Cinque milioni e passa di telespettatori con il 36% di share, l’evento più visto della serata. Modena Park si conferma leader anche televisivamente parlando.
L’evento degli eventi a cui nessun fan di Vasco avrebbe voluto mancare, non ha tradito le aspettative che erano molto alte.
Il Kom ha eseguito il meglio tra la miriade di brani che fanno parte del suo repertorio, lasciando alla fine i più suggestivi: Siamo solo noi, Vado al Massimo ed ovviamente al Albachiara a chiudere.
Spettacolari i fuochi d’artificio finali, così come l’entrata in scena di Vasco ad inizio concerto.
Rivedete qui l’ingresso di Vasco:
Modena Park: Vasco che spettacolo!
Ogni canzone era accompagnata dalle voci di 220.000 persone unite nel canto, oltre a 440.000 braccia levate al cielo. Un mare rosa dall’alto, spettacolare. Poi tanti, tantissimi telefonini pronti a riprendere quei momenti indimenticabili che fanno parte della storia.
L’audio era perfetto ovunque ed anche chi era lontano dal palco riusciva a gustarsi lo spettacolo tramite il mega maxi schermo. Quel “ragazzino” di Vasco (65 anni suonati!) ha intrattenuto i fan per più di tre ore, saltando e agitando le braccia con un’energia invidiabile.
Poi ci sono loro, quelli sotto le transenne in prima fila, fermi immobili li da ventiquattro ore. Esausti, ma “Cosa non si farebbe per Vasco?”, dicono.
Questa combriccola festante di 220.000 persone caratterizzata da una moltitudine di accenti, era disposta a tutto pur di assistere all’evento. La stanchezza era nulla rispetto alla portata della manifestazione.
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Modena Park: una macchina perfetta
Se il Blasco non ha tradito le aspettative, nemmeno la macchina organizzativa lo ha fatto. C’era tanto timore per la sicurezza e l’ordine pubblico. Soprattutto per il pericolo attentati e dopo i drammatici fatti di Torino.
Invece tutto è filato liscio. Nessuna rissa, nessun episodio da segnalare. Modena ha retto bene l’impatto con quella folla umana, defluita in maniera scorrevole e svelta. Qualche problema lo hanno riscontrato coloro che dovevano prendere il treno per rientrare a casa, pochi i treni in arrivo prontamente presi d’assalto dai passeggeri. L’attesa si è prolungata ulteriormente per gli altri, ma poco male l’entusiasmo per il concerto appena visto aleggiava in loro ancora.
Pochi a regola anche i malori registrati, in gran parte dovuti al caldo, alla stanchezza o all’abuso di bevande alcoliche. Da segnalare alcuni interventi dei pompieri per aiutare quei prodi che avevano deciso di arrampicarsi sugli alberi del parco per gustarsi lo spettacolo dall’alto e che non riuscivano più a scendere.
Modena Park: il web contro Bonolis e la Rai
Detto del concerto, va raccontata la storia parallela nata sul web e che vede protagonisti Paolo Bonolis e la Rai.
Da quando si era diffusa la notizia che il mega concerto evento sarebbe stato trasmesso anche su Rai Uno, i fan increduli che non potevano presenziare a Modena avevano comunque tirato un bel sospiro di sollievo. Almeno avrebbero potuto seguire in diretta l’esibizione del loro beniamino, pur non essendo sul posto.
Grandi le aspettative dunque. Certo c’era la strada parallela cioè recarsi in uno dei tanti cinema che proiettavano l’evento, ma “dai è più comodo da casa propria no?”, avranno pensato in tanti. Ed in più è gratis, roba non da poco.
Ed ecco che scoppia la bomba. Il concerto non sarà trasmesso integralmente, ma solo a spezzoni alternando il live con lo studio. Inammissibile per un vero fan di Vasco! Forse già con il dente avvelenato in tanti si sono sintonizzati su Rai Uno, sperando magari in un rapido cambio di guardia da parte della Rai.
Invece no. Paolo Bonolis (scelto proprio da Vasco per la sua amicizia con il conduttore) interrompeva il cantato per proporre parti di interviste al Blasco o per accogliere ospiti amici del rocker.
Il web si scatena e piovono critiche e commenti al vetriolo destinati a Bonolis, per lo più giudicato noioso e reo di aver coperto eccessivamente le canzoni di Vasco. Troppi monologhi prolissi che al telespettatore non interessavano in quel momento, voglioso solo di sentire il concerto.
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Modena Park: la verità dietro la diretta Rai
Sembra giusto allora precisare come stiano le cose ed il perché di questa diretta a singhiozzo.
Vasco Rossi non è solo il rocker più importante della nostra Italia, è anche un brand. Dietro di lui scorre tutta una multinazionale del rock che cerca di sfruttare quanto può il nome attraverso dvd, magliette, merchandising insomma. Come tale, dato il concerto record di vendite in Europa, l’organizzazione ha deciso di “spalmare” il concerto su diverse piattaforme. Oltre ai 220mila biglietti venduti, il concerto è stato programmato a pagamento in 150 sale cinematografiche in tutta Italia, in assoluta esclusiva.
Di conseguenza alla Rai sono stati ceduti solo parte dei diritti di trasmissione e non quindi quelli del concerto integrale. Ragion per cui, la Rai ha dovuto allestire uno show con la presenza di Bonolis per “tamponare” i buchi di un live non completo.
Paolo Bonolis non ha fatto altro che seguire le linee editoriali del programma andato in onda. Questa tesi è stata anche avvalorata dalla comunicazione ufficiale dei vertici della Rai, i quali hanno messo in evidenza queste motivazioni, giudicando l’operato di Bonolis professionalmente corretto.
Magari l’entourage che si muove intorno al rocker poteva cercare di arrivare ad un accordo (anche economicamente meno vantaggioso) con la Rai che prevedesse la diretta completa del concerto. Tutti sarebbero stati contenti alla fine.
Comunque sia, è stato un grande evento che rimarrà ben impresso nella mente di chi vi ha potuto partecipare ma anche di chi lo ha seguito in tv, seppur a singhiozzo.
D’altronde il 1 luglio a Modena si è fatta la storia, rendiamo onore e merito a Vasco Rossi.