E’ risaputo che ridere fa rima con distrazione. E mai come in questo periodo avvertiamo la necessità di farci “contagiare” dal buonumore. Ci pensa il comico romano Maurizio Battista pronto a tornare in TV con il suo nuovo show “Poco di tanto”, nuovo format prodotto da Ballandi per Rai2, da giovedì 14 maggio con tre prime serate. Attraverso i suoi divertenti monologhi Maurizio ci condurrà in un viaggio alla scoperta degli anni 60, 70 e 80 descrivendo i cambiamenti sociali, culturali e antropologici grazie ad immagini di repertorio e ad ospiti musicali. Uno show che ci farà ridere ma anche emozionare e riflettere perché come dichiara Battista basta scavare nei ricordi per commuoversi. In questa intervista, rilasciata in esclusiva a SuperGuida Tv, oltre a parlare del suo nuovo show, Maurizio ci ha parlato del difficile rapporto tra padri e figli. Ripensando infatti a suo padre con il quale non ha avuto sempre un rapporto sereno Maurizio ci ha confidato di aver spesso pensato alle sue parole. Parole che in un primo momento gli erano sembrate ostili ma che con il tempo grazie al fatto di essere diventato padre è riuscito a rivalutare. “Nella vita ho litigato con mio padre e l’ho anche criticato. Ora però a distanza di anni penso che avesse ragione”, ha ammesso. Non vuole molto parlare dei figli e noi lo comprendiamo perché ogni ferita va rispettata. A proposito di vita privata, parlando della moglie Alessandra, il comico ha confessato che sul lavoro non è sempre un bene lavorare assieme. “A volte si discute e io di solito ho la peggio. E’ difficile che possa avere ragione”, dichiara scherzandoci su. Per quanto riguarda invece la sua carriera, Maurizio ha le idee chiare. Sui reality dichiara di averci messo la pietra sopra in seguito all’esperienza di due anni fa nella casa del Grande Fratello Vip. E a Sanremo preferisce di gran lunga uno show tutto suo in prima serata. Un sogno che si è realizzato assieme a quello che lo vedrà debuttare in un suo spettacolo a settembre a New York. “Cosa posso volere di più?”, mi chiede con chi ha in tasca la soddisfazione per aver raggiunto il traguardo dei 30 anni di carriera dispensando sorrisi. Noi lo ringraziamo ancora per la sua disponibilità e gli facciamo un grande in bocca al lupo per la sua nuova avventura.
Intervista Esclusiva a Maurizio Battista
Maurizio, dal 14 maggio andrà in onda in prima serata su Raidue il suo show “Il poco di tanto”. Un format inedito nel quale si alterneranno monologhi a inserti di tipo documentaristico. L’esordio è vicino. Come si sente?
Mi sento terrorizzato proprio perché si tratta di un format diverso. Non sto molto nel mio perché è un misto di cose ma sono contento. Abbiamo lavorato bene con il cuore e in in sicurezza considerando il periodo di emergenza. Secondo me è un buon prodotto, più cinematografico che televisivo, che lancia messaggi importanti e che evoca dei ricordi. Nella prima puntata ci si commuove in modo particolare ma si ride anche.
Com’è venuta l’idea per questo programma? Ci può anticipare qualcosa sugli ospiti musicali?
Il programma si svolgerà all’interno di una casa realizzata proprio nello studio televisivo. Ogni settimana cambierà la scenografia in base agli anni di riferimento. Tra gli ospiti musicali avrò avrà ospiti Orietta Berti, che preparerà tortelli al sugo in cucina, con Don Backy in salotto. E poi Riccardo Fogli e Sandro Giacobbe per gli anni 70; Gazebo e la mitica I like Chopin per gli anni 80.
Ho letto che sarà un viaggio nella storia contemporanea italiana alla scoperta degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. Alla luce delle trasformazioni culturali e sociali che sono avvenute come siamo diventati noi italiani?
Se raffrontiamo gli anni 60 con la società di oggi il giudizio è negativo. Siamo peggiorati. Ci sentiamo migliori per il fatto di poter disporre della nuova tecnologia ma i nostri nonni erano qualitativamente migliori di noi. Nella prima puntata dello show faremo vedere che il dopo di tanto non era così poco ma che valeva tanto.
Quali sono i vizi e le virtù, su cui questa pandemia costringe ora a riflettere?
Secondo me nessuno uscirà migliore da questa storia. Uscirà migliore chi ci ha speculato perché nelle guerre c’è sempre chi si riempie le tasche arricchendosi. Non mi faccio abbindolare sul fatto che ne usciremo migliori perché da queste situazioni come fossi un leone in gabbia ne esci più cattivo e più egoista. Pur essendo uno abituato a vedere il bicchiere mezzo pieno non riesco a vedere la positività in questa situazione. Dopo la quarantena per esempio sono aumentati i divorzi. Questo programma lo faccio perché conosco bene gli uomini e il mondo e so per certo che le cose brutte non fanno mai bene.
Nello spettacolo si parla anche di rapporto tra genitori e figli. Da padre si definisce più amicone o autorevole?
Ho dei figli grandi e una piccola. Sono stato poco a casa anche se ora trascorro più tempo in famiglia. Quando lavoravo 15 ore al giorno non avevo possibilità di stare a casa. Non so definirmi come padre anche perché ognuno poi ha la sua vita.
Il diventare padre l’ha aiutata in qualche modo a comprendere di più suo padre?
Hai fatto una domanda dura ma giusta. Nella vita ho litigato con mio padre e l’ho anche criticato. Ora però a distanza di anni penso che avesse ragione. A volte ti fai influenzare più da un influencer che da genitori senza pensare che non sono cretini quando dicono le cose. La vita si ripete. A volte i figli fanno quello che vogliono e procedono per la loro strada.
Anche questo spettacolo ha visto la collaborazione di sua moglie Alessandra. Il fatto di essere coppia nella vita e nella professione è un bene o dopo un po’ può stare stretto?Litigate quando create? C’è qualcuno che vuole aver ragione sull’altro?
Dopo un po’ questa collaborazione può stare stretta. A volte si discute e io di solito ho la peggio. E’ difficile che io possa avere ragione. Anche stare a casa insieme due mesi non è stato un gioco.
C’è stato un ricordo o un pensiero che nella vita hanno funzionato da “salvagenti” che l’hanno fatta restare a galla nei momenti più duri?
Il ricordo di mia madre. Mi ha tenuto compagnia nei momenti duri ma anche in quelli belli. Un ricordo particolare che conservo nel cuore è collegata alla nascita della mia ultima figlia che è venuta alla luce lo stesso giorno della nascita di mia madre.
Un sogno professionale da realizzare?
Sono appassionato della città di New York in quanto assiduo frequentatore e proprio il 24 e il 25 settembre potrò realizzare il sogno di essere con uno mio spettacolo in un teatro a Broadway. Più di questo cosa posso volere? Non mi è servito neanche il cassetto per tenere questo sogno perché ce l’avevo nel cuore.
Ricordiamo ancora la sua esperienza all’interno della casa del Grande Fratello Vip. Ha chiuso con i reality o si concederebbe un’altra occasione?
Per carità non me ne parlare. E’ stata un’esperienza e a volte capita che facendo delle scelte si possa sbagliare. Non ripeterei mai più un’esperienza del genere. Non andrei neanche a Pechino Express. Che ci vado a fare nei paesi che hanno il PIL più basso rispetto al mio? (ride).
Meglio un serata su Raidue con uno show tutto suo o un’incursione comica a Sanremo?
Meglio uno show su Raidue tutto mio. Sanremo è troppo delicato perché si rischia troppo. E’ pericoloso soprattutto per i comici.
In questi mesi sulla scia di Beppe Fiorello si è scagliato contro la moda delle canzoni dai balconi attaccando anche Barbara D’Urso per aver promosso nella sua trasmissione questi flashmob. C’è troppa ipocrisia?
Non ho affatto condiviso queste manifestazioni e l’ho dichiarato più volte tramite dirette su Facebook. Se uno ha un po’ di sale in zucca capisce che non può andare tutto bene. La televisione ha cavalcato questa moda e a me questo tipo di televisione non piace. La televisione dove si fa caciara non mi interessa.
Si sta discutendo in queste ore sulla riapertura dei teatri. Cosa ne pensa?
Stiamo organizzando per l’estate adottando tutte le precauzioni e provando a ridurre i compensi. Pian piano a piccoli passi stiamo cercando di sanare il sanabile.
Ha altri progetti in cantiere?
Ora penso a questo show televisivo di tre serate. Vedremo poi cosa succederà.