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Michela Giraud al Giffoni 2024: “Mi piacerebbe girare un thriller rinascimentale” | Intervista

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Abbiamo intervistato in esclusiva Michela Giraud al Giffoni Film Festival 2024. L’attrice, comica, conduttrice, ma ora anche regista, ci ha parlato di Flaminia, dei suoi progetti futuri e delle serie tv che ama guardare per rilassarsi. Ecco cosa ci ha detto parlando di quanto sia stato bello e divertente dirigere gli attori e mettersi alla prova con qualcosa di nuovo, ma anche di quanto le sia piaciuto condurre su Rai Play EuroPlay.

Michela Giraud, intervista esclusiva

Come nasce l’idea di Flaminia e soprattutto la voglia di passare alla regia? 

L’idea nasce da una proposta che mi hanno fatto i produttori: Giuseppe Saccà e Stefano Basso di Original Content perché c’era già questa storia in cantiere, che non era così personale, e dopo averla raccontata mi hanno proposto di passare alla regia perché mi hanno detto se tu hai in mente delle cose e le devi comunicare ad un regista che non sei tu si perde ancora più tempo, quindi buttati. Io ho detto sì, ma non l’ho mai fatto. Una quota di fallimento deve essere assolutamente prevista e giustificata. Loro si sono molto fidati, in maniera anche sconsiderata perché non l’avevo mai fatto. Sorprendentemente è stata una posizione in cui mi sono trovata molto a mio agio. E’ stato molto bello dirigere gli attori e comunicare quello che avevo in mente a tutti gli addetti ai lavori. Io sono stata anche molto fortunata perché avevo una bellissima squadra.

Cosa ti piacerebbe ora raccontare da regista? 

Una storia tra due amiche, sono quasi sorelle, oppure un’esperienza sempre relativa al mio vissuto ovvero cosa significa essere una ragazza della mia età in Italia. E’ molto vago come concetto, ma ho delle idee che mi frullano per la testa. Oppure un thriller rinascimentale. Io sono molto appassionata di storia. 

Ti abbiamo vista anche in tv a LOL, che esperienza è stata quella? Ti affascina anche condurre? 

Da LOL sono passati quattro anni! LOL è stata l’esperienza che mi ha cambiato la vita, insieme allo speciale Netflix, all’incontro con Comedy Central. Sono i tre snodi nevralgici.  anche Educazione Cinica, sono quattro, sono questi. E’ stato come fare un master di intrattenimento, di comicità. Ritrovarsi in un ambiente così complesso, dove ad un certo punto vi erano ostacoli, e trovare la forza di eguagliarsi a persone che hanno quindici anni di carriera in più, è una cosa che ti fa crescere molto. Io ringrazio tantissimo quell’esperienza. Per quanto riguarda la conduzione, io ho appena condotto EuroPlay su Rai Play e mi sono molto divertita. Recitare e fare stand up sono le cose che amo di più, però anche la conduzione mi ha molto divertita. 

Da spettatrice che serie tv guardi? 

E’ difficile che qualcosa mi riesca a prendere. Io sono una grande appassionata del Trono di spade e di conseguenza anche di House of Dragon, giustamente dovevano fare una serie sui Targaryen, perché è l’unica casata che si merita una serie. Quelle che guardano tutti non mi attirano. Di solito a quelle che guardano tutti io ci arrivo sempre dopo, sto sempre un passetto indietro. Ci arrivo sempre con i miei tempi. Mi piacciono quelle un po’ di nicchia, anche di Apple tv. Per esempio Demolition è una delle mie preferite.

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