con il suo ultimo singolo dal titolo “Luci”. La canzone racconta una relazione instabile, quasi incerta, dove il narratore si sente costantemente in viaggio e totalmente incapace di fermarsi in un posto. Un brano dalle sonorità urban, reggae e pop, in cui l’incertezza e il desiderio di evasione dominano, con immagini di una vita caotica e di una città anonima che riflette la confusione interiore. Noi di SuperGuidaTv abbiamo intervistato Nashley Rodeghiero, in arte Nashley, e con lui abbiamo parlato della sua carriera, di musica in generale e di molto altro ancora.
Nashley, intervista esclusiva al cantante
“DIMENTICARE IL MONDO” è il nuovo album mentre “LUCI” è il nuovo singolo: raccontaci come sono nati questi due progetti musicali?
“L’album è nato in maniera molto leggera e naturale, ho fatto quello che mi sento do fare senza stare lì a pensarci troppo. Mi sono affiancato a vari produttori e vari autori, che hanno percorso questo viaggio con me andando dritti verso quello che volevamo proporre senza stare lì a pensare alle regole del mercato”.
“Luci invece ha un’origine più particolare, perchè è un pezzo che esisteva già. Lo ha scritto un mio amico e compositore vicentino, che si chiama Danny, gli ho chiesto se potevo riprendere il suo ritornello e lui era contentissimo. È un pezzo che è nato da un bel rapporto di amicizia e ci tengo tanto”.
Mi hai detto senza pensare alle cose di mercato: che rapporto hai con i numeri della discografia
“L’ho sempre vissuta malissimo questa regola non scritta di doversi adattare alle esigenze del mercato. Con gli anni ho imparato a leggerlo meglio il mercato discografico e a fregarmene un po’ di più. Come in ogni professione ci sono periodi giù e periodi su, ed è giusto così. Non bisogna allarmarsi. Ho imparato a fare quello che viglio e a farlo con costanza, tanto prima o poi verrà ripagato”.
Questi due progetti singolo e album seguono l’uscita di alte due brani: “Ruggine” e “Un altro bicchiere”: Ti sei dato da fare parecchio?
“Sono due brani usciti più per sonorità che per il testo. Mi piacevano moltissimo le musiche che avevano, sono nati molto in fretta anche. Volevo spaziare un po’ nei vari generi. Credo siano i pezzi più leggeri dell’album, tornassi indietro forse ne farei uscire altri. Ci sono dei pezzi nell’album che sera spicchino il volo perchè ci terrei molto”.
Tu hai firmato la sigla della nuova serie Rai “Noi siamo leggenda” con il suo brano “Uno come noi”. Come è nata questa collaborazione? E quanto ti piace scrivere per il cinema? Non so hai mai pensato alla sceneggiatura o a una carriera da attore? Molti cantanti si prestano ad altre arti.
“La collaborazione è nata per caso, stavo lavorando a dei pezzi con Matteo Buzzanca, direttore musicale della serie. Gli hanno chiesto di proporre qualche brano e lui ha proposto il mio che avevamo poi fatto insieme. Addirittura è stato scelto come sigla ufficiale e per me è stata un po’ una sorpresa. Mi è piaciuto molto sentirmi cantare su Rai2. Io sono aperto a tutto, ogni proposta che arriva dall’ambito artistico la faccio”.
Come ti sei avvicinato alla musica
“A scuola scrivevo qualche poesia, l’unica cosa in cui andavo bene era Italiano. Poi ho iniziato a suonare la chitarra, nella mia famiglia sono tutti grandi ascoltatori di musica. Poi con il fenomeno della trap è stata la spinta che serviva”
Ci sono due titoli che mi hanno colpito: “QUELLO CHE CONTA DAVVERO” e “CIO’ CHE RIMANE DI ME”. Due titoli che sembrano rincorrersi: me li racconti?
“QUELLO CHE CONTA DAVVERO è stato il brano che ho proposto a Sanremo Giovani lo scorso anno. È un pezzo che è nato con Federica Abbate, sono contentissimo perchè è un’autrice fortissima prodotto da Movimento, è un pezzo molto radiofonico, mentre “CIO’ CHE RIMANE DI ME” è nato mentre aspettavamo Federica Abbate. Mi piace molto, non ha nulla di complesso ed è uno di quelli che i piace di più”
Prendendo spunto da questi due titolo: cos’è quello che conta davvero per te?
“È una cosa che devo ancora capire, come infatti dico nel ritornello del pezzo: ‘io sarò tra gli ultimi che riuscirà a capire cosa conta davvero’. Mi fisso con delle cose che non sono realmente importanti, le cose che contano sono l’amicizia, la salute, la felicità. Devo ancora impararle bene a riconoscere le cose che contano”
Cosa vuoi che rimanga di te in chi ascolta i tuoi pezzi?
“Spero che rimanga l’onestà dei miei brani e l’umiltà che ho come persona e come artista. Io cerco di fare quello che sento di fare senza seguire regole di mercato o quello che ki dicono di fare. Sono libero, la gente lo vede e spero che questa mia libertà possa arrivare a più persone possibili”.
Cosa hai comprato con il primo guadagno?
“Farà ridere ma probabilmente ho pagato in anticipo la rata dell’INPS quando ho aperto la Partita IVA. Mi ero messo da parte i soldi, ero giovanissimo e per me quella era una cosa importante”.
Un incontro fortuito che ti ha cambiato la vita?
“Non è ancora arrivato, lo sto cercando. Credo che ancora mi manca una persona che mi faccia svoltare: che possa essere quel famoso manager o quella importante etichetta discografica. Un po’ come per molto è stata Mara Maionchi. Non so quante ce ne siano ancora di persone così in Italia, però credo che nella mia vita manchi ancora questo incontro e lo aspetto con ansia”
Un consiglio invece ricevuto? Non so da uno famoso?
“Beh io ho un bel rapporto con Giaime, e lui mi ha sempre detto di fare quel che volevo, ed è quello che sto facendo perchè sono una persona molto ansiosa e molto paranoica che si costruisce grandi castelli in testa. Lui mi ha sempre detto fai quello che vuoi, tanto se le cose devono andare vanno, se non devono andare non vanno. Non siamo noi a deciderlo è il pubblico”
Come superi questa cosa?
“Non la supero, i castelli m li faccio e li demolisco. Oppure c’è chi sta vicino a me che mi aiuta a farlo”
Un duetto con quele artista lo faresti?
“Mi piacerebbe molto Marracash, è una persona che stimo sia come artista che come persona”
Che musica ascoltavi da piccolo, c’è un cantante che ha un po’ condizionato te a fare questa professione?
“Ho avuto mio nonno che i faceva ascoltate tutto il rock inglese, quindi Queen, Beatles e Rolling Stones. Mio padre ascoltava più il reggae quindi Bob Marley mente mia madre tutti i cantautori italiani, quindi Bennato, Battisti, Battiato. Il mio artista preferito era Battisti”
Progetti? Dove ti vedremo? Sanremo ci pensi e con quale brano saliresti su quel palco?
“Ho diverse date, stiamo finendo il calendario. Sanremo è l’obiettivo. Ora bisogna capire come sarà strutturato. Vorrei andarci con un pezzo mio e che questo si riconosca”.